ORMAI, BERLUSCONI O NO BERLUSCONI, SIAMO ALLA DERIVA, CHECCHE’ NE DICA NAPOLITANO

Temo, e lo dico da ottimista quale sono sempre stato, l’Italia sta sprofondando al di là di quel che potrebbe succedere anche con una dinamica “politica” accettabile da parte di Grillo.

Il capo dello stato ogni giorno impartisce raccomandazioni alla classe politica la quale, anziché offrire un minimo di ascolto, preferisce scansare dalle dovute responsabilità per badare alle stupidaggini anziche’ andare al sodo dei problemi che, ormai, sono di natura infausta. Pare insomma che, per taluni, la politica del tanto peggio uguale a tanto meglio, sia diventato uno sport pari a quello del ping-pong ove si rimpallano le responsabilità.

In momenti come questi, sarebbe opportuno, anzi necessario, un governo fra grandi coalizioni, ma questo non è assolutamente possibile in quanto, nessuno, ripeto nessuno (tranne i suoi politicamente foraggiati) possono accordarsi con Berlusconi il quale, in circa un ventennio, non ha fatto altro che avversare le istituzioni prendendo per i fondelli, ad ogni piè sospinto, la magistratura: il fatto che la Corte d’appello gli abbia mandato a casa il medico fiscale alla stessa stregua di quando un capo del personale di una società richiede una visita di controllo per controllare la veridicità della malattia dichiarata da un suo operaio, oltre ad essere umiliante per un ex capo di governo costituisce anche un caso unico al mondo…, realtà questa che sta a significare che ormai di Berlusconi non si fida più nessuno. Detto questo, è chiaro che il Pd, a ragione, non potrà mai fare una qualche alleanza con questi signori a cento facce…

Oggi siamo alla fame: due famiglie su tre non ce la fanno; persino le banche hanno chiuso i rubinetti e la recessione galoppa, allontanando sempre di più la possibilità di affrontare il ripianamento del debito pubblico, ormai insanabile !!!

Lasciatemelo anche dire da cristiano quale io sono, che, in questa difficile congiuntura che ha investito persino il ceto medio costretto a rivolgersi anche ai servizi della Caritas, che in tutto ciò stride (come due coltelli strisciati dalla parte del taglio..) la grande e maestosa opulenza di tanti Cardinali per il Conclave… e mi fermo qui.

Oggi sono al riparo solo i ricchi che hanno approfittato della situazione per autoalimentare “pro pancia loro” risorse dopo aver saccheggiato il paese: i capitali clandestini all’estero sono proprio di questi signori…che non hanno voluto il loro rimpatrio.

Che fare oggi ? Di certo, il Capo dello Stato non ha alcuna chance per riproporre un Monti-bis (che a questo punto anche gli Italiani non vorrebbero), né è ipotizzabile un governo del Presidente della Repubblica in quanto, oggi come oggi, non ci sono le condizioni per farlo.

Non so se sbaglio, o magari dico una gran cavolata, ma penso che il nuovo Presidente della Repubblica (quello che verrà dopo il 15 maggio 2013) dovrebbe incaricare…. il Presidente uscente, alias Napolitano, per formare un nuovo governo.

Altra via non vedo, stante il fatto che tutte le altre sono assolutamente impercorribili, a meno che, e questa sarebbe una cosa gravissima, non si ritorni alle elezioni dando la possibilità a Grillo di raddoppiare il risultato, aprendo un futuro aleatorio per tutti, stante la sua impreparazione ed il basso standing politico dei suoi aderenti. Sia pur con tutto il rispetto che si deve al leader del M5S per aver cambiato un’era politica, della quale non se ne poteva proprio più.

Domanda finale : ” Come andrà a finire se il Cav. fosse costretto ad uscire dalla scena politica “?

In conseguenza non solo dei certificati medici di comodo per giustificare un legittimo impedimento, peraltro bocciato tout court dal medico fiscale ? Come se fosse un semplice operaio delle ferriere, a cui andrebbe comunque (all’operaio) il mio rispetto ?

Arnaldo De Porti

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