ACICASTELLO-ACITREZZA: UNA LASTRA TOMBALE DI CEMENTO SULLA NATURA E SULLA LEGALITA’ SEPARA DA SEMPRE I DUE BORGHI

La costa cementificata e recintata tutto l’anno (anche quando gli stabilimenti balneari sono chiusi) davanti il confiscato Lido dei Ciclopi, tra i borghi storici di Acitrezza e Accastello, è inequivocabilmente demanio marittimo dunque bene pubblico inalienabile con tanto di vincoli paesaggistici e ambientali di origine nazionale, regionale ed europea (S.I.C., ovvero siti di importanza comunitaria) oltre a essere parte integrante di quella riserva marittima dei Ciclopi èspesso utilizzata a danno della sua integrità per propaganda elettorale da personaggi politici senza scrupoli. Dunque non essendo di proprietà privata la costa abusivamente cementificata sotto gli occhi di quelle istituzioni che dovevano proteggerla e salvaguardarla non dovrebbe essere sottoposta da altre autorità pubbliche a confisca secondo le leggi in vigore in materia di lotta alla criminalità organizzata. Questo ci deve fare riflettere su quanto è stato detto in questi giorni, tramite organi di stampa, in merito ad una sorta di autorizzazione da parte dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla mafia sulla possibilità di fare attraversare la piattaforma di cemento da una passerella a tempo determinato che colleghi il lungomare Scardamiano a quello dei Ciclopi, unendo realmente in tal modo i due borghi storici di grande pregio paesaggistico e naturale, che sono Acicastello e Acitrezza (facenti parte di una sola municipalità, anche se sempre meno riconoscibili grazie all’ottusità culturale di certi amministratori e ai loro devastanti piani regolatori). Forse sarà l'ultimo escamotage per scaricare la responsabilità del non rispetto del referendum del 2010 ad altri?

Il tratto di costa ricoperto da una colata di cemento in modo del tutto illegale (sarebbe anche superfluo dirlo ma sembra non per tutti) resta ancora lì intatto, una sorta di lastra tombale sulla natura e sulla legalità, grazie ad un silenzio complice di tutte quelle autorità e istituzioni che in questi anni e anche in seguito alle denuncie pubbliche e dirette del sottoscritto continuano ancora irresponsabilmente a tacere e a non agire nel rispetto delle leggi che dovrebbero rispettare e fare rispettare.

Alfio Lisi

Free Green Sicilia

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