DI BIAGIO (FLI), SCRIVE A MONTI: SUBITO DDL O CONTINUO SCIOPERO DELLA FAME

Si provvede con la presente a trasmettere la nota inviata da Aldo DiBiagio (FLI) al Presidente Monti in merito alla questione del DDLanticorruzione e del suo sciopero della fame. Illustre Presidente, Le trasmetto questa nota con la semplice quanto sentita volontà dicondividere con Lei la passione e la tenacia che hanno animato la miascelta di indire uno sciopero della fame, come strumento di dialogo enon di mera provocazione. L’iniziativa a cui ho dato vita dallo scorso 25 settembre vuole essereuna testimonianza della volontà istituzionale di aprire un confrontocon il Governo, invitandolo ad analizzare quanto la corruzione e lesue drammatiche sfumature stanno consumando il tessuto socialeitaliano e soprattutto quanto sia impellente la definizione di unquadro chiaro sotto il profilo normativo. La mia vuole essere una testimonianza di trasparenza per veicolare aLei e al Governo un messaggio rivoluzionario: in Parlamento nonsiedono solo faccendieri e opportunisti ma anche uomini di buon senso.Coloro che, malgrado tutto, riescono ancora a credere che vi possaessere un futuro migliore per il paese e vogliono crederci cominciandocon il sradicare un male atavico e tentacolare come la corruzione. Main questo percorso di ricostruzione e di risalita, le scelte delGoverno devono essere chiare, pragmatiche e lungimiranti. Scevre dallecontaminazioni di una certa politica e ben lontane dalle logiche deiveti e dei compromessi. Nella sua disarmante semplicità, noi di Fli probabilmente chiediamoqualcosa di rivoluzionario e sono certo che Lei condivida questaambizione. Rimettere l’Italia al centro dell’attenzione internazionale – non piùcome immagine di scherno e di deriva – ma come esempio di risalita edi rinascita, deve essere un’ambizione fattibile. Per troppo tempo, Signor Presidente, abbiamo assistito alloschiacciamento del Paese sotto il peso della corruzione, e peraltrettanto tempo abbiamo assistito disgustati allo svilimento delrispetto degli italiani attraverso gli scandali e i turbinii dimalaffare che ciclicamente affiorano per riempire i giornali. E lo sdegno ed il disgusto diventano forse i sentimenti che accomunanotutti i cittadini italiani, quasi come un collante sociale. Noi di Fli vogliamo essere il riferimento della destra legalitaria,che non intende stare a guardare chi tenta di approdare a compromessie indebolimenti di una norma che deve restare uno strumento forte eunivoco. Ma per fare questo c’è bisogno del Suo aiuto, abbiamo bisogno dellalegge anticorruzione adesso. Per ripartire e per ritornare a crescere e a competere. Per poter affrontare le sfide del futuro e rimetterci al centro del mondo. Per questo sono sceso in prima linea, consapevole del sacrificio marincuorato dalla fiducia di italiane e italiani che mi circondano eche come me credono in un’Italia migliore. E resterò ad aspettare che quel provvedimento, senza alcun tipo dicontaminazione, esca dalle aule e arrivi ad essere legge. Lo dobbiamo agli italiani, di oggi e quelli che verranno. Lo dobbiamo all’Italia.

Con stima, Aldo Di Biagio

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