Sulla ragazza di 22 anni bruciata come “una cosa” alla Borghesiana è calato il silenzio

Il giorno 12 settembre i giornali diffusero la notizia di unaprostituta romena di 22 anni aggredita selvaggiamente da due uomini,nel quartiere della Borghesiana. I due coraggiosi, dopo averla presa acalci e a pugni, le cosparsero il corpo di liquido infiammabile perpoi darle fuoco. Il 13 settembre i giornali diedero anche la seguentenotizia: '' La giovane vittima è ora ricoverata all'OspedaleSant'Eugenio con gravissime ustioni su tutto il corpo, ed è statavisitata oggi dal ministro per l'Integrazione e la Cooperazione,Andrea Riccardi il quale, al termine ha voluto esprimere tutto il suosdegno, ma anche la preoccupazione, per l'accaduto. ''Occorreriflettere tutti quanti sulle condizioni di queste giovani donne chevivono situazioni di illegalità e di gravissimo sfruttamento, – hadichiarato Riccardi – fino al gesto estremo delle fiamme. Uomini senzascrupoli hanno giocato con il suo corpo e poi l'hanno bruciato comefosse non una persona ma una cosa '', ha quindi ricordato, affermandoche la ragazza gli è apparsa ''poco più di una bambina, con occhigrandi e gli atteggiamenti di una bimba''.''Sono venuto qui per testimoniare la presenza del governo e la miapersonale condanna per questo gravissimo attentato alla vita e alcorpo di una giovanissima ragazza straniera. – ha poi detto ilministro – Dobbiamo dire basta a episodi come questo, che avvengono aRoma come in altre parti del paese'' (ASCA 13 settembre). Dall’ultima notizia sono trascorsi più di venti giorni, e sullaragazza bruciata come “una cosa”, è calato il silenzio. Ora, può darsiche io non sia una persona normale, giacché ogni tanto penso allesofferenze della ragazza “poco più di una bambina”, e vorrei averenotizie sul suo stato di salute, ma nessun giornalista pare sia piùinteressato alla faccenda. Nessun giornalista si affaccia alSant’Eugenio. Può darsi che io non sia una persona normale, però citerrei a sapere a quale risultato ha portato “la riflessione sullecondizioni di queste giovani donne”. Quali conseguenze ha avuto la“presenza del governo”. Ci terrei a sapere quali fatti hanno seguitoil “basta” del ministro, ma nessun giornalista sembra più interessatoall’argomento. Evidentemente i giornalisti sono persone normali.

Renato Pierri

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