Due maestre e due bambini sono rimasti feriti in maniera non grave nel crollo di intonaco dal soffitto di un'aula in una scuola elementare, a Cardito, Napoli. l’ennesimo caso in cui non si è tenuti conto dello stato in cui versano molti edifici napoletani e non solo.Non stupisca quindi se la USA (unione sindacati di base), sta facendo girare, come soltanto il Web è capace di fare, un volantino in cui, dopo le che nella scuola materna di Ciampino M. L. King in via Bologna, una bimba di 5 anni è stata colpita di striscio alla testa da un pezzo di intonaco che si è staccato dal solaio.Si attende il morto per rendersi conto della gravità della questione irrisolta?Ecco il testo:
Ieri all' ITIS Volta, un istituto storico di Napoli, il prof. F.Specchio, Rsu della USB è stato aggredito fisicamente dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, il quale non ha “sopportato” la sua richiesta di intervento, documentata e debitamente già denunciata agli organi competenti, sui ripetuti crolli di cornicioni che si erano verificati nei giorni precedenti, a cui si aggiungeva il blocco dei riscaldamenti e delle scale di sicurezza.
I continui tagli al bene primario della sicurezza stanno provocando incidenti gravissimi in tutto il paese.La cultura dello scarica barile pretende di intervenire a disastri consumati, quando a piangere i feriti e i morti sono le famiglie degli alunni e dei lavoratori.
Dal 2002, dopo l'eccidio di San Giuliano, il Governo con il Ministero delle infrastrutture aveva stimato 13 miliardi di interventi sugli edifici scolastici: da allora ne sono stati stanziati meno di interventi 3 e non tutti sono stati spesi. L'UPI ha dichiarato di nuovo, dati alla mano, che servono per le scuole di sua competenza almeno di 5 miliardi per metterle in regola, e intanto mancano i fondi per il riscaldamento.USB sosterrà la battaglia dei lavoratori della scuola, delle famiglie che davanti a questo sfascio non si fermeranno nella ricerca delle responsabilità politiche, delle connivenze economiche e soprattutto nei confronti di chi alimenta la cultura dell'omertà.