A Bologna una suora si incatena davanti a San Petronio perchè si sente perseguitata dalla Chiesa, il commento della Cinti

La vice responsabile dell' Italia Dei Diritti per l' Emilia Romagna: “L' allontanamento dalla Chiesa e dall' ordine delle due sorelle ha significato per loro, da quanto emerge, una sorta di incolmabile rifiuto, cui d'altro canto fà eco la volontà di riaffermare con forza la verità dei fatti e ritrovare la serenità smarrita. Il ricorso ad una parola come “persecuzione” ha di certo un suo peso e invita a riflettere, così come il diretto appello all' attuale Pontefice, affinchè approfondendo meglio la vicenda dia una svolta positiva al tutto, richiama l' attenzione su di un vissuto dai contorni alquanto intricati”

Bologna, 8 aprile 2013 – E' successo a Bologna, di fronte alla basilica di San Petronio. Una anziana suora di 78 anni, suor Albina di Gesù Ostia, ex monaca di clausura carmelitana a Camerino, il cui nome è Carmela Lo Cantore, si è simbolicamente incatenata poichè sostiene di essere “perseguitata” dalla Chiesa insieme alla consorella suor Teresa di Cristo Risorto (Teresa Izzi) e all' ex custode del convento di Camerino, Pierpaolo Melchionda, anch'egli presente. La loro richiesta è che Papa Francesco si interessi della vicenda personale che li riguarda, e intanto muniti di cartelli esplicativi hanno raccontato ai passanti quanto loro accaduto, ovvero che le due monache sono state ingiustamente accusate di aver sottratto una somma di denaro dalle casse del monastero sopra citato con la complicità di Melchionda. Per tale motivo, sono state “cacciate dalla Chiesa” e dall' ordine carmelitano, oltre ad aver ricevuto una denuncia. A tal proposito una delle due sorelle afferma: “Abbiamo subito tre processi penali e uno civile e siamo sempre stati assolti. E poi riferendosi al Pontefice aggiunge: “E' solo fumo o anche arrosto? Speriamo che non si riveli prosecutore dei medesimi atteggiamenti del suo predecessore”. E' un dato di fatto che la protesta dei tre protagonisti di questa storia è parte integrante di una iniziativa a carattere itinerante per l' Italia.

Luana Cinti, esponente dell' Italia Dei Diritti e vice responsabile per l' Emilia Romagna in merito commenta: “Indubbiamente ci troviamo di fronte ad una vicenda tanto insolita quanto enigmatica. L' idea di girare il Paese con cartelli e con il supporto di una nota diramata tramite un apposito blog di certo colpisce, tanto più che al centro della questione vi sono due anziane suore, convinte di aver subito una vera e propria ingiustizia e pronte a dar voce al proprio sconforto, poichè a fronte di quattro processi complessivi, non è stata emessa nei loro confronti alcuna sentenza di colpevolezza. Ciò nonostante, l' immediata e irreversibile conseguenza è stata una sanzione a loro avviso inaccettabile, non supportata da prove inconfutabili e pertanto inevitabilmente fonte di preoccupazione. L' allontanamento dalla Chiesa e dall' ordine delle due sorelle ha significato per loro, da quanto emerge, una sorta di incolmabile rifiuto, cui d'altro canto fà eco la volontà di riaffermare con forza la verità dei fatti e ritrovare la serenità smarrita. Il ricorso ad una parola come “persecuzione” ha di certo un suo peso e invita a riflettere, così come il diretto appello all' attuale Pontefice, affinchè approfondendo meglio la vicenda dia una svolta positiva al tutto, richiama l' attenzione su di un vissuto dai contorni alquanto intricati. Di fatto è auspicabile un confronto chiarificatore e innanzitutto voluto, che si basi sull' ascolto costruttivo tra le parti interessate e l'intento di ripristinare quanto prima un dialogo”.

Ufficio Stampa Italia Dei Diritti Emilia Romagna

italiadeidiritti@yahoo.it

http:/www.italiadeidiritti.it

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy