BEPPE GRILLO : IGNORANTE POPULISTA OPPURE MOLTO PIU’ RAZIONALE DEI DIVERSI LACCHE’ DELL’ATTUALE POLITICA ? ED I CANDIDATI DELLA SINISTRA

Dico subito di non essere un simpatizzante di Beppe Grillo anche se, in tutte le sue performances esibite nelle piazze, intravvedo in esse una qualche seria ed importante verità. Per contro, e così sgombero subito il campo da equivoci, mi sento di dire che Pierluigi Bersani è il soggetto politico al quale oggi darei il mio voto, se vuoi non proprio per assoluta convinzione a causa di certe sue indecisioni riconducibili al timore di perdere: insomma, lo voterei facendo di necessità virtù, non sottacendo che, preso da solo, il leader del Pd lo giudico persona seria e politicamente capace. Sicuramente più affidabile di tutti, ripeto tutti, gli altri ! Non solleverei riserve neanche su Vendola ma solo perché, a mio modo di giudicare, è l’unico soggetto politico che sa esprimere la politica avvicinandosi più di ogni altro, con visibile passione, al sentimento degli Italiani, al loro desiderio di dare onestamente spazio alla fraternità, al bene comune ed alla solidarietà..

Ieri, su Rainews24, ho visto Grillo e son chiesto, osservando una grande piazza di Padova gremitissima di persone di ogni età, se dette persone si trovassero lì solo per curiosità o perché nel loro subconscio era o fosse latente un desiderio: quello di votarlo per vedere cosa succede…(fra questi, ci sarei anch’io, se non fosse perché, in una situazione politica come la nostra, preferisco andar con i piedi di piombo cercando di avvicinarmi il più possibile alla considerazione secondo la quale fra tanti mali è preferibile scegliere quello minore: e Bersani, in questo senso, è sicuramente il male minore, con tutto il rispetto per la sua persona che, non può non esprimere fiducia, malgrado i suoi tanti detrattori che ora, disonestamente, strumentalizzano fatti di cui egli è completamente estraneo (MPS docet !). Ma per capire certe cose, e nutro qualche dubbio che ciò venga capito, bisogna essere stati agli apici di certe istituzioni bancarie…tenendo conto che il discorso sarebbe lungo e dirotterebbe altrove per cui mi limito solo a dire (non certo per megalomania) di aver lavorato a Milano, in piazza Scala, alle dipendenze prima di Enrico Cuccia (Mediobanca) e successivamente di Raffaele Mattioli (Banca Commerciale Italiana), realtà ove era sempre necessario parare certi colpi determinati dall’imponderabile, senza peraltro varcare mai la soglia dell’illegalità, come pare invece, ma in un’epoca finanziaria letteralmenmte cambiata, sia successo di recente con Mps con la carta straccia, alias derivati. Una volta le banche facevano solo banca e non…supermercato vendendo di tutto ! Ma questo è un discorso economico e non politico.

Tornando invece alla politica chiedo agli Italiani quanto segue.

Si può ancora annettere fiducia a Berlusconi del quale, molti dei suoi ex-votanti, ora si vergognano di averlo a suo tempo votato, dopo essere stati ipnotizzati ed ubriacati da un coacervo di menzogne che nessun altro politico al mondo avrebbe mai avuto il pudore di raccontare ? Pare che gli Italiani non lo vogliano ancora capire, se è ben vero che i sondaggi lo vedono in ascesa. E si che parliamo tutti la stessa lingua..

Si può ancora aver fiducia sui vari Fini, Casini, Rutelli, sullo scilipotismo che abbraccia tutta una serie di malversazioni riconducibili alla compra-vendita di voti, di cui Berlusconi è stato un pagatore in contanti, esattamente con lo stesso spirito con cui oggi vorrebbe comperare gli Italiani eliminando l’IMU e restituendo l’importo pagato, strumentalizzando soprattutto chi non ha i solidi per comperare il pane e che avrebbe di conseguenza risposto subito di sì ? E ciò, prescindendo dai predetti soggetti che sono apparsi dei veri navigatori da una parte all’altra dell’arco costituzionale e che ora predicano come fossero portatori della parola di Dio ? E che dire di Mario Monti, che si è rivelato un trasformista, non di poco conto, stante le sue ultime poco dignitose apparizioni in Tv, con il cagnetto in mano, dalla Bignardi ?

Di Bersani, tutto si potrà dire, tranne che non abbia sin qui tenuto una linea seria e dignitosa, pur dovendo qualche volta fare di necessità virtù…

Detto questo, cosa resta da fare, da proporre di nuovo, se vuoi anche di imponderabile e rischioso da affrontare ?

L’opzione ha due risvolti: la serietà e capacità amministrativo-poltica di Bersani, ma anche le verità quasi inscalfibili di Beppe Grillo per quanto mal espresse, se non addirittura ai limiti della decenza dialettica e legale. E’ inutile girare attorno a tante parole che, in questo momento preelettorale, fanno solo danno e confusione. Dico subito, e così mi par di aver capito, che quando Grillo ha dato le coordinate per bombardare il Parlamento, ha adottato uno escamotage dialettico, lungi dalla volontà che ciò avvenga, per essere capito meglio. Berlusconi e, soprattutto Bossi, ne hanno dette di peggio !!! D'altronde mi pare che gli Italiani oggi non capiscano più un linguaggio diverso.

Vorrei, in chiusura, dire delle stupidaggini che sono le seguenti e che fanno parte di un immaginario manicomiale, realtà che scaturisce da tutto ciò che ultimamente sentiamo e vediamo da una politica più da alienati che da persone serie, fatte salve alcune eccezioni (ma poche…).

E se, per ipotesi, Grillo improvvisamente decidesse di non fare più l’istrione da strapazzo (realtà che anche in parlamento non servirebbe a niente se non si coalizza con qualcuno peraltro… difficile da trovare) e decidesse di dare ascolto a Bersani, Vendola ed Ingroia, cosa succederebbe ? Ripeto, si tratta di un discorso pazzo, il mio, di mera ed ipotetica fantapolitica.

Succederebbe semplicemente che una simile combinazione andrebbe dal 55 al 60 %, percentuale che, se si schiodano gli indecisi-astenuti, che dovrebbero essere i delusi di Berlusconi, potrebbe diventare un exploit ! Altra strada non c’è se si vuol fare un governo. A meno che non si voglia ritornare di nuovo alle urne di li a poco.. Insomma, da una parte o dall’altra bisogna pur stare ! Pena l’anarchia in sostituzione del governo oligarchico di Berlusconi di cui abbiamo fatto amara e troppo lunga esperienza.

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Ed allora, che farebbero i Berlusconi, i Monti, i Fini ed i Casini vari, tanto per metterli tutti dentro a questo ultimo nome ? Tra l’altro, questi due ultimi, risultano ormai risucchiati dalla lista Monti ? Se è ben vero che ormai sono all’ 1-2 % circa ? E che, uno dei due, in base all’ultima legge elettorale, si escluderà a vicenda visto che è prevista una “rentrèe” per il primo della coalizione perdente ? Per cui Casini o Fini, insomma uno dei due, dovrà giocoforza restare fuori ? Che dire di Ingroia, il quale, in quota sinistra, sta favorendo la destra nei rinnovi regionali ?

Non sarà poi che, all’ultimo momento, solo allo scopo di non perdere la poltrona dorata, gli arpioni della politica decideranno di mettere in essere una grande coalizione per inserire cani e porci a danno del popolo italiano, il quale, se non l’ha ancora capita come sembra, andrebbe court annoverato fra gli ottusi di turno ? O gli scemetti del quartiere che capiscono meglio la lingua turca rispetto alla loro madre lingua, assicurandosi così (si fa per dire) un ventennio non dissimile dal fascismo ?

ARNALDO DE PORTI

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