BERLUSCONI INCAPACE DI PENSARE OBIETTIVAMENTE

Vorrei ricordare ai miei 23 lettori, che per cambiare la nostra Costituzione occorrono i due terzi del Parlamento e 4 letture (due per camera) , se una legge costituzionale viene passata solo con la maggioranza, automaticamente viene indetto il referendum affermativo, senza quorum. Questo e’ quanto stabilise l’ artico 138….

Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.

Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.

Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.[art.cost.138]

Faccio presente che tutto cio’ che Silvio Berlusconi sta ripronendo e’ la stessa legge costituzionale (premierato forte) bocciata da popolo sovrano nel referendum affermatico del giugno 2006. Qualcuno glielo faccia leggere sto caspita di articolo.. Le sue affermazioni che vorrebbe avere la maggioranza assoluta ( 51%) per poter cambiare la Costituzione e’ una bufala e i citta dini dovrebbero reagire a cotanta ignoranza in diritti costituzionali. Ripeto ancora una volta, il Presidente del Consiglio, grazie ad una legge incostituzionale del 1970, che introdusse (senza cambiare l’ articolo 94) la questione di fiducia, da allo stesso piu’ poteri del Presidente degli Stati Uniti d’ America.

In quanto poi ai decreti leggi la nostra Costituzione li ammette solo in caso di necessita’ ed urgenza, provvedimenti provvisori con forza di legge, devono il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni . I decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.[art.Cost. 77]

Provate a pensare solo per un’ istante, se i decreti leggi non fossero convertiti in leggi dalle camere e lasciati nelle mani del Primo Ministro,( come vorrebbe il signorino ) che fine farebbe la nostra Democrazia. Ritornerebbe dietro al ventennio fascista !!!. Si lamenta di continuo che per approvare una legge ordinaria occorrono 400/500 giorni, be, quando una legge presentata al di la del coloro politico e’ giusta ed equa, non vedo perche’ non dovrebbe essere votarla.

Quello che mi lascia del tutto basito e’ l’ indifferenza delle altre forze politiche del Paese, al cospetto di cotanta …smemoratezza. E’ come se il prossimo governo fa finta di dimenticare i referendum abrogativi e ti piazza una centrale nucleare nel tuo giardino E’ mia convinzione che occorre mettere un tetto all’ eta’ massima d’ eleggibilita’, diciamo a 65 anni. La vita lavorativa sopratutto quella politica, logora. Non e’ da persone obiettive paragonare la democrazia ad azienda privata. .

A MENO CHE, NON STIA REALMENTE PENSANDO CHE IL 70% DELL’ ELETTORATO VOTI PER LUI….

Carmine Gonnella
Progetto Pie
Londra

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