BUCCHINO (PD) INTERROGA LA FORNERO E DENUNCIA OMISSIONI E CONFUSIONE NORMATIVE PER LE PENSIONI IN CONVENZIONE NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO

Sia il Ministero del Lavoro sia l'Inps incomprensibilmente tacciono. Eppureservirebbero chiarimenti urgenti sulle conseguenze che i requisiti previstidalla nuova disciplina di calcolo e di erogazione delle pensioni nel sistemacontributivo avranno sulle pensioni in convenzione bilaterale. Il rischioconcreto, se non vengono chiarite e interpretate correttamente le nuovenorme, è che migliaia di pensionandi italiani residenti all'estero nonraggiungeranno nel sistema contributivo il diritto alle prestazionicontemplate da tutte le convenzioni. L'On. Gino Bucchino proprio per responsabilizzare il Ministero della Forneroe l'Inps, e per ricordare loro il vuoto normativo – nel caso non se nefossero resi conto – , ha presentato una interrogazione parlamentare dove sisollecitano i chiarimenti necessari. In particolare si chiede al Governo eall'Istituto previdenziale di chiarire i meccanismi di soddisfacimento dellacosiddetta “soglia minima” ora prevista per maturare il diritto allapensioni di vecchiaia e anticipata. Bucchino nella sua interrogazione sottolinea che a partire dal 2012 nelsistema contributivo la pensione di vecchiaia e la pensione anticipataspettano a condizione che l'ammontare mensile della prima rata di pensionerisulti non essere inferiore ad un importo soglia mensile, rispettivamente,di 1,5 e 2,8 volte l'importo dell'assegno sociale, e cioè 650 euro e 1.200euro per il 2012, importi destinati ad aumentare sistematicamente ogni anno. Si sa – rileva Bucchino – che si tratta di importi che non possono esseresoddisfatti dai miseri pro-rata delle pensioni in convenzione. In altreparole esiste il il rischio concreto che a chi non soddisfa tale importi nonsia concessa la pensione in pro-rata (la stragrande maggioranza degliemigrati italiani) e che quindi con un colpo di spugna siano vanificatedecine di convenzioni di sicurezza sociale stipulate dall'Italia. In realtà l'Inps – informa il parlamentare eletto nella CircoscrizioneEstero – nel mese di luglio ha emanato una circolare che vuole porre rimedioal problema. Ma la circolare, n. 95 del 12 luglio, limita il rimedio aiPaesi della Comunità europea, escludendo così tutti i Paesi extracomunitari(non si capisce perché l'Inps abbia deciso coscientemente di dimenticarsi ditali Paesi) e comunque introduce un rimedio parziale e discriminatorio. Infatti nella circolare n. 95 del 12 luglio 2012 l'Istituto previdenzialeitaliano (INPS) rende noto che il Ministero del Lavoro e delle PoliticheSociali ha comunicato che ai fini della determinazione del c.d. importosoglia – introdotto nel calcolo delle pensioni nel sistema contributivo e aldi sotto del quale non si acquisisce il diritto a pensione – , occorreconsiderare anche il pro-rata estero in quanto il concetto di “importosoglia”, introdotto dal legislatore quale garanzia di prestazione adeguataper coloro che rientrano totalmente nel sistema contributivo, deve essereconsiderato anche alla luce del principio di assimilazione di cuiall'articolo 5 del regolamento (CE) n. 883/2004. Pertanto, informa l'Inpsnella recente circolare succitata, al fine di non penalizzare i lavoratoriche fanno uso del loro diritto alla libera circolazione, si dispone che, adecorrere dal 1° gennaio 2012, l'importo del pro-rata estero deve essereconsiderato anche nel calcolo dell'importo soglia, in tutti i casi in cuitale requisito sia richiesto per la concessione di una pensione in regimecomunitario. L'On. Bucchino, considerata l'amnesia dell'Inps relativamente ai Paesiextracomunitari e il parziale rimedio che tiene conto del pro-rata estero manon, come sarebbe più logico e più giusto della pensione teorica aprescindere dalla titolarità di una prestazione estera, chiede nella suainterrogazione al Ministero del Lavoro se sia consapevole che una soluzioneè stata prospettata nella circolare dell'Inps succitata solo per le pensioniin regime comunitario, mentre nulla si chiarisce per le pensioni inconvenzione bilaterale alle quali è interessato un numero ragguardevole difuturi pensionati anche alla luce dei nuovi fenomeni migratori dall'Italia;se sia inoltre altrettanto consapevole che nella circolare succitata siparla di pro-rata estero da prendere in considerazione per raggiungerel'importo soglia e non, come dovrebbe invece essere per ragioni di prassi edi logica, della cosiddetta pensione teorica in modo da salvaguardare anchei diritti di coloro i quali ancora non sono diventati titolari di pensioneestera nel momento in cui maturano il diritto a pensione italiana con ilmeccanismo della totalizzazione e nel sistema contributivo; ed infine qualimisure intende adottare per chiarire che il principio dell'assimilazione deiterritori al fine di soddisfare l'importo soglia si applica anche alleconvenzioni bilaterali di sicurezza sociale e che tale importo può essereraggiunto, sia in regime comunitario che in quello bilaterale, prendendo inconsiderazione la pensione teorica e non l'effettivo pro-rata esteroevitando così disparità di trattamento tra i nuovi pensionati italiani inconvenzione, titolari gli uni di un pro-rata estero (salvaguardati) e nontitolari gli altri di tale pro-rata (non salvaguardati). Si attende fiduciosi (sic!) una risposta che probabilmente non arriverà mai,tenuto conto del fatto che il parlamentare è ancora in attesa delle rispostealle sue numerose e importanti interrogazioni sulla previdenza che finoranon sono state date.

On. Gino Bucchino

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