RELIGIONI E CULTURE IN DIALOGO, VIVERE INSIEME E’ IL FUTURO

Sarajevo 9-11 Settembre 2012 Incontro internazionale della pace Intervento di Luca Marconi, Assessore Regione Marche alla Famiglia “Senza famiglia non c’è futuro” Un cordiale saluto a tutti nel segno della pace vera perché fondatasull’unità ed il rispetto. Dopo aver partecipato agli incontri diAssisi sono particolarmente lieto di essere qui oggi a Sarajevo suinvito degli amici della comunità di Sant’Egidio. Porto anche ilsaluto di Gianmario Spacca, governatore delle Marche, regione italianadel medio Adriatico da sempre in stretta relazione con le nazionibalcaniche con le quali costituiamo la grande area della regioneAdriatico-Ionica e questa è una delle ragioni per cui abbiamo volutosostenere l’iniziativa in corso. Un caro saluto ai partecipanti a questo incontro, in modo particolarea Monsignor Vincenzo Paglia che mi onoro di conoscere da molti anni eche saluto come nuovo Presidente del Pontificio Consiglio per laFamiglia. Ho piacere di iniziare il mio intervento citando la ricerca che comefondazione Fede e Scienza abbiamo finanziato e che è stata presentatain occasione dell’Incontro Mondiale della Famiglia a Milano. Lo studiodimostra che l’affermazione del titolo di questo incontro èdrammaticamente vera: nessuna società può sperare di avere un futurosereno ed ordinato se non si fonda su una famiglia stabile e capace dieducare. La ricerca condotta nei cinque continenti dimostra infattiche l’instabilità e la debolezza della famiglia produce instabilità edisordine in tutti i settori della vita sociale. Non è una questione religiosa; la difesa e il sostegno della famigliaè presente in ogni cultura e quindi se ogni fede ha fondato sullafamiglia il proprio ordinamento comunitario è perché essa ha un valorenaturale universalmente riconosciuto. La costituzione della RepubblicaItaliana frutto della difficile mediazione fra le culture cristiana,liberale e social-comunista riconosce proprio il valore della famigliaquale fondamento naturale della società: chi afferma il contrario o èin mala fede o è contro natura o è contro la storia. La famiglia è fondata sul matrimonio, quale unione stabile edeterosessuale. Il matrimonio ha come radice la parola latina matrix,cioè femmina, generatrice, cioè donna e madre perché la famiglia ètale e completa quando genera la vita o la accoglie prodotta da altri. Ma la famiglia è tale anche quando la vita accolta o generata vieneaccudita, educata ed ordinatamente inserita in tutti i contestisociali. La famiglia ha infatti una funzione unica ed insostituibile dieducazione della prole. La nostra ricerca infatti mette in evidenziala necessità che la famiglia possa svolgere in modo adeguato e liberola sua funzione educatrice; questo avviene quando ha sicurezzaeconomica, riceve assistenza se qualcuno dei suoi membri è in gravedifficoltà (salute, disoccupazione, etc.), non riceve ingerenze daparte di terzi soggetti, ma è inserita in modo sussidiario con tuttigli altri soggetti della vita sociale. Inoltre appare sempre piùevidente che non basta avere politiche a favore della nascita, mabisogna anche che i nuovi nati siano accolti in comunità familiaristabili e capaci di educare, altrimenti avremmo sì società giovani, manon adeguatamente formate al senso di responsabilità e dell’assunzionedei doveri. La famiglia è ordine sociale perché educa all’assunzione delle regolee al rispetto della legge attraverso il dovuto rispetto verso glialtri membri della famiglia stessa. Insegna la vera libertà e ladisciplina alla democrazia grazie al dialogo sincero e forte chesviluppa al suo interno e al metodo del confronto e del discernimentoattraverso il quale si giunge a soluzioni condivise. È in famiglia chesi scopre il bisogno dell’unità per il raggiungimento degli scopicomuni e quindi della pace come fondamento necessario di ognirelazione umana. La famiglia è ordine economico perché genera solidarietà fra i suoicomponenti, sviluppa il concetto della contribuzione per il benecomune da cui nasce il principio della fiscalità generale, è antidotoall’individualismo. Nella famiglia non si spreca nulla dagli alimentiai vestiti, nella famiglia si risparmia perché c’è da pensare alfuturo dei figli e a garantire una serena vecchiaia per i genitori,nella famiglia si insegna il valore delle cose materiali e dellavoro; il lavoro è quello che viene svolto all’interno della famigliaper le necessità di tutti, ma anche quello che la famiglia comeimpresa può generare in settori vitali dell’economia qualil’agricoltura, il commercio, il turismo, l’artigianato ed i servizi. La famiglia è ordine morale perché crea la naturale abitudine allimite di se stessi e al dominio di sé che i genitori testimonianonella paziente opera educativa e nella fedeltà coniugale contro ognidisordine e vizio sessuale; c’è rispetto per le cose e le personealtrui nella famiglia che proprio perché stabile non delinque e inveceha bisogno di futuro perché vuole una società sana per i propri figlie le proprie figlie, perché vuole la continuità in future famiglie chesappiano generare come lei stessa ha fatto. Infine il futuro della società è garantito anche dall’equilibrio deipoteri. Chi ha la forza di opporsi alle tentazioni egemoniche deipoteri politici e militari, delle ideologie oppressive, di potentatieconomici e finanziari, delle omologazioni culturali che i sistemimass-mediatici impongono? La famiglia nella sua originale autonomiaappare come una piantina tenera e fragile rispetto a questi sistemi,ma con radici forti e difficilmente estirpabili. La storia insegna chele società con famiglie libere di educare e di crescere i propriofigli, non oppresse dallo stato o dai poteri forti, sono state le piùdurature assicurando a se stesse futuri radiosi e ricchi di espansionee progresso (l’antica Roma con i suoi 1.200 anni di storia insegna),quelle invece che hanno voluto opprimere l’individuo e la suacoscienza con sistemi statali padronali e dittatoriali e che per farlohanno diviso e smembrato le famiglie in ogni modo hanno avuto storiabreve e destini segnati dalla violenza e dalle guerre. Per concludere. Nella nostra esperienza di governo regionale nelleMarche, come assessore regionale alla famiglia, sto vivendo proprioquesta realtà e queste necessità. La famiglia è ancora la base realedi gran parte dei servizi socio assistenziali, pur in presenza di unarete di strutture e servizi pubblici molto raffinata, capillare ecostosa che raggiunge anche i più piccoli centri di poche decine diabitanti. Anziani non autosufficienti, infanzia, persone condisabilità, vittime e schiavi delle dipendenze patologiche sono tutticurati e assistiti, ma con un metodo di integrazione socio sanitariache mette la famiglia al centro degli interventi perché la famiglia,se pur difetta di competenze specifiche di tipo sanitario e tecnicoscientifiche, resta comunque il centro degli affetti e dellagiornaliera assistenza componente essenziale e insostituibile per unacura costante ed efficace. Ho citato questa esperienza per confermareulteriormente che la famiglia è la sola capace di assicurare unaesistenza serena ai suoi componenti e proprio grazie a questogarantisce futuro e sicurezza all’intera società degli uomini.

Segreteria on. Luca Marconi

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