Indice di competitività  e mercato del lavoro: il rapporto del Forumeconomico mondiale premia il Nord Europa.

Gli operai tedeschi i piùproduttivi Secondo il rapporto stilato dal World Economic Forum, pubblicato oggi,anche quest'anno la Svizzera guida la classifica mondiale dei paesipiù competitivi. Gli esperti hanno analizzato la situazione economicain 144 Paesi (WEF). Secondo il WEF, lo scarto tra i paesi dell'Europadel nord e quelli meridionali si sta accentuando. Gli Stati Uniti,malgrado siano scivolati nella graduatoria dal quinto al settimoposto, rimangono il motore dell'innovazione mondiale. SeguonoSingapore, Finlandia, Svezia e Olanda. Fra i primi dieci, la Germania è stabile al sesto rango, la GranBretagna è salita dalla decima all'ottava posizione, Hong Kongdall'11esima alla nona, mentre il Giappone ha perso un rango, passandoal decimo posto. Nel grado di competitività per la prima volta laGermania scavalca gli Stati Uniti che perdono due posti, dal 5° al 7°. Fra i paesi emergenti, la Cina, al 29esimo posto, ha guadagnato trescalini e il Brasile (48esimo) cinque. In perdita di velocità invecel'India (59esima) e la Russia (67esima). Per la prima volta la Francia è esclusa dalla prime venti posizioni,quest'anno è ventunesima, e tutti i Paesi dell'area mediterranea tracui l’Italia, scivolano oberati dai deficit e si collocano più inbasso: Spagna (36°), Italia (42°conquista una posizione dallo scorsoanno ma è tallonata dalla Turchia che è al 43° e guadagna 16posizioni), Portogallo (49°), Grecia (96°). Il Bel Paese si piazzasolo 127esimo su 144 Stati, un posizionamento molto basso nonostantela riforma appena varata. Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” adarginare la competitività tra le tante carenze, pesano la diffusacorruzione e «la percepita non indipendenza della magistratura cheaumentano i costi a carico delle imprese e minano la fiducia, comeafferma il rapporto del World Economic Forum ».

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