A Pomigliano contro i ricatti

A Pomigliano contro i ricatti


In una “Repubblica democratica fondata sul lavoro” come l’Italia ancora è, a norma di Costituzione, comportamenti come quelli della Fiat e di Sergio Marchionne sono intollerabili e penalmente perseguibili. L’amministratore delegato reagisce alle sentenze minacciando rappresaglie a Pomigliano d’Arco che sono state paragonate ai comportamenti nazisti non dal populista Antonio Di Pietro ma dall’imprenditore Carlo De Benedetti.

La Fiat non può pretendere di essere considerata al di sopra della legge e reagire colpendo alla cieca, come una bestia feroce, quando si trova a dovere, come tutti, rispettare le sentenze. Il ricatto, la prepotenza, la tracotanza e il disprezzo per i diritti più elementari che questo signore e questa azienda stanno dimostrando devono essere sconfitti. In gioco non c’è solo la sorte dei 19 operai messi in mobilità per ritorsione a Pomigliano d’Arco, ma la civiltà stessa delle relazioni industriali nel nostro Paese.

Italia dei Valori aderisce dunque con massima convinzione e determinazione allo sciopero indetto per il 14 novembre dalla Fiom. Saremo e sarò di fronte ai cancelli di Pomigliano, per esigere che la Fiat rispetti la legge e la Costituzione, che riassuma i 19 lavoratori messi in mobilità, e che la smetta di discriminare i sindacati come la Fiom, che non si chinano ai suoi diktat. (continua…)

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