Educazione e Pace” e “Un Racconto di vita partigiana” di Fabrizio Cracolici e Laura Tussi, Mimesis, Milano-Udine, 2011-2012
I libri di Fabrizio Cracolici, Presidente Anpi di Nova Milanese e di Laura Tussi, introducono ampie prospettive di ricerca nel campo della didattica della Shoah, della pedagogia della memoria e della ricostruzione storica in chiave didattica di un periodo oscurantista del diciannovesimo secolo: la dittatura nazifascista. Questi libri “Educazione e pace. Dalla Shoah al dialogo interculturale” e “Un racconto di vita partigiana. Il ventennio fascista e la vicenda del partigiano Emilio Bacio Capuzzo”, editi entrambi da MIMESIS, Milano-Udine 2011/2012, sono direttamente consequenziali e aprono orizzonti di pensiero sull'importanza, anche e soprattutto a partire dall'istituzione scolastica, del dialogo per la pace e dell'apertura all'altro, al più debole, al diverso, all'emarginato, tramite contributi di riflessione inerenti l'approccio culturale e pedagogico nonviolento e l'apporto di ricerca per il dialogo interculturale. L'assunto dei testi ribadisce che non è possibile praticare la pedagogia della memoria a prescindere da contributi didattici di pedagogia nonviolenta e interculturale che sottolineino il significato e il portato valoriale dell'apertura e dell'accoglienza nei confronti del nostro simile e del nostro dissimile.
“Un racconto di vita partigiana” ricostruisce, attraverso il confronto di fonti locali comparate e con l'intervista diretta al protagonista, la vicenda di un uomo, incarcerato e deportato, un partigiano, che ha resistito contro il regime, contro la sopraffazione, nell'opposizione resistenziale condivisa e partecipata con i suoi compagni. Il testo ricostruisce le più rilevanti date del ventennio fascista e le maggiori stragi perpetrate dal regime nazifascista, dopo l'8 settembre del 1943, la data spartiacque dell'Armistizio, in cui, chi lottava per il bene, la pace, la libertà, la democrazia ha compiuto una scelta epocale, ha varato un discrimine assoluto per il destino dell'intera umanità. Nel libro è raccolta la testimonianza del partigiano Bacio che, attraverso fonti storiche dettagliate, a partire dai testi del celebre ricercatore Angelo Del Bocca, ripercorre le terribili vicissitudini dell'occupazione fascista nei territori sottomessi dell'Africa coloniale, durante il ventennio dittatoriale. L'argomentazione e la ricerca storica e didattica approfondiscono i temi della pace, del dialogo fra generazioni, per la trasmissione della memoria storica a partire dalla scuola, istituzione direttamente chiamata in causa per far ricordare quanto sia accaduto nell'Europa emancipata, moderna, del diciannovesimo secolo, appunto, in un secolo che avrebbe dovuto aprire a prospettive evolutive di benessere per l'intera civiltà occidentale. Al contrario, il “Male” in Europa ha preso il sopravvento, dapprima con l’inasprirsi dei regimi fascisti da cui inesorabilmente è scaturita la barbarie nazifascista con i terribili mitologemi della razza e della superiorità dell'Uomo forte, con la “U” maiuscola, del dittatore, del tiranno, del despota: l'uomo autoritario come citerebbero il sacerdote antifascista Don Primo Mazzolari e, attualmente, il prete di strada Don Andrea Gallo. Il testo “Un racconto di vita partigiana” è corredato dalle testimonianze di celebri personalità impegnate nel sociale, nel mondo della cultura, della politica e dello spettacolo da Moni Ovadia a Renato sarti, da Antonio Pizzinato a Raimondo Ricci e molti altri. Entrambi i testi aprono la trattazione con la presentazione di un Progetto importante coordinato dai due autori, il Progetto “Per non dimenticare” della città di Nova Milanese e Bolzano che comprende un archivio storico audiovisivo con numerose testimonianze di deportati civili per motivazioni politiche e razziali, nei campi di concentramento di sterminio nazifascisti.
“Per non dimenticare” è un progetto che si propone di sviluppare iniziative, documentazione e dibattito rispetto al recupero della memoria storica e della tutela dei diritti sociali e civili sanciti dalla Carta Costituzionale Democratica e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che ci sono state donate dai nostri Padri Costituenti, in seguito alla Resistenza Partigiana Antifascista. Il Progetto si svolge in collaborazione con l’ANPI, a livello locale, provinciale e regionale.
Gli incontri culturali del Progetto “Per Non Dimenticare” sono itineranti e si svolgono nelle scuole e nelle sedi ANPI e ARCI, negli ambiti istituzionali, con la partecipazione di testimoni diretti e indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione.
Risulta importante sottolineare l'ingente lavoro di rete e di relazione che viene svolto con tutte le realtà istituzionali che si occupano di Pace, dialogo interculturale, Nonviolenza e Memoria Storica e con le varie Amministrazioni Comunali.
L’ANPI di Nova Milanese organizza questi eventi culturali, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Nova Milanese, con il Patrocinio del Comune di Cesate, Cormano, Desio, Cologno Monzese, Varedo, Bresso, Cinisello Balsamo, Sinalunga (Siena) e molte altre Amministrazioni Comunali e coinvolgendo importanti realtà dell'associazionismo civile e culturale.
L'iniziativa “Per Non Dimenticare” è sostenuta da personalità impegnate del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica, da Moni Ovadia ad Antonio Pizzinato, da Bebo Storti a Don Andrea Gallo, da Renato Sarti a Roberto Zaccaria, da Giuseppe Valota a Dario Venegoni, da Raimondo Ricci a Sergio Fogagnolo e molti altri, con cui abbiamo realizzato alcuni video per la Campagna di tesseramento ANPI (http://www.youtube.com/lauratussi).
Gli incontri a tema sono volti ad approfondire il Progetto Memoria Storica a Nova Milanese, dal titolo “Per non dimenticare”. Il progetto è stato intrapreso, a partire dagli anni '70, dall'Amministrazione Comunale e dalla Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, con la raccolta di videotestimonianze, interviste, biografie e documentazioni inerenti la memoria dei campi di concentramento e di sterminio nazifascisti.
Tutto questo importante materiale documentalistico e audiovisivo, inerente le memorie delle deportazioni di civili per motivazioni politiche e razziali, è racchiuso nel sitohttp://www.lageredeportazione.org.
Nel 2000 la Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, in collaborazione con l'Archivio Storico della città di Bolzano, ha realizzato con la RAI e RAI EDUCATIONAL, le trasmissioni televisive dal titoloTestimonianze dai Lager, inerenti la deportazione politica e razziale, condotta da importanti personalità della società civile, tra cui Gino Strada, Roberto Vecchioni, Moni Ovadia, Massimo Cacciari, Tina Anselmi, Alex Zanotelli e molti altri.
Queste trasmissioni, contenute nel sito sono state realizzate sotto la Presidenza RAI di Roberto Zaccaria, tuttora sostenitore del progetto.
Anche l'Archivio Storico dell'ANED della Città di Sesto San Giovanni e Monza, sotto la presidenza del ricercatore Giuseppe Valota, e l’ANED nazionale, sotto la Presidenza di Dario Venegoni, raccolgono informazioni storiche sugli oltre 44.000 deportati civili, per motivazioni politiche, provenienti da tutta Italia e collaborano con il Progetto “Per Non Dimenticare” della Città di Nova Milanese e Bolzano.
La presentazione di Moni Ovadia del libro “Memorie e Olocausto” di Laura Tussi, svoltasi nel 2009 a Senago, ha dato inizio al ciclo di iniziative volte a promuovere l’importante Archivio Storico Audiovisivo della Città di Nova Milanese. I relatori degli incontri sono personaggi di notevole spessore e impegno civile e sociale.
Gli eventi del ciclo “Per non dimenticare” vogliono proporre all'attenzione del pubblico alcune importanti riflessioni sull'attualità dei valori sociali e dei diritti civili e umani, di cui occorre continuamente fare memoria.
Una finestra sul futuro è stata aperta dal dibattito su “Resistenza e nonviolenza”, svoltosi a Nova in occasione del Giorno della Liberazione. Questa iniziativa ha inteso amplificare l'eco dell'appello rivolto dal partigiano Stephane Hessel nel suo libro “Indignatevi!”, che sta riscuotendo enorme successo tra le giovani generazioni di tutta Europa: “La nonvioleza è la strada che dobbiamo imparare a percorrere”.
I promotori del progetto reputano necessario ripercorrere l'analisi del passato storico, per evitare di compiere gli errori della storia, a livello di violazione della dignità delle donne e degli uomini e dei diritti imprescindibili della persona, sanciti dalla Carta Costituzionale Democratica e dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani.
Riteniamo necessario sia tutelata la persona nella Sua integrità e dignità e la società nella sua complessità, sotto varie forme e aspetti, contro l'intolleranza per le differenze e contro ogni razzismo e discriminazione, contro l'oppressione delle minoranze, nella considerazione del dialogo tra le parti, le categorie e tipologie umane, nel rispetto dell'ambiente circostante e dell'ecosistema, contro tutte le ecomafie e contro la criminalità organizzata, per un futuro a misura di persona, in un contesto ecosostenibile, nonviolento ed equosolidale, basato sui valori della pace e della valorizzazione delle differenze di ogni genere e tipologia umana, nella libertà di espressione, di culto e di pensiero, contro ogni omertà che ingenera il crimine.
Gli ideali della Resistenza europea sono ancora validi e vanno attuati!
Il significato e il valore della memoria storica dell'Antifascismo, della Resistenza e della Costituzione si tramandano tra generazioni. Il Partigiano Bacio, protagonista del libro, da anni e tuttora, testimonia, in modalità precise e puntuali, la propria storia resistenziale, nelle scuole, nelle sedi comunali ed ovunque venga richiesta testimonianza, nell’ambito del Progetto “PER NON DIMENTICARE” della Città di Nova Milanese e Bolzano.
Attualmente la situazione di grave crisi strutturale ed economica deve motivare le nuove generazioni ad una forte presa di coscienza e di impegno sociale e civile. L’ANPI vuole essere la casa dove tutti si trovano, si confrontano, discutono su cosa è stata la Resistenza, non solo per far rivivere la memoria, ma per tradurre in pratica contemporanea i valori del passato.
Il movimento resistenziale è stato anche caratterizzato da metodi nonviolenti, come gli scioperi, i sabotaggi, i volantinaggi, e altre forme di resistenza passiva. La difesa popolare nonviolenta, all'interno della resistenza, è stata scontata dagli scioperanti con le deportazioni nei campi di concentramento e di sterminio nazifascisti, presenti in Italia e in Germania. Grazie agli scioperi del 1943 e del 1944 si è ricostruita l'Unità d'Italia su basi democratiche, con una Repubblica fondata sul lavoro e sulle pari dignità. I nostri Padri costituenti, in seguito alla Resistenza Antifascista, hanno donato al mondo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione Italiana del 1948. La Costituzione è un progetto da realizzare costantemente, quindi dobbiamo onorare la memoria dei nostri Padri e anche delle nostre Madri partigiane, perché nella Resistenza Antifascista la presenza militante e attiva femminile ha avuto un ruolo prioritario. Quindi è necessario onorare la memoria di coloro che hanno lottato per la libertà, la pace, la giustizia, la dignità sociale e per rendere attuale la Costituzione. L’ANPI è impegnata nella risoluzione dei problemi attuali, per difendere la qualità della democrazia e i diritti delle persone che lavorano, per tutelare tutti gli esseri umani che non devono subire limitazioni e discriminazioni in base alla loro appartenenza etnica, di censo e sociale. La Costituzione non è uno strumento del passato, ma è un mezzo per vivere la società attuale ed affrontare e risolvere i problemi sociali impellenti. Come ANPI di Nova Milanese auspichiamo un mondo caratterizzato da contesti di pace, affinché gli orrori del passato non possano mai più ripetersi nell'attualità del presente. Per questo come ANPI ci sentiamo attivi rispetto alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale basato sulla condivisione del nostro patrimonio umano e culturale, allontanando gli spettri della guerra, orientandoci su processi di giustizia ed equità, non basati sulla forza delle armi, ma con propositi di apertura all'altro, nell'accoglienza degli ultimi, dei migranti, degli oppressi, dei diseredati di tutto il pianeta in prospettive mondiali di pace, di cooperazione, collaborazione e di interazione tra culture, opinioni politiche e religioni differenti.
In questi video sono visibili gli incontri del Progetto “PER NON DIMENTICARE”
http://www.youtube.com/lauratussi
Note:
http://www.mimesisedizioni.it/Mimesis/Educazione-e-pace.html
http://www.mimesisedizioni.it/Mimesis/Un-racconto-di-vita-partigiana.html