Non dovrebbe dimettersi immediatamente il ministro Giulio Terzi?

Il ministro Giulio Terzi non dovrebbe dimettersi immediatamente, dopo la seconda figuraccia che ha fatto fare a tutti gli italiani, ai due marò, Salvatore Girone e Massimiliano La Torre e all’ambasciatore italiano in India, Giulio Mancini? In un primo momento non ha tenuto conto della parola data dai due militari, e dell’impegno preso dall’ambasciatore di farli rientrare in India. Poi, poiché il governo indiano ha mostrato i denti, è stata fatta marcia indietro, con un “salvafaccia” alquanto patetico: “Il governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l'assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai fucilieri di Marina e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il governo ha ritenuto l'opportunità, anche nell'interesse dei Fucilieri di Marina, di mantenere l'impegno preso in occasione del permesso per partecipare al voto, del ritorno in India entro il 22 marzo. I Fucilieri di Marina hanno aderito a tale valutazione”. Il sottosegretario agli esteri De Mistura ha precisato: “La parola data da un italiano è sacra: noi avevamo sospeso il loro rientro in attesa che New Delhi garantisse alcune condizioni”. Ma se le cose stavano così, se davvero i diritti fondamentali dei due fucilieri non erano garantiti, perché il governo li ha rimandati indietro la prima volta, dopo le feste natalizie passate in Italia? Perché non è stato sospeso (?) in quell’occasione il loro rientro in India?
Francesca Ribeiro

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