Reduce dal recente successo del film tv su Rai 1 “Il Paese delle piccole piogge” con Margareth Madè e dallo shakespeare musicale Come vi piace con Daniele Pecci, l'attore siciliano Luigi Tabita ritorna in teatro nell'attesa commedia musicale Una vita da strega, progetto di Simone Martini per la regia di Armando Pugliese con protagonista Bianca Guaccero: lo spettacolo debutterà l'8 gennaio 2013 al Teatro Sistina di Roma e in seguito andrà in tournée per tutte le grandi città italiane. Luigi Tabita parla del suo personaggio
Il tuo demone come sarà? come interagisce nella trama?
Il mio personaggio si chiama Asmodeo ed è un demone moderno un po' emo un po' rock ma molto divertente che viene evocato dagli inferi da Sidonia, madre di Samanta (interpretata da Bianca Guaccero) per impedire alla figlia di innamorarsi di un essere umano, Angelo (interpretato da Francesco Venditti) e rimanere sulla terra.
Che risorse interiori stai tirando fuori per interpretarlo al meglio?
È una commedia esilarante, un divertissement, quindi ho tirato fuori la parte più comica ed imbranata di me perché Asmodeo è molto goffo e maldestro… e ho fatto anche un lavoro di ricerca sulla fisicità del personaggio.
La commedia musicale si sta rivelando anche una prova fisica?
Sì, infatti ho dato al personaggio un corpo fluttuante come se fosse una fiamma che continuamente arde e quindi non mi fermo mai in scena… faticoso, ma credo che sarà d'impatto scenicamente.
Calcare il palcoscenico con “Vita da strega” che significato assume per la tua carriera?
È un grande ritorno al musical,o meglio alla commedia musicale in questo caso,dalla porta principale. Io avevo partecipato da giovanissimo a dei musical e poi questa estate al Globe ero tra i protagonisti insieme a Daniele Pecci di una versione musicale di Come Vi Piace di Shakespeare, però questa volta debutto nel tempio del musical il Teatro Sistina… wow … e questo mi riempie di gioia ed emozione.
Hai mai visto il telefilm o il film?
Certo! mi ricordo da bambino lo vedevo al pomeriggio mentre facevo merenda… lo amavo molto; poi il mio cognome ricorda il nome della figlia di Samanta nella serie, Thabata, quindi ho sempre avuto qualcuno, e ancora oggi mi succede, che mi dice “ah ti chiami come la figlia di Samantha?!”
Se tu potessi con la magia cambiare tre cose della tua vita e della tua professione che cosa faresti?
Ma della mia vita devo dire che non cambierei nulla… sono fortunato a fare questo lavoro ed avere persone accanto che voglio bene e che mi ricambiano con il loro affetto: forse, se proprio devo trovare qualcosa mi piacerebbe parlare inglese e francese fluentemente come l'italiano e mi piacerebbe che i miei genitori vivessero qui a Roma, dove vivo da dieci anni, ma so che per loro è impossibile perché devono seguire affari di famiglia in Sicilia quindi continuerò a raggiungerli io nei buchi del mio lavoro.
E nel lavoro?
Per quanto riguarda il mio lavoro la prima magia che farei è quella di fare un albo degli attori dove per entrare ci vogliono determinati requisiti, prima fra tutte aver fatto una scuola d'Arte Drammatica riconosciuta nazionalmente, perché oggi troppo gente si improvvisa e questa gente inficia il nostro lavoro. Seconda magia farei che i casting, che spesso chiamano sempre gli stessi attori, avessero la curiosità di andare a teatro per scoprire nuovi attori e nuove facce. La terza magia la userei per far crescere nella gente il culto del teatro facendo sì che ci fosse una grande partecipazione e un legame affettiva come molti ce l'hanno con le partite di calcio.