FOCUS IDV 18 DICEMBRE 2012

ELEZIONI: DI PIETRO, PRIMARIE PER CANDIDATURE IDV SUL WEB = – ROMA, 18 DIC – ''Carissimi amici, iscritti e simpatizzanti dell'Italia dei Valori, durante l'Assemblea Generale degli iscritti del 15 dicembre, ho lanciato l'idea delle ''pubblicazioni di nozze'', ovvero come individuare candidature, per le elezioni politiche anticipate del 2013, online e in modo trasparente. Per questo, chiedo aiuto a voi e alla Rete. Sarete voi a mettervi in gioco in prima persona, a proporre candidature, a controllare quelli che vorranno proporsi e a dirci se possono essere considerati affidabili o no''. E' quanto scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: ''Percio' abbiamo lanciato le ''pubblicazioni di nozze'' dell'Italia dei Valori. Chi vuole proporsi, potra' compilare questo modulo <http://www.italiadeivalori.it/proposta-di-candidatura>, indicando i propri dati anagrafici, la regione d'appartenenza. Occorre specificare se si vuole correre per la Camera o per il Senato e allegare il proprio curriculum, autorizzandone la pubblicazione. Ma, soprattutto, dovra' dichiarare di non aver riportato condanne in sede penale, anche non definitive, e non avere carichi pendenti, con l'esclusione dei procedimenti per reati d'opinione, non ancora definitivi. Ovviamente ai candidati chiediamo di condividere e approvare i punti programmatici che, nei mesi scorsi, abbiamo elaborato e che potrete visionare qui: www.italiadeivalori.it/programmasintetico2013.pdf''. Scrive ancora il leader IdV: ''Tutte le candidature saranno man mano rese visibili online sul sito dell'Italia dei Valori. I militanti dell'IdV e tutti i cittadini potranno controllarle, vagliarle, esprimere le proprie riserve o la propria approvazione, specificandone le motivazioni. Sarete voi il nostro filtro. Gli eletti devono rappresentare voi, ed e' giusto che siate voi i primi a dire cosa ne pensate. Preciso che mentre i dati delle candidature saranno pubblici, riceveremo senza pubblicare i commenti, per ragioni di rispetto della privacy di ciascun candidato''. ''Sulla base delle vostre osservazioni e delle vostre valutazioni, un apposito comitato di garanzia si assumera' la responsabilita' di individuare, con motivazioni che verranno rese pubbliche, le candidature. Se decideremo insieme, decideremo per il meglio perche' quattro occhi vedono meglio di due, e migliaia di occhi ancora meglio. Approfitto dell'occasione per augurare a tutti e a ognuno di voi buon Natale e un felice anno nuovo. Ne abbiamo proprio bisogno'', conclude Di Pietro.

ILVA, DI PIETRO: GOVERNO PIEGATO AI DIKTAT AZIENDA, ESECUTIVO VANIFICA LAVORO MAGISTRATI – Roma, 18 dic – “Cari cittadini e lavoratori di Taranto, l'Ilva con i suoi drammi, i suoi veleni e le migliaia di posti di lavoro in pericolo, è una grande questione nazionale. La magistratura tarantina è intervenuta con decisione e grande senso di responsabilità per far rispettare la legge italiana dentro e fuori i cancelli della fabbrica”. E' quanto scrive il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in una lettera aperta ai cittadini di Taranto e ai lavoratori dell'Ilva, pubblicata sul sito del partito. ” La magistratura è stata e viene continuamente attaccata – prosegue l'ex magistrato – semplicemente perché fa il proprio dovere senza differenze tra i potenti e i poveri cristi. La magistratura ha sopperito alle gravissime mancanze delle istituzioni locali e nazionali. Anni e anni di silenzi, di connivenze, complicità e di corruzione hanno coperto reati enormi che hanno diffuso la morte tra chi lavora e abita a Taranto. “Sono mesi che la proprietà continua a delegittimare il lavoro dei magistrati – attacca il presidente IdV – e ad oggi ancora non sono visibili gli interventi di bonifica e di ristrutturazione degli impianti per renderli compatibili con l'ambiente e la vita delle persone. Sono stati mesi di chiacchiere, di conferenze stampa, di contese legali, mentre dovevano essere al lavoro, ingegneri, impiantisti e tecnologi, al fine di predisporre immediati interventi. Invece niente. Gli investimenti necessari sono oltre i 4 miliardi. Chi ce li mette? Quali garanzie fidejussorie offre l'azienda? Perché il governo non interviene sui beni della proprietà per garantire la serietà, il rigore e i tempi degli interventi? Di Pietro spiega che queste sono “tutte domande che, come Italia dei Valori, abbiamo fatto in Parlamento e nel Paese senza ottenere risposte. Anzi, il governo continua ad emettere decreti tali da vanificare il lavoro della magistratura nel tentativo di lasciare soli i tarantini di fronte al dramma di dover scegliere tra un lavoro, malpagato, e la loro vita e quella dei propri figli”. “Sono queste le ragioni che inducono l'Italia dei Valori ad essere vicina ai lavoratori – conclude il leader IdV – ai cittadini, alle loro famiglie e a difendere la magistratura contro un governo che, ancora oggi, si è piegato di nuovo ai voleri di una proprietà che non viene mai chiamata a rispondere delle proprie responsabilità”.

ISTAT: BELISARIO (IDV), BERLUSCONI E MONTI HANNO CALPESTATO ART. 1 COSTITUZIONE – Roma, 18 dic – “La foto scattata dall'Istat è drammatica: un Paese che è stato messo in ginocchio da chi negava la crisi e che il governo dei tecnici non è riuscito a risollevare. Berlusconi e Monti hanno demolito il mondo del lavoro, calpestando l'art. 1 della Costituzione”. Lo ha dichiarato Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama. “Le politiche depressive volte solo al pareggio di bilancio – prosegue- non sono servite ai cittadini già in difficoltà , anzi hanno provocato ulteriore disoccupazione e disperazione. Il risultato del governo Monti è che per oltre il 50% delle famiglie la condizione economica è sensibilmente peggiorata. I giovani e le donne, soprattutto nel Mezzogiorno , hanno pagato il prezzo più alto del malgoverno di Berlusconi e del rigore ragionieristico di Monti. C'è stata una miopia politica che ha generato un'area di sofferenza occupazionale di oltre 4 milioni di persone, così come stima la Cgil. Un dato che, dal 2007 ad oggi, è cresciuto del 64%: oltre il danno di Berlusconi, la beffa del professore! Chi doveva risolvere la crisi è stato capace solo di aggravarla. L'agenda Monti-bis è meglio che resti chiusa in un cassetto, perché – conclude Belisario – ora è tempo di tornare alla buona politica, quella che ha a davvero a cuore gli interessi degli italiani”.

GIUSTIZIA: LI GOTTI (IDV), SEVERINO SI RASSEGNI STOPPATO PROVVEDIMENTO SALVA COLLETTI BIANCHI – Roma, 18 dic – “Pare che dentro il pacco di Natale questa volta non ci sia una brutta sorpresa e che sia stata messa davvero la parola fine ad un pessimo provvedimento. La sconvocazione della Commissione Giustizia, che doveva esaminare la proposta del ministro Severino sulle pene alternative al carcere e sull'affidamento in prova, è un ottimo risultato”. Lo dichiara il senatore Luigi Li Gotti, responsabile giustizia dell'Italia dei Valori, che prosegue: “Il mancato esame del testo, infatti, spazza via il provvedimento del Guardasigilli, su cui già aveva insistito Alfano, che avrebbe introdotto di fatto un'amnistia strisciante, non conferita per via legislativa, ma giudiziale. Al giudice, infatti, sarebbe stata affidata una discrezionalità che avrebbe rischiato di confliggere con il principio di legalità della pena oltretutto su reati che prevedono pene anche molto gravi, come l'abuso in atti d'ufficio, il peculato, il traffico di influenze illecite, la corruzione privata. Questi ultimi due reati, tra l'altro, appena introdotti con la legge contro la corruzione. Insomma, il Governo – conclude – fatta la faccia feroce e venduta in Europa la nuova legge anticorruzione con la prosopopea da grandi riformatori, aveva tentato di salvare i colletti bianchi. Ma, questa volta, abbiamo stoppato l'intervento benevolo per i cuccioli di regime”.

LISTE PULITE. LI GOTTI (IDV): GOVERNO AUMENTA PLATEA GRAZIATI Roma, 18 dic. – “Quando si tratta di amici degli amici il Governo e' sempre di manica larga. Serviva un'inversione di marcia per garantire un Parlamento pulito, invece la bozza di decreto sulla incandidabilita' dei condannati esercita un eccesso di delega per aumentare la platea dei graziati”. Lo dichiara il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti. “Nella legge delega- aggiunge- si sanciva l'applicazione ai reati con pena superiore a 3 anni, mentre nella bozza di decreto si prevede l'applicazione ai reati con pena non inferiore a 4 anni, aumentando cosi' notevolmente la platea dei destinatari. Qualche condannato ringraziera' calorosamente i cosiddetti tecnici. Nelle istituzioni devono sedere persone degne di rappresentare gli elettori e per questo servono filtri piu' rigorosi e non piu' blandi: la nostra osservazione e' stata recepita e allegata al parere della Commissione, mi auguro- conclude Li Gotti- che ci siano i margini per evitare l'ennesimo colpo di spugna a favore dei disonesti”.

ILVA: BORGHESI “ULTIMO PARADOSSO, FIDUCIA A GOVERNO DIMISSIONARIO” ROMA 18 dic – “Siamo all'ultimo paradosso. La discussione sulla fiducia ad un governo dimissionario. Probabilmente, e' un precedente unico nella storia ed e' anche l'emblema del degrado di questa legislatura, durante la quale tra governo Berlusconi e Monti, la fiducia e' stata posta un centinaio di volte, svuotando cosi' il parlamento delle sue prerogative”. Cosi' Antonio Borghesi, presidente dei deputati di Idv, commenta l'annuncio del ministro Giarda sulla questione di fiducia alla Camera sul dl Ilva.

L. STABILITA': BORGHESI (IDV), PERCHE' SU L. ELETTORALE DA PDL NON ALTRETTANTO ZELO? – Roma, 18 dic – “Il Pdl, invece di fare giochetti sulla legge di stabilità, avrebbe mostrato più senso di responsabilità trovando il tempo di fare la riforma della legge elettorale, invece di costringere gli italiani ad andare al voto di nuovo con il porcellum e di questo hanno piena responsabilità. Perché sulla riforma della legge elettorale non hanno mostrato altrettanto zelo?”. Lo dichiara Antonio Borghesi, presidente dei deputati di IdV.

ILVA: CAMERA; IDV, NO FIDUCIA A FUNERALE COSTITUZIONE – ROMA, 18 DIC – ''Non voteremo la fiducia su questo decreto che rappresenta il funerale del diritto e della Costituzione''. Lo ha detto nell'Aula della Camera Pierfelice Zazzera in dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal governo sul decreto legge Ilva. ''Ancora una volta il governo a dimostrato di non avere a cuore la democrazia, violentando la Costituzione e mettendo il diritto alla salute contro il diritto al lavoro e facendo saltare le regole perche' un imprenditore ricatta il Paese facendo cambiare le legge a proprio vantaggio'', ha concluso.

ILVA, ZAZZERA (IDV): LO STATO PROCEDA CON LA NAZIONALIZZAZIONE IL DECRETO È IN AULA ALLA CAMERA – Roma, 18 dic – “Questo decreto non risolve la salute a Taranto, l'emergenza sul lavoro e non dà soluzioni allo sviluppo della città di Taranto. Noi abbiamo proposto una soluzione: che le Stato prenda in mano la situazione e avvii un processo di nazionalizzazione dell'Ilva”. È il commento di Pierfelice Zazzera, Idv, vicepresidente della commissione Cultura alla Camera, durante la discussione in Aula della conversione del decreto sull'Ilva. “Certo l'Aia diventa legge, anche se i tempi dei 36 mesi per la gravità dell'emergenza sanitaria sono comunque tempi lunghi che mettono a rischio il diritto alla salute sancito dalla Costituzione per i cittadini di Taranto”. 36 mesi è infatti la durata del provvedimento. Zazzera continua: “Si tratta di un decreto Salva-Riva, e poi quante prescrizioni Riva non deve rispettare? Non rischiamo di trasformare un reato penale in reato amministrativo”. La sanzione prevista dal decreto in caso di mancato rispetto dei parametri ambientali e di bonifica è infatti, la sanzione amministrativa. Conclude Zazzera, sottolineando dubbi su un provvedimento che apre ad altre azioni simili del Governo, in contrasto con la magistratura: “Se domani ci sono provvedimenti giudiziari di un'azienda che inquina, che è sito di interesse strategico, è compito del Governo aggirare le ordinanze di sequestro della magistratura e quindi consentire a quell'azienda, di continuare a inquinare, nell'interesse delle politiche industriali?”.

ILVA: ZAZZERA (IDV), DECRETO DISASTROSO, INGANNA TARANTO E I CITTADINI – Roma, 18 dic – “Alla manifestazione di Taranto, sabato scorso, cui hanno preso parte 20.000 cittadini una persona mi ha detto: 'per capire Taranto devi leggere ogni santo giorno i manifesti mortuari, tanti sono bambini'. Di fronte al disastro di una città questo decreto non risolve i problemi, non salva gli abitanti, non salva gli operai e non salva Taranto. Difende solo l'Ilva”. E' quanto dichiarato, in aula, da Pierfelice Zazzera, deputato pugliese dell'Idv. “Avete fatto un decreto che salva i Riva senza avere alcuna garanzia. Prima di firmare vi siete chiesti se vogliono continuare a investire in Italia o se, al contrario, vogliono delocalizzare la produzione?. Una politica seria avrebbe dovuto essere più lungimirante invece di ricorrere a soluzioni d'emergenza che sviliscono il ruolo della magistratura, che violano palesemente la Costituzione e che ingannano Taranto e i suoi cittadini”. “State illudendo anche i lavoratori perché se questo decreto rimarrà così com'è sarà bocciato dalla Corte Costituzionale e ci ritroveremo di fronte un problema ancora più grande. E gli operai saranno ingannati ancora una volta da chi non vuole capire che occupazione e salute si possono garantire solo se si garantisce la legalità. Legalità che i Riva non hanno mai garantito, anzi, che hanno consapevolmente violato”. “Torniamo a chiederlo a gran voce: il governo prenda in mano la situazione, avvii il processo di nazionalizzazione, diventi controllore e faccia in modo che il latitante Riva paghi i 4 miliardi per bonificare l'azienda e adeguarla agli standard internazionali, per non creare morte ma occupazione”. ha concluso.

AGRICOLTURA: MESSINA (IDV), AZIENDE IN CRISI RILEVATE DA BANCHE E SPECULATORI – Roma, 18 dic – “Oggi saremo a fianco degli agricoltori meridionali che, con una delegazione coordinata e organizzata da Gianni Fabbris dirigente di Altragricoltur a, sono venuti a Roma per illustrare, cifre alla mano, la situazione di una crisi del settore che sta minando l'esistenza di centinaia di aziende”. Lo rende noto il deputato Ignazio Messina, capogruppo IdV in Commissione Lavoro e Responsabile Nazionale IDV del Dipartimento Agricoltura e Pesca, che denuncia: “Le aziende e le nostre terre stanno passando di mano verso banche, poteri finanziari, concentrazioni speculative e commerciali, capitali illegali che praticamente si stanno impadronendo di un patrimonio strategico per l'economia del Paese, la sicurezza alimentare dei cittadini, il lavoro, la tutela del territorio. Tutto ciò poteva essere evitato: da tempo e in più sedi abbiamo sostenuto che è necessario invertire il quadro delle scelte politico-ec onomiche del nostro Paese tornando a dare la giusta priorità ad un settore dalle straordinarie potenzialità qual è quello primario “. “La delegazione – prosegue il deputato – è stata ricevuta in audizione in Commissione agricoltura al Senato dove ha trovato ad accoglierla anche il capogruppo IDV, sen. Nello Di Nardo e con loro ci sono anche alcuni agricoltori siciliani di Vittoria, al 13° giorno di sciopero della fame”. “Vittoria e la Sicilia -spiega il responsabile IDV Agricoltura – sono solo l'avamposto più esposto di un disastro sociale che il prossimo anno potrebbe esplodere nelle aree rurali coinvolgendo le città e le nostre comunità: gli agricoltori non ce la fanno più e chiedono alla politica una svolta urgente a favore del lavoro, dei consumatori e del territorio “. “Lo sciopero della fame duro e determinato dei nostri agricoltori di Vittoria -dichiara Messina – non è un gesto disperato ma, al contrario è l'ennesima manifestazione di lotta di chi, con dignità e lucidità, non vuole accettare come inevitabile il destino che le scelte europee e nazionali stanno compiendo sulla pelle di agricoltori e consumatori: quella di lasciarci tutti più poveri, nelle mani di chi governa gli scambi commerciali del cibo espropriando le comunità locali e nazionali del diritto di avere un territorio vivo, pieno di uomini e donne al lavoro, tutelato e gestito in maniera corretta e ricco a livello ambientale. Conclude Messina: ” L'Italia dei Valori si unisce al grido degli agricoltori per farsi portavoce delle loro istanze fino all'ultimo giorno di questo Governo e per affermarle ancora nella prossima legislatura. Il nostro Paese non può assolutamente pagare il prezzo della chiusura e della perdita di centinaia di aziende agricole e del patrimonio di lavoro e saperi che generazioni di agricoltori hanno accumulato nei secoli”.

SANITA': CAFORIO (IDV), GARANTIRE SOSTEGNO A PAZIENTI MCS – Roma, 18 dic – “La Sensibilità Chimica Multipla, detta MCS, è una sindrome multisistemica di severa intolleranza alle sostanze chimiche che colpisce circa 5.000 persone. E' una patologia cronica ed invalidante, che può compromettere in modo irreversibile vari apparati e organi. A causa delle sostanze chimiche aerodisperse nell'aria e per la presenza di campi elettromagnetici, i pazienti affetti dalla sindrome da sensibilità chimica multipla, di fatto, sono impossibilitati ad accedere alle strutture sanitarie.Il Ministro Balduzzi si impegni per garantire assistenza a tutti i cittadini, non ci sono malati di serie A e di serie B”. E' quanto afferma, in una interrogazione al Ministero della Salute, il senatore IdV Giuseppe Caforio. “Sono molti i casi di pazienti interessati da MCS che – prosegue – non hanno potuto, per via della mancata bonifica delle strutture ospedaliere, essere ricoverati e quindi sottoposti ai necessari interventi. Nonostante sia stata inclusa nella Classificazione Internazionale delle Malattie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, il Consiglio Superiore della Sanità ha espresso parere negativo al riconoscimento della MCS come malattia. Così alcuni pazienti, nel tentativo di trovare una cura, si sottopongono a stravaganti e costosi trattamenti che, in alcuni casi, sono a carico dello stesso servizio sanitario nazionale. L'Azienda Sanitaria di Lecce, all'interno della quale opera l'Unità Operativa (IMID Unit) dedicata alle malattie immuno-mediate e ambiente-correlate, intende promuovere l'istituzione di un Comitato tecnico-scientifico nazionale specializzato nella cura di questa patologia. Il Ministero – conclude Caforio – si attivi per prevedere l'esenzione dal pagamento del ticket per chi soffre di questa patologia, per garantire la bonifica delle strutture ospedaliere e per istituire un fondo a sostegno della struttura di Lecce quale Centro Nazionale 'pilota' su questa patologia”.

SANITA': PALAGIANO SU COPERTURE ASSICURATIVE, NECESSARIO INTERVENTO MINISTERO = PER UNIFORMARE SISTEMI REGIONALI E RIDURRE MEDICINA DIFENSIVA Roma, 18 dic. – “Un intervento centrale del ministero della Salute che uniformi i vari sistemi regionali, indirizzandoli verso una sostanziale razionalizzazione della spesa assicurativa e' di fondamentale importanza in un momento di crisi e tagli alla sanita', in cui i bilanci in rosso delle aziende si ripercuotono pesantemente, come vediamo ogni giorno dalle cronache, sul diritto, costituzionalmente previsto, alla tutela della salute”. Lo sottolinea il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, Antonio Palagiano (Idv), commentando i dati dello studio statistico presentato oggi sulle coperture assicurative presso le aziende sanitarie e ospedaliere italiane. “I dati – aggiunge Palagiano – parlano di una crescente e, spesso, pretestuosa conflittualita' medico-paziente. La differenza tra il boom di denunce di sinistri e la diminuzione degli importi liquidati mostra come la tendenza sia quella di intentare cause, a volte in modo quasi strumentale. La conseguenza e' che i premi assicurativi schizzano alle stelle e le aziende sanitarie, quelle che prevedono assicurazione, subiscono un vero e proprio salasso, che serve a tutelarsi da quello che sembra, a tutti gli effetti un business. Inoltre, a esserne fortemente compromesso, e' il rapporto medico-paziente”. La commissione “trasmettera' i risultati dello studio al ministero della Salute e questi dati faranno parte anche della relazione finale al Parlamento”.

SALUTE: PALAGIANO “TROPPE AZIENDE SANITARIE NON ASSICURATE” – ROMA 18 DIC – Crescono del 4,6% annuo i premi assicurativi che le aziende sanitarie e ospedaliere pagano alle compagnie, in conseguenza di un altrettanto marcato aumento delle richieste di risarcimento, aumentate del 24% dal 2006 al 2011. Ma, nello stesso periodo, cala del 75% l'importo dei danni liquidati. Sono alcuni dei dati risultati dallo studio statistico realizzato dalla Commissione d'inchiesta errori e disavanzi sanitari sulla base di 169 risposte a questionari appositamente formulati. Le aziende che optano per un fondo regionale per le coperture assicurative risparmiano considerevolmente, ma solo il 20,7% di esse se ne avvale, e si concentrano in Toscana, Friuli Venezia Giulia e Liguria. “I dati parlano di una crescente e, spesso, pretestuosa conflittualita' medico-paziente. La differenza tra il boom di denunce di sinistri e la diminuzione degli importi liquidati mostra come la tendenza sia quella di intentare cause, a volte in modo quasi strumentale”, spiega il presidente Antonio Palagiano. “La conseguenza e' che i premi assicurativi schizzano alle stelle e le aziende sanitarie subiscono un vero e proprio salasso per tutelarsi da quello che sembra, a tutti gli effetti, un business. Inoltre, ad esserne fortemente compromesso, e' il rapporto medico-paziente. La tendenza, da parte del personale sanitario, e' quella di incrementare la medicina difensiva, ovvero tutta una serie di esami inutili e costosi fatti a scopo piu' cautelativo che non per un'effettiva utilita'”. “Altissima, risulta poi, la percentuale di aziende che non prevedono la copertura assicurativa per colpa grave: sono il 62,7% e costituiscono un'anomalia che andrebbe quanto prima corretta. Visto, infatti, che non tutto il personale e' in grado di pagare il prezzo elevatissimo di una polizza, se le strutture non si assicurano – conclude – Palagiano chi risarcira' il paziente in caso di errore?”.

PANNELLA: RINALDI (IDV), PROTESTA EVIDENZIA SOFFERENZA NELLE CARCERI – Roma, 18 dic – “Ho l'impressione che con la sua protesta Marco Pannella voglia catalizzare nel proprio corpo la sofferenza che regna nelle carceri italiane, e anche in molte di quelle europee. Si tratta di una parte della nostra società nella quale spesso vengono a mancare gli strumenti della democrazia e della partecipazione, dei diritti e dei doveri. Avendo promosso la prima discussione avuta nella plenaria del Parlamento europeo sul tema delle carceri, ribadisco la necessità che l'Unione Europea si doti di una vera strategia per affrontare l'emergenza carceri, anche attraverso uno scambio di buone pratiche e un coordinamento delle politiche di detenzione a oggi del tutto assente – probabilmente unico settore dell'Europa nel quale vige una stretta logica di osservanza nazionale. Auspico che Marco sappia desistere da forme irreparabili del suo sciopero della fame e della sete, e sono convinto che la sua protesta non violenta conduca ad un'analisi del profondo disagio che lui sta denunciando”. Lo ha dichiarato Niccolò Rinaldi, capodelegazione Idv al Parlamento europeo e vicepresidente del gruppo Alde.

AMBIENTE: ZANONI (IDV) RELATORE PE SU IMPATTO GRANDI OPERE DIRETTIVA UE, CHE SARA' AGGIORNATA, SPESSO NON VIENE OSSERVATA – BRUXELLES, 18 DIC – L'europarlamentare dell'Idv, Andrea Zanoni, e' stato nominato, per conto della commissione parlamentare ambiente, relatore del dossier sull'aggiornamento della direttiva europea alla base dei requisiti ambientali di tutte le grandi opere con un impatto sul territorio. ''La procedura della direttiva sulla valutazione di impatto ambientale (VIA) – ha detto Zanoni – e' il passaggio obbligato per tutte le grandi infrastrutture e progetti che incidono direttamente sul territorio e di conseguenza sulla vita di noi cittadini''. ''Con questo aggiornamento – ha spiegato Zanoni – in qualita' di relatore, cerchero' di rendere il testo piu' adatto alle nuove sfide ambientali, colmare le attuali lacune e garantire che tutti i nuovi progetti rispettino alla lettera standard ambientali severi e aggiornati''. Larga parte delle denunce alla Commissione europea in tema ambientale riguardano la non osservazione della Direttiva VIA. La commissione petizioni dell'Europarlamento sara', infatti, coinvolta con una parere nella procedura legislativa.

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