PDL, le primarie non basteranno, occorrerà  fare anche le secondarie. Berlusconi questa volta ha ragione

di Melo Cicala Presidente di “INSIEME per gli italiani”

Farete le primarie per voler ingenerare negli elettori una ventata di novità, ma vi rendete conto che le vostre divisioni interne sono così profonde che date una immagine deludente di voi stessi e che undici candidati alle primarie sono una prova della mancanza di leadership grave?

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Anche il PDL, per invidia sul PD, farà le primarie. Assisteremo ed assistiamo ad uno spettacolo esilarante. Senza Berlusconi e senza la risposta di Giulio Tremonti, i candidati alle primarie del PDL sarebbero attualmente undici: Angelino Alfano, Giorgia Meloni, Giancarlo Galan, Giampiero Samorì, Daniela Santanché, Guido Crosetto, Alessandro Cattaneo, Vittorio Sgarbi, Alessandra Mussolini, Micaela Biancofiore, Alfonso Luigi Marra. Nel PD sono di meno ma questo non significa certo che sia meglio. Non è escluso però che quelli del PDL possano diventare quindici nel giro di pochi giorni. Se le candidature restano così come prospettate non basteranno le primarie ma occorrerà ricorrere alle secondarie. Tra la lattuga, i pomodorini, le carotine, la rucoletta, sedanino ecc. l’insalata mista sembra essere completa. Presentare un PDL in questi termini significa sancire tutto il proprio disagio per l’assenza decisa di un leader che ne possa rappresentare l’ossatura politica futura. Noi di “INSIEME per gli italiani” nostro malgrado, dobbiamo ammettere che Berlusconi ha ragione quando critica le primarie del PDL. Si è reso conto che è una decisione che non avvantaggia il partito, bensì ne dà una immagine deludente. L’on. Pecorella lascia Berlusconi dopo quindici anni, l’on. Osvaldo Napoli un suo fedelissimo si distacca da lui e molti altri sono pronti a soppiantarlo a capo del partito. Stanno uscendo dagli anfratti personaggi che negli anni non hanno atteso altro che il tramonto di Berlusconi per poterne prendere il posto. Undici candidati alle primarie significa una sola cosa, siamo seri, il ritorno certo del cavaliere sulla scena perché questo braccio di fero intestino egli lo vincerebbe facilmente. Se tanto ci dà tanto.

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