FOCUS IDV 31 OTTOBRE 2012

IDV. FIDUCIA A DI PIETRO E NUOVE REGOLE PER SELEZIONE CANDIDATURE A DICEMBRE ASSEMBLEA GENERALE PARTITO PER CONGRESSO STRAORDINARIO Roma, 31 ott. – “L'Ufficio di presidenza dell'Italia dei Valori ha unanimemente rinnovato la propria piena fiducia al Presidente Antonio Di Pietro”. E' quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa dell'Idv. Nel contempo, “ha svolto un'approfondita analisi critica rispetto ai fatti, in alcuni casi anche sottoposti al vaglio della magistratura, che hanno coinvolto alcuni propri esponenti a livello locale. Fatti che hanno reso ancor piu' stringente il bisogno di individuare nuove e ulteriori regole per la selezione delle candidature e per vincolare gli eletti sul territorio a comportamenti coerenti con gli ideali e le finalita' del partito”. Per perseguire questi specifici obiettivi, l'Ufficio di Presidenza, con voto altrettanto unanime, ha deliberato di:
1) organizzare, a Roma, per il prossimo mese di dicembre, l'assemblea generale del partito, aperta a tutti gli eletti, gli amministratori e gli iscritti IdV. In essa, tra l'altro, verranno poste le basi delle regole per la proposizione di un Congresso straordinario, aperto anche a figure rappresentative di realta' e/o movimenti. Questo, al fine di avviare una nuova fase costituente del partito con la prospettiva di rilanciare una nuova realta' politica, capace di interpretare, anche da un punto di vista organizzativo, il bisogno di modernita' e di cambiamento sentito dai cittadini. Inoltre, si delibera:
2) introdurre e rendere vincolanti alcune specifiche misure in materia di trasparenza dei comportamenti individuali e delle scelte politiche, impegnando: a) i Gruppi IdV, presenti nei vari Consigli Regionali, a dotarsi di un proprio regolamento di funzionamento interno, sulla base di uno schema-tipo, in via di distribuzione, idoneo ad assicurare trasparenza nelle decisioni e nella gestione delle risorse, con l'avvertenza esplicita che i gruppi che non procederanno alla sua adozione, entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di ricezione del relativo schema, saranno ritenuti non piu' riconducibili all'Italia dei Valori e diffidati a fare uso del relativo simbolo; b) lo stesso Ufficio di Presidenza (e tutti gli organismi di partito a cio' preposti) a sottoporre le prossime candidature al Parlamento Nazionale e ai vari consigli regionali, ove si svolgeranno le rispettive elezioni (a cominciare da quelle del Lazio, della Lombardia, del Molise e del Friuli Venezia Giulia), alla preventiva pubblicazione in Rete dei rispettivi curricula dei candidati. In tal modo, sara' possibile verificare – prima di una loro eventuale candidatura – la loro idoneita' politica e morale a rappresentare il partito e i cittadini nelle istituzioni, anche attraverso un apposito Comitato di Garanti per la loro selezione; c) i dirigenti, eletti e amministratori IdV al piu' rigoroso rispetto di criteri di incompatibilita', ispirati all'esigenza di impedire che la stessa persona ricopra contemporaneamente un ruolo di governo istituzionale e il corrispondente ruolo di direzione politica nel partito. Da ultimo, l'Ufficio di Presidenza ha ribadito le decisioni gia' assunte, in particolare nell'ultimo Esecutivo Nazionale di Vasto, in ordine all'opportunita' di favorire per le prossime elezioni nazionali e regionali la formazione di un'aggregazione politica riformista e di centrosinistra, basata, in primo luogo, sulla coerenza dei programmi, in alternativa a quelli sin qui realizzati dal governo Berlusconi, prima, e dal Governo Monti ora.
3) rilanciare la campagna referendaria in corso sui 4 quesiti a favore del lavoro e contro la Casta, anche organizzando un ulteriore Referendum-Day da tenersi al piu' presto, al fine di informare adeguatamente i cittadini.

CORRUZIONE. DI PIETRO: E' AMNISTIA MASCHERATA, NAPOLITANO RINVII TESTO ALLE CAMERE Roma, 31 ott. – “L'Italia dei Valori ha votato no alla fiducia e, ancor più convintamente, esprime il proprio voto contrario al ddl anti-corruzione. Prima di entrare nel merito del provvedimento, vorrei fare una denuncia politica. Lo stesso ministro della Giustizia ha detto pubblicamente, nei giorni scorsi, che trattasi di un compromesso politico fra le forze che appoggiano questo Governo e che è stato formulato in questo modo perché altrimenti le forze politiche non lo avrebbero votato. Quindi è lo stesso ministro che ha disconosciuto la qualità del provvedimento. L'unico scopo di questo ddl è quello di indurre in errore l'opinione pubblica e far credere ai cittadini che stiamo emanando misure contro la corruzione per rispondere alle osservazioni e alle indicazioni dell'Unione Europea, contenute nella convenzione di Strasburgo”. Lo ha detto in Aula alla Camera il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, durante la dichiarazione di voto sul ddl anticorruzione. “Il voto di fiducia si chiede su quel che il governo ritiene giusto e necessario fare per contrastare la corruzione, non su un compromesso politico. Invece, il Parlamento ha dato un voto di fiducia a se stesso: questo dimostra l'uso abnorme che si è fatto di questo istituto. Intendiamo denunciare, in modo chiaro, il fatto che vi sia stata una trattativa su un provvedimento così delicato e che questa abbia portato ad un disegno di legge che, nel merito, è chiaramente al ribasso, perché non combatte la corruzione né i reati contro la pubblica amministrazione, ma è pro-corruzione ed aiuta ancor di più i corruttori. Fa allora impressione ascoltare i colleghi che prendono la parola in quest'Aula per sostenere che voteranno tale provvedimento anche se andava fatto in modo diverso. L'idea di farlo passare per quel che non è rappresenta un artifizio e un raggiro per indurre gli italiani in errore e far credere loro che questo Parlamento, finalmente, abbia preso delle decisioni che, dall'inizio degli anni '90, avrebbe dovuto assumere e che ancora non ha preso. Vorrei soltanto ricordare alcuni gravi errori contenuti nel ddl”. “Innanzitutto – ha detto Di Pietro nel suo intervento, pubblicato anche sul sito del partito – vi è l'eliminazione del reato di concussione per induzione. La concussione è il reato del politico, del pubblico ufficiale e dell'incaricato di pubblico servizio, che, con violenza, minaccia o induzione, obbliga il privato a concedere denaro. Ebbene non si è mai visto, nella storia giudiziaria italiana, un caso di concussione per violenza. Non si è mai visto, infatti, un politico prendere a martellate o a botte un imprenditore per farsi dare i soldi e non si è mai visto un procedimento penale per concussione per minaccia, perché nessun amministratore pubblico punterebbe una pistola alla tempia di un privato per farsi consegnare denaro. Si è sempre vista, invece, la concussione per induzione, cioè quel modo di comportarsi del pubblico ufficiale, del politico o dell'amministrazione pubblico che mette il privato in condizioni tali da dover accettare una proposta che non viene neanche formulata perché imposta. Questo si chiamava, fino a ieri, concussione per induzione ed era il reato tipico dei procedimenti che hanno invaso decine e decine di Procure della Repubblica in questi vent'anni della storia giudiziaria italiana. Ebbene, questo reato è stato eliminato: è ovvio quindi che il provvedimento che ci apprestiamo a votare non può che chiamarsi pro corruzione, perché aiuta a commettere reati ancor più gravi. Inoltre, contestiamo che non vi sia stato il ripristino del falso in bilancio, ossia la modalità attraverso cui vengono formate le provviste per pagare le corruzioni e le concussioni. Fino a quando non si ripristina il reato di falso in bilancio è ovvio che non si interviene a monte sul problema. Infatti, un imprenditore, quando paga una tangente, non prende i soldi dalla propria tasca, ma se li procura utilizzando falsificazioni di bilancio della sua azienda”. Di Pietro spiega: “Il governo Berlusconi aveva eliminato volutamente questa norma per poter giustificare i comportamenti del presidente del Consiglio. L'esecutivo tecnico ci dice, oggi, che ha dovuto trovare un compromesso politico, altrimenti il provvedimento non sarebbe stato approvato. Per noi questo non è un compromesso politico, ma un coinvolgimento. Si tratta di complicità politica. Inoltre, riteniamo che sia stato un errore grave quello di aver previsto la riduzione della repressione penale, e non l'aumento, perché è vero che è stato stabilito il traffico d'influenze private, ma addirittura con una punibilità che è inferiore rispetto a quella per il millantato credito. Vale a dire, se solo ci riflettete, che se una persona millanta suoi interventi presso un pubblico ufficiale viene condannata a quattro anni, se invece lo fa veramente a tre anni. Questa ci sembra un'assurdità, ma comprendiamo le ragioni per cui è stata fatta: si vogliono evitare le intercettazioni telefoniche e l'intervento su questo tipo di reato con mezzi istruttori. E quindi si deve mettere una pena tale per cui interventi istruttori in tal senso non possono essere fatti. Pertanto, ancora una volta, questo provvedimento raggira la volontà dei cittadini. Per di più, non capiamo perché sia stata eliminata l'interdizione automatica dai pubblici uffici. Così come non comprendiamo per quale ragione sia stato delegato al governo l'inserimento di una norma che noi riteniamo fondamentale: la non candidabilità delle persone condannate. Non c'era bisogno di fare un provvedimento, bastava inserirla direttamente in questo ddl. Per questa e per mille altre ragioni, noi riteniamo, come sottolineato anche dall'Anm e dal Csm, che siamo di fronte all'ennesima occasione mancata, ad un'amnistia parziale, anzi, aggiungo io, mascherata”. “Concludo il mio intervento con un accorato appello al Capo dello Stato affinché, con il suo intervento, possa rimandare l'atto al Parlamento per una rilettura complessiva. Le Camere si assumano le proprie responsabilità e facciano finalmente un provvedimento che serve ai cittadini, senza più nascondere sotto il tappeto le magagne di questa politica”.

CORRUZIONE: DI PIETRO, NO A DDL,QUIRINALE LO RINVII A CAMERE – ROMA, 31 OTT – ''Nel dire no a questo ddl anticorruzione denunciamo una trattativa che porta a licenziare un provvedimento che nel merito e' un compromesso al ribasso che non combatte la corruzione ma anzi aiuta corruttori'': lo ha detto nell'Aula della Camera Antonio Di Pietro dell'Idv in dichiarazione di voto sul ddl anticorruzione, denunciando ''il nuovo uso abnorme e poco corretto della fiducia''. ''Con artifizi e raggiri – sostiene Di Pietro, ricordando che l'Idv ha votato contro la fiducia ieri a Montecitorio sul ddl – si punta a indurre in errore l'opinione pubblica. Finche' non si ripristina il reato di falso in bilancio non si risolve nulla. Il Capo dello Stato rinvii questo provvedimento alle Camere per una rilettura complessiva. Si tratta di un raggiro dell'elettorato italiano per soli fini elettorali'', ha concluso Di Pietro.

Corruzione/ Di Pietro: Lo stesso ministro ha disconosciuto ddl “Compromesso politico, Parlamento ha votato fiducia a se stesso” Roma, 31 ott. – L'Italia dei valori “ha votato no alla fiducia e ancor più convintamente esprime voto contrario nel merito del provvedimento”. Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, nella dichiarazione di voto finale alla Camera sul ddl anticorruzione. Di Pietro ha spiegato in aula di voler fare una “denuncia politica: lo stesso ministro ha detto pubblicamente che trattasi di un compromesso politico fra le forze che appoggiano questo Governo e che è stato formulato in questo modo perché altrimenti le forze politiche non lo avrebbero votato. E' lo stesso ministro che lo disconosce”, ha commentato. Secondo l'ex pm “il voto di fiducia si chiede su quel che il Governo ritiene giusto e necessario fare per contrastare la corruzione, non su un compromesso politico. Perciò il Parlamento ha dato un voto di fiducia a se stesso, questo dimostra l'uso abnorme che si è fatto di questo istituto”.

LAVORO: BELISARIO (IDV), PIANO GOVERNO FALLITO MISERAMENTE = – Roma, 31 ott. – “L'Istat conferma, ancora una volta, che il Paese e' avvitato in una crisi da cui non si riesce ad uscire. Altro che luce in fondo al tunnel. La verita' e' che ben trentacinque giovani su cento sono senza lavoro e la disoccupazione generale e' aumentata a livelli esponenziali, il dato piu' alto dal 2004”. Lo ha dichiarato il senatore Felice Belisario, capogruppo dell'Italia a Palazzo Madama, che ha aggiunto: “Quanto l'Italia dei Valori va dicendo da tempo e' quotidianamente confermato dagli indicatori economici: la politica del governo, tutta rigore senza equita', ha determinato solo depressione, togliendo ai cittadini anche il diritto al lavoro, sancito dalla Costituzione”. “Le riforme del ministro Fornero, quella sulle pensioni e quella sul lavoro, sono state il definitivo colpo di grazia – sottolinea Belisario – In questa situazione, mi chiedo come possa Monti affermare che il peggio e' passato, visto che i dati odierni smentiscono addirittura lo stesso presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, che fino a pochi giorni fa parlava di segnali incoraggianti. E' ora che il governo tecnico passi il testimone ad un governo politico capace di creare lavoro, perche' – conclude Belisario – se esisteva un piano per far uscire il Paese dalla crisi, e' chiaro che e' fallito miseramente”.

DL SANITA'. BELISARIO: 41ESIMA FIDUCIA PER GOVERNO DEBOLISSIMO Roma, 31 ott. – “Il governo e' costretto a chiedere l'ennesima fiducia perche' e' ormai debolissimo e senza idee con l'unica esigenza di perpetuare se stesso fino alla scadenza naturale della legislatura”. Lo ha detto il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. “Il decreto Balduzzi, di fatto senza copertura, non stanzia i fondi sufficienti per l'unica cosa giusta che aveva pensato: la continuita' 24 ore al giorno per 365 giorni l'anno dei medici di base. Insomma, il solito pasticcio”, conclude.

PROVINCE: BORGHESI (IDV), RIDUZIONE INUTILE, ABOLIZIONE UNICA VIA = – Roma, 31 ott. – “La montagna ha partorito ancora una volta il topolino. La riduzione delle province produrra' piu' confusione che altro, mentre la loro totale abolizione, cosi' come chiesto fin dall'inizio dall'Idv, porterebbe in modo concreto a 2-3 miliardi di risparmi dai costi della politica”. Cosi' Antonio Borghesi, Vice capo gruppo Idv alla Camera, sull'approvazione del decreto sul riordino delle Province da parte del Consiglio dei Ministri. “Inoltre – precisa Borghesi – rimane il timore che, essendo questo un decreto, in sede di conversione possa venire modificato cosi' da ridurre ulteriormente il risparmio effettivo”.

CORRUZIONE: IDV A FERRANTI, DISPIACIUTI VOTO PD SU AMNISTIA (V.'CORRUZIONE: PD,BENE OK A DDL, IDV OSTILE' DELLE 15:23) – ROMA, 31 OTT – ''All'onorevole Ferranti spiace che Idv non abbia votato questo provvedimento. Noi siamo dispiaciuti che loro, invece, lo abbiano votato, perche', lo ribadiamo, e' solo fumo negli occhi e pubblicita' ingannevole''. Lo dichiara, in una nota, Federico Palomba, capogruppo di Italia dei Valori in Commissione giustizia alla Camera. ''Non ci chiami in correita' per cose che non abbiamo fatto, perche' sarebbe una operazione perfettamente fallimentare. Loro, e non noi, hanno votato a favore dell'eliminazione della concussione per induzione, con la conseguenza che da oggi migliaia di imputati eccellenti, miracolati da provvidenziale prescrizione, stapperanno lo champagne, mentre magistratura e inquirenti vedranno il loro lavoro rottamato e avranno le mani legate: oltre il danno, la beffa'' aggiunge Palomba. ''Noi stiamo dalla parte dei magistrati che hanno denunciato i troppi difetti di questo provvedimento. Loro, evidentemente, no. Noi abbiamo votato contro questa manomissione del sistema penale, loro hanno votato a favore. Questo solo conta. Quello che avverra' dopo, se mai avverra', e mi riferisco agli annunci di successivi interventi, e' soltanto propaganda strumentale per coprire il troppo che manca e il frutto avvelenato che c'e', ovvero un'amnistia mascherata'' conclude.

L.STABILITA', EVANGELISTI (IDV): TESTO SIA VICINO A ESIGENZE DISABILI Roma, 31 ott – Questa mattina il presidente vicario dei deputati Idv Fabio Evangelisti ha incontrato in piazza Montecitorio una delegazione della Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap) e della Fand (Federazione associazioni nazionali disabili), di cui fa parte, tra gli altri, anche l'Anmic, (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili). Evangelisti – come si legge in una nota – si è impegnato a trasmettere al vice capogruppo Idv Antonio Borghesi, e al capogruppo in commissione Affari sociali Antonio Palagiano, gli emendamenti alla Legge di Stabilità presentati nei giorni scorsi dalla Fish. “L'obiettivo – ha spiegato Evangelisti – è rendere quel testo più vicino possibile alle reali esigenze delle persone con disabilità e contrastare le politiche di questo governo che, per far quadrare i conti, continua a mettere le mani nelle tasche delle persone disagiate a favore dei ricchi proprietari e dei banchieri”.

SANITA'. IDV A CICCHITTO: ANCHE BERLUSCONI A VOLTE VIENE ASSOLTO Roma, 31 ott. – “Per Cicchitto, essendo stato condannato Berlusconi, dovrebbero essere condannati tutti, sicche' l'assoluzione di Vendola perche' il fatto non sussiste sarebbe la dimostrazione della giustizia che adotterebbe due pesi e due misure”. Lo dichiara il senatore Luigi Li Gotti, responsabile giustizia dell'Italia dei Valori. “Vorremmo ricordare sommessamente a Cicchitto- prosegue- che anche Berlusconi, sia pur raramente, e' stato assolto oltre le sentenze per prescrizione con concessione di attenuanti generiche. In queste rare occasioni, il Pdl ha esultato e il presidente Pdl alla Camera ha gonfiato il petto. Ora no: dopo la condanna di Berlusconi, vuole il giudizio universale. Sempre complesso, a dire il vero, e' il ragionare di Cicchitto e il suo tumultuoso e fremente approccio ai temi della Giustizia”.

CORRUZIONE: LI GOTTI (IDV), SEVERINO SODDISFATTA? MEGLIO SE FOSSE RIMASTA SILENTE – Roma, 31 ott – “La ministra Severino, è soddisfatta del voto sul ddl corruzione 'per gli alti numeri di condivisione'. Evidentemente non è stata avvertita che si è trattato dell'ennesimo voto di fiducia che ha impedito qualsiasi intervento critico e migliorativo. La ministra ha già dimenticato le critiche del CSM e dell'ANM, per le gravi omissioni nel testo: niente per autoriciclaggio, niente per voto di scambio politico-mafioso, niente per falso in bilancio, parossistico spacchettamento della concussione con abbattimento di un terzo della pena e della prescrizione, introduzione della condanna per la vittima della concussione per induzione. Se fosse stata silente, sarebbe stato meglio, perché il suo giubilo soddisfattivo, dimostra il profondo limite delle reali intenzioni del Governo: dire bene delle proposte parlamentari e poi fregarsene. Insomma anche il governo dei tecnici, appare sensibile al canto di quelle sirene che da anni bloccano gli interventi normativi di vero inasprimento delle leggi contro la corruzione e dintorni”. Lo dichiara il senatore Luigi Li Gotti, responsabile Giustizia dell'Itali a dei Valori.

CORRUZIONE: DI STANISLAO (IDV), OK ODG MISURE PIU' RESTRITTIVE – Roma, 31 ott – “Adottare ulteriori misure più restrittive e ad adottare ulteriori misure di prevenzione e di contrasto della corruzione e dell'illegalità anche in settori pubblici più a rischio come la sanità, appalti, servizi e forniture e controlli”. E' l'impegno dell'Odg accolto dal Governo dell'On. Augusto Di Stanislao. “Abbiamo visto come le rilevazioni dell'indice della percezione della corruzione compiute da Transparency International basate sulle opinioni di esperti e professionisti, collocano l'Italia al sessantanovesimo posto a pari merito con il Ghana e la Macedonia, con un progressivo aggravamento della corruzione percepita negli ultimi anni. Il livello di legalità, il funzionamento efficace ed efficiente della pubblica amministrazione, il contrasto alla corruzione sono i veri fattori critici di successo per lo sviluppo economico. La qualità dei canali attraverso cui passa la spesa pubblica in tutti i settori diventa oggi più che mai prerogativa indispensabile.”

Camera. Idv: liquidare Agecontrol e altri 6 enti inutili Roma, 31 OTT – “L'Agecontrol va liquidata e le competenze di controllo sul settore agroalimentare devono passare interamente nelle mani di un unico ente, l'Agea. Solo cosi' si potra' ottenere un risparmio netto, eliminando i costi di una struttura che, tra l'altro, ha vissuto una gestione non sempre chiara”. Lo hanno detto i deputati Idv Ignazio Messina, capogruppo in commissione finanze, e Anita Di Giuseppe, capogruppo in commissione agricoltura, rivolgendosi oggi al Ministro delle politiche agricole durante il question time in Aula. “L'Agecontrol s.p.a. – proseguono Di Giuseppe e Messina – continua la sua attivita' di controllo nel settore agroalimentare nonostante la stessa Comunita' europea, che nel 1985 ha istituito l'agenzia, abbia previsto nel 2005 la cessazione del sistema dei controlli e del relativo cofinanziamento comunitario”. “Invece che tenere in piedi l'Agecontrol e altri enti inutili, si approvi la proposta di legge dell'Italia dei valori per mantenere solo 3 enti di controllo dei 10 attualmente in piedi”. Cosi' proseguono i deputati, che denunciano: “Nel settore dell'agricoltura hanno gia' chiuso 150 mila aziende, altro che incremento del settore. I soldi vanno presi dalla chiusura degli enti inutili che continuano a rimanere aperti”.

TRASPORTI: LANNUTTI (IDV), INTERROGAZIONE A PASSERA SU RITARDO TRENO PER SQUADRA ROMA – Roma, 31 ott – “La deviazione del treno Frecciarossa Napoli-Milano e la successiva fermata ad personas a Parma, non prevista dal tragitto, ha causato forti disagi ai passeggeri. Come se non bastassero i continui disservizi, ora Trenitalia accumula ritardi solo per far scendere la squadra di calcio della Roma. L'azienda ha parlato di un accordo precedentemente stipulato, ma la fermata e il ritardo non sono stati segnalati agli utenti prima del viaggio. Il Ministro Passera spieghi a Trenitalia che non svolge servizio di noleggio con conducente a favore delle grandi squadre di calcio, si attivi affinché vengano risarciti i passeggeri che hanno pagato un biglietto per l'Alta velocità e sono state vittime di questa decisione intollerabile”. Lo afferma il Capogruppo IdV in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, in un'interrogazione al Ministero dei Trasporti.
SCUOLA: ZAZZERA (IDV), IRRESPONSABILE RICONVERTIRE DOCENTI IN ESUBERO SUL SOSTEGNO – Roma, 31 ott – In occasione dell'esame della risoluzione in Commissione Cultura sui corsi di specializzazione per il personale docente in esubero ai fini del conseguimento del titolo per l'insegnamento per posti di sostegno, il Vicepresidente della Commissione On. Pierfelice Zazzera, presentatore dell'atto, dichiara: “Purtroppo il Governo sostiene in tutto e per tutto le politiche dei tagli della Gelmini che hanno determinato un numero preoccupante di esuberi nella scuola. Il decreto direttoriale n. 7 prevede la riconversione di questi esuberi sul sostegno, settore dove esistono problematiche estremamente delicate e complesse e che non si possono di certo affrontare riconvertendo con corsi online personale con altre professionalità. Tale scelta del Governo – prosegue Zazzera – è irresponsabile e non farà altro che creare una inutile guerra tra poveri i docenti in esubero da un lato e i precari del mondo della scuola dall'altra. Noi dell'Italia dei Valori abbiamo quindi votato per il ritiro del Decreto Direttoriale n. 7 ma il partito unico dello spread PD-PDL-UDC non vuole ascoltare e ha votato per mantenere invece il decreto sulla riconversio ne a sostegno. Ciò conferma che questo Governo agisce in assoluta continuità con le politiche catastrofiche della Gelmini, che con i suoi tagli indiscriminati ha completamente destrutturato il sistema scolastico italiano. Ci sorprende in particolare il comportamento del PD – conclude il dipietrista – che a quelle politiche scellerate si è opposto fino a qualche mese fa. Una posizione, quella del PD, davvero incomprensibile”.

SANITA': MASCITELLI (IDV), NO A LEGGE DI TAGLI, PROCLAMI E RINVII – Roma, 31 ott – “Il combinato disposto dei tagli lineari sulla sanità previsti da legge di stabilità, spending review e manovra del 2011 produrrà effetti devastanti per i servizi ai cittadini, sui quali peraltro incombe l'introduzione di nuovi ticket sanitari. Questa è una legge di contiguità rispetto alla politica dei tagli, di proclami sul piano della sanità territoriale e di rinvii sull'attività intramoenia”. Lo ha detto in Aula, intervenendo in dichiarazione di voto, il senatore dell'Italia dei Valori Alfonso Mascitelli, vicepresidente della Commissione di inchiesta sul servizio sanitario nazionale. “Il provvedimento del Ministro Balduzzi – aggiunge – intervenie senza soluzione di continuità rispetto alla solita politica sanitaria fatta sulla base dei fabbisogni contabili e non su quella dei bisogni sanitari. Nella legge si parla di integrazione della medicina dei territori, ma poi si demanda alle Regioni la definizione di risorse e spazi: questo significa ampliare la disomogeneità dei servizi sanitari nel nostro Paese. E' solo un proclama, a cui si aggiunge l'ennesima proroga sull'attività intramoenia che doveva entrare in vigore già dal 2007. Anche sul piano dei rapporti tra politica e sanità e sui criteri di nomina dei direttori generali il Governo ha dato solo una spruzzatina di trasparenza. Per non parlare del 'trucco' utilizzato a proposito dei livelli essenziali di assistenza: pensare che togliere qualche patologia anacronistica, come il vaiolo, possa determinare l'effettivo rispetto degli standard minimi vuol dire giocare a fare i furbi. Insomma – ha concluso Mascitelli – questa legge è una scatola vuota, priva degli interventi indispensabili per rilanciare il sistema sanitario e rispondere ai bisogni dei cittadini”.

LAVORO: ISTAT; ZIPPONI, DATI ALLARMANTI PAESE IN GINOCCHIO – ROMA, 31 OTT – ''I dati sulla disoccupazione, diffusi oggi dall'Istat, sono a dir poco allarmanti e raccolgono le ripetute denunce che l'Italia dei Valori ha fatto, in questi mesi, contro i provvedimenti dell'esecutivo. A settembre sono quasi tre milioni i disoccupati e la meta' e' formata da giovani. Non riusciamo a capire, quindi, come faccia Monti ad autocelebrare il suo 'maledetto' governo se la disoccupazione, che ha raggiunto livelli storici ed e' in pericolosa crescita, sta mettendo in ginocchio il Paese''. Lo afferma in una nota il responsabile Lavoro e welfare dell'IdV, Maurizio Zipponi. ''Allo stesso modo – prosegue – il ministro Fornero, invece di insultare ancora i giovani che non riescono ad accedere al mercato del lavoro e che hanno difficolta' a trovare un'occupazione ammetta i propri fallimenti e si adoperi per frenare questa terribile emorragia, altrimenti si faccia da parte. Il lavoro e' un diritto imprescindibile, riconosciuto dalla nostra Costituzione, che deve essere garantito a tutti. Pertanto, l'IdV continuera' la sua campagna referendaria per la raccolta firme in modo da abrogare l'art. 8 del decreto legge 138 del 2011, che nega i diritti minimi e universali previsti dal contratto nazionale di lavoro, e ripristinare il contenuto originario del'art.18 dello Statuto dei lavoratori''.

FIAT: IDV, DECISIONE MOBILITA' E' RICATTO VERSO LAVORATORI = – Roma, 31 ott. – “La decisione della Fiat di mettere in mobilita' 19 operai di Pomigliano per far si' che venga rispettata l'ordinanza della Corte d'Appello di Roma e' un vero e proprio ricatto nei confronti dei lavoratori”. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. “Siamo di fronte a una ritorsione inaccettabile e penalmente perseguibile. In questo modo Marchionne dimostra di essere, ancora una volta, allergico alle leggi e alla Costituzione. L'azienda torinese, che continua a perdere quote di mercato e a registrare crolli verticali in Borsa, considera i dipendenti dei suoi stabilimenti una merce di scarto. Invece di produrre nuovi modelli in grado di competere sui mercati internazionali, Marchionne utilizza i lavoratori e la Fiom come capro espiatorio per coprire il proprio fallimento industriale. L'IdV torna a chiedere l'intervento del governo affinche' convochi immediatamente la Fiat, richiamandola alle proprie responsabilita' verso il Paese”.

SCUOLA. RODANO (IDV):SOLIDALI CON COORDINAMENTO SCUOLE ROMA Roma, 31 ott. – “L'Italia dei Valori e' pienamente solidale con il coordinamento delle scuole di Roma che in questo momento sta inscenando a Piazza del Popolo un vero e proprio funerale della pubblica istruzione del nostro Paese: assediata dalle norme punitive del ddl stabilita', dalla nuova diseguaglianza prospettata dal ddl Aprea, dai tagli e dalla propaganda del ministro Profumo su un concorso inutile e dannoso”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori. “Le scuole romane si battono per gli stessi obiettivi che l'Italia dei Valori ha sostenuto in questi mesi nel Parlamento e nel Paese” continua Rodano “e la loro mobilitazione indica inequivocabilmente che la misura e' colma. Ci auguriamo dunque che al voto contrario della Commissione Cultura sull'aumento dell'orario di lavoro dei docenti, punitivo e ininfluente sulla didattica, segua al piu' presto lo stralcio della norma dal ddl Stabilita'. La scuola italiana ha bisogno di investimenti e di stabilizzazioni dei docenti in graduatoria, non di nuove vessazioni”, conclude Rodano.

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