“In una telefonata con l'ex ministro della Difesa Ignazio La Russa, La Torre ha detto: «Se torneremo in Italia? Certo: noi abbiamo una parola sola ed è parola di italiani»”; “Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha invitato i militari al Quirinale, ha detto che «noi rispetteremo l'impegno d'onore assunto»” (Il Sole 24 Ore del 21 dicembre 2012). Queste frasi meravigliose furono pronunciate con orgoglio in occasione della venuta in Italia per Natale dei due marò Massimiliano La Torre e Salvatore Girone. E l’onore fu salvo e la parola d’italiani fu una per davvero, giacché, passate le feste, i due fucilieri della marina accusati d’avere ucciso due inermi pescatori indiani, tornarono in India. I due presunti omicidi furono accolti a braccia aperte al Quirinale da Giorgio Napolitano e a dar loro bacino bacino c’era anche un porporato. Trattati come eroi. Adesso i due militari, rientrati in Italia per le elezioni, non tornano in India, il che significa che non hanno più una parola sola, sebbene, ovviamente (possiamo dubitarne?), sia sempre parola d’italiani e l’onore sia sempre onore d’italiani.
Veronica Tussi