Il nostro Paese, da circa un ventennio, non sa esprimere democrazia, anzi le stesse istituzioni che dovrebbero essere il baluardo a salvaguardia dei principi fondanti di una vera repubblica democratica, sembrano ogni giorno cozzare fra loro eludendo la costituzione. Infatti, molti dei principi enunciati dalla suprema carta, sembrano avere più valenza formale che sostanziale.
Non voglio analizzare gli articoli uno per uno perché tempo e spazio non lo permetterebbero, preferendo soffermarmi brevemente sull’art. 3 della costituzione che recita : “ .. è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese…”
Già da una prima veloce lettura di questo articolo, non è difficile comprendere che esso, da un ventennio a questa parte, è sempre stato disatteso in toto. Infatti, anche prescindendo dal concetto secondo il quale tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali di fronte alle legge, nel nostro Paese, al contrario di quanto recita l’articolo 3, è stata invece limitata la libertà e l’uguaglianza dei cittadini permettendo ad un “padrone delle ferriere”, ricchissimo, di fare l’alto ed il basso a salvaguardia del proprio tornaconto personale, prendendo per i fondelli qualsiasi tipo di istituzione, magistratura compresa, acconciando il tutto in direzione dei propri personali interessi, avvalendosi di uno stuolo di “gregari”, per lo più avvocati, semplicemente allo scopo di trasformare strade di campagna in vere autostrade onde by-passare ogni tipo di grana giudiziaria. E ciò, senza che la magistratura abbia avuto mai la forza di decidere, il più delle volte per non compromettere equilibri interni correlati alle stesse istituzioni.
Si può parlare di democrazia stando così le cose ? Assolutamente no, correo anche lo Stato che certamente non si è mai dato da fare per rimuovere gli ostacoli di cui fa cenno il predetto articolo 3. Infatti, basta un uomo ricco e la democrazia viene schiacciata !
Ed allora, che fare ? In un paese in cui si tappa la bocca al magistrato di turno, si ingaggiano soggetti solo per premere un bottone al parlamento, si bloccano le istituzioni non già per senso di responsabilità ma per evitare di venir estromessi da salvacondotti attraverso l’aiuto di personaggi che, se niente niente ti permetti di criticare, ti rovinano vita natural durante, bisogna tacere perché il nemico ti ascolta ?
Ed intanto si temporeggia, si soffre ed il male si aggrava. Quando penso che Casini ora sta lievitando l’ennesima ed ultima metamorfosi in direzione Berlusconi (ma solo perché non ce ne sarebbero altre in tutto l’arco costituzionale) allora si capisce in quale Paese indecente e trasformistico viviamo…
Non c’è da meravigliarsi se, dapprima sono nati movimenti alimentati dal malcontento sociale come la Lega (ora in disfacimento dopo aver determinato pure lei molti guai al Paese: l’abbiamo visto ieri a Pontida) ed ora il Movimento 5 Stelle di Grillo che i guai li sta creando ora, dopo aver dato all’inizio l’impressione di interpretare e cavalcare un nuovo tipo di malcontento socio-istituzionale, realtà alla quale, almeno teoricamente, ho creduto anch’io (ma che non servirà a nulla).
Ora c’è da sperare solo nelle flebili risorse del Pd in attesa di nuove elezioni che, a mio avviso, se non abbiamo tutti venduto il cervello all’ammasso, dovrebbero riservare forti sorprese, non esclusa quella di una debacle definitiva per l’Italia, ove, malgrado l’esperienza del passato ventennio berlusconiano, non avessimo ancora capita la lezione. Ma spero tanto di no.
Rebus sic stantibus, c’è da chiedersi se il Paese avrà bisogno di riesumare il Duce, con tanto di olio di ricino e manganello per rimettersi in sesto ? Approfittando del fatto che (si fa per dire) , non solo a Roma, detti attrezzi sono stati provvisoriamente custoditi nell’armadio da parte di chi siamo soliti vedere ancora tutti i giorni in TV ?
Anche se, per nostra fortuna, un po’ meno…