Anni di infinite polemiche di accuse reciproche, di scudetti revocati, di episodi dubbi, discussi e controversi. Anni di battaglie sul campo e sui giornali tra i due club più scudettati d'Italia. Tutto questo è Juve-Inter.
Un eterno derby d'Italia tra due società che nel tempo non se le sono mandate a dire, sovente scontrandosi verbalmente. Sia ai tempi di Gianni Agnelli e dell'avvocato Peppino Prisco, sia nei tempi più recenti con Calciopoli, tra Moratti e la dirigenza juventina, per arrivare ai nostri giorni con le battute di Cassano sui 'soldatini' bianconeri. Così l'attaccante dell'Inter, ha descritto i suoi prossimi avversari affermando che alla società Juventus “vogliono solo soldatini, che vanno sempre dritti. Io sono uno che spesso esce dai binari”.
Ma c'è anche altro nell'eterna sfida, come giocatori che, nonostante la forte antitesi delle rispettive tifoserie, hanno vestito entrambe le maglie: Tardelli, Serena, Causio, Fanna, per finire con i più recenti Pirlo, Ibrahimovic, Vieirà e Lucio. Ma anche tecnici di grande valore internazionale, vedi Trapattoni e Lippi.
Insomma, di ingredienti ce ne sono in abbondanza per rendere il match interessante più che mai.
L'Inter si avvicina alla gara di stasera sulle ali dell'entusiasmo con le 8 vittorie consecutive (coppa inclusa), mentre gli uomini di Conte vogliono arrivare a quota 50 risultati utili consecutivi (ora sono a 49).
Comunque, nonostante tutto, l'aria che si respira è abbastanza tranquilla. Sono cambiati alcuni interpreti, come il giovane tecnico interista. Stramaccioni manda messaggi di chiara onestà calcistica riconoscendo alla Juve la supremazia dimostrata sul campo in questi ultimi due anni, frutto dell'ottimo lavoro svolto. Anche Agnelli lancia messaggi distensivi. Ora, speriamo di assistere solo ad un gran derby d'Italia, scevro da polemiche ma ricco di spettacolo. E che vinca il migliore.
