FOCUS IDV DEL 4 LUGLIO 2012

==GOVERNO: DI PIETRO, PD SCELGA CON CHI STA SUL LAVORO GLI AUT AUT I DEMOCRATICI LI DIANO A CASA LORO – ROMA, 4 LUG – ''Se il duo D'Alema-Casini vuole costruire una coalizione in continuita' con il governo Monti noi certamente non ci saremo. Cio' detto, noi non pensiamo a una coalizione alternativa al centrosinistra. Noi vogliamo fare un governo politico con un programma politico su cui confrontarci con il Pd, con i suoi elettori, piu' che con i suoi dirigenti''. Lo afferma il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro in un'intervista al Corriere della Sera. ''Non si tratta di azzannare o insultare – aggiunge – Io sto ponendo al Pd delle questioni politiche. Oggi in aula discutiamo della sfiducia a Fornero. Noi dell'Italia dei valori siamo favorevoli a questa mozione contro il ministro del Welfare'', ''ebbene, che fa il Pd? Sono curioso di vedere come voteranno tutti i suoi parlamentari. E che cosa fara' Bersani?''. Di Pietro si augura da parte del Pd un ''ripensamento operoso'', in particolare sui temi del lavoro e del welfare respingendo ogni aut aut: ''Il 'chi ci sta, ci sta' – sottolinea Di Pietro – quelli del Pd lo dicessero a casa loro, voglio vedere se hanno il coraggio di dirlo agli elettori''. Le critiche a Napolitano? ''La violazione alla Costituzione – dice Di Pietro – non e' rappresentata dalle mie critiche ma dalla censura nei miei confronti. Con tutto il rispetto per la funzione e il ruolo ricoperti da Napolitano, io ritengo che il presidente abbia avuto delle sollecitazioni improprie da un testimone processuale, poi finito indagato. Percio' lui avrebbe dovuto rifiutare l'interlocuzione con questa persona o avvertire il pubblico ministero che seguiva l'indagine perche' c'era un inquinamento probatorio in corso''.

GOVERNO. DI PIETRO: DA FORNERO IMBROGLIO GRAVISSIMO, HA MENTITO SU DIRITTO AL LAVORO MINISTRO HA VIOLATO LA COSTITUZIONE Roma, 4 lug. – “Ha commesso un imbroglio gravissimo, ha affermato il falso, mentendo sapendo di mentire”. Cosi' Antonio Di Pietro si rivolge al ministro Elsa Fornero nell'aula della Camera dove si discute la mozione di sfiducia individuale di Lega e Idv. Il leader Idv si riferisce alla questione esodati: “Carta canta”, dice leggendo una dichiarazione del ministro sul numero di coloro che rischiano di non avere ne' lavoro ne' pensione. Dall'Idv quindi arriva una “grave accusa politica perche' lei aveva ricevuto una relazione da parte dell'Inps che fissa in 390 mila gli esodati, quindi ha riferito il falso e quindi non merita di fare il ministro”. Altra accusa e' di quella di “arroganza: ha detto che il lavoro non e' un diritto, non puo' fare il ministro chi viola la Costituzione, ancora piu' gravemente offensiva la successiva giustificazione, cioe' che i giovani devono fare sacrifici per avere un lavoro”. In premessa Di Pietro ha annunciato rivolto al ministro: “Saro' sobrio, mordendomi la lingua perche' ho rispetto per il suo ruolo istituzionale di ministro e ho rispetto per il suo essere donna”. E poi esprime “rammarico che un atto cosi' importante, una mozione di sfiducia a un ministro in carica non debba essere messa a conoscenza dei cittadini con la diretta tv, ci saranno ragioni tecniche ma, ma con un po' di buona volonta', si poteva e si doveva fare”.

Governo/ Di Pietro: Non facciamo coalizioni per difendere manovre Leader Idv: Noi vogliamo difendere stato sociale Roma, 4 lug. – L'Idv non è disposta a costruire “coalizioni di governo” che servano a difendere le Finanziarie e non lo stato sociale. Il leader del partito Antonio Di Pietro coglie l'occasione del dibattito in aula sulla mozione di sfiducia presentata dal suo partito, insieme alla Lega Nord, per il ministro Elsa Fornero, per tornare sul tema delle alleanze. “Voglio chiedere agli amici che dicono che dobbiamo fare una coalizione di governo a cosa deve servire. Per fare cosa? Per difendere lo stato sociale – chiede Di Pietro – o per difendere le Finanziarie? In questo secondo caso noi non ci stiamo”.

RAI. DI PIETRO. PDL OBBEDISCE A INTERESSI PADRONE MEDIASET E SCHIFANI SI PRESTA A QUESTA IGNOBILE OPERAZIONE Roma, 4 lug. – “Quanto sta avvenendo, in queste ore, in Commissione di vigilanza Rai e' inaudito. E' un comportamento indegno e inammissibile in un Paese civile e democratico. Il Pdl, pur di non perdere la maggioranza nel Cda, sta tenendo in ostaggio l'intera commissione. Cio' al fine di controllare gli introiti pubblicitari e il bilancio della tv pubblica, nonche' l'informazione”. Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “E' chiaro che il conflitto d'interessi, che fa capo al proprietario di Mediaset, nonche' padrone del Pdl, pesa ancora oggi come un macigno sulla liberta' e sul pluralismo dell'informazione”. “L'arroganza del Pdl non ha limiti- prosegue- per obbedire al volere del proprio padrone e per salvaguardare gli interessi economici e politici, suoi e dei suoi amici, e' pronto a mettere sotto i piedi norme e regolamenti. L'idea di sostituire un membro della commissione di Vigilanza, perche' non vota piu' secondo i dettami di partito o perche' ritiene di non doverne fare piu' parte, contrasta non solo con la liberta' del mandato parlamentare, ma anche con i regolamenti della Camera e del Senato. Gasparri e Quagliariello oggi pretendono di sostituire il senatore Amato perche' non vota piu' secondo i loro interessi, sono gli stessi ai quali andava benissimo l'elezione di Villari a presidente della commissione, nonostante avesse rotto con il Pd che lo aveva designato”. “E' grave, secondo quanto si apprende, che il presidente del Senato, Schifani, si sia prestato a quest'ignobile e vergognosa operazione che calpesta i diritti elementari di uno Stato democratico. Tutta questa vicenda conferma comunque che la partecipazione al voto da parte dell'Idv, per affermare, in contrasto con la logica di lealta' ai partiti, il principio della parita' di genere, dimostra come sia possibile creare scompiglio nella nefasta pratica della spartizione partitica della Rai. Noi continueremo la nostra battaglia, per liberare definitivamente il servizio pubblico radiotelevisivo da ogni dipendenza dai partiti per restituirla ai cittadini”, conclude Di Pietro.

SPENDING REVIEW: DI PIETRO, GIOCO SPORCO DEL GOVERNO = Roma, 4 lug. – “Per il governo italiano la spending review si traduce in un 'gioco sporco'”. Lo dice Antonio Di Pietro. “Come altro si puo' chiamare il paventato taglio dei fondi all'universita' e alla scuola pubblica per dare altri soldi a quella privata? Come altro si puo' definire il taglio dei posti letto negli ospedali e delle risorse alle Regioni, che saranno costrette a ridurre drasticamente i trasporti locali, a danno dei pendolari che ogni mattina vanno a lavorare?”, spiega il leader Idv. “Questo governo non e' intervenuto sulle spese militari, dove il solo acquisto degli F35 vale 15 miliardi, ne' ha eliminato i privilegi della casta, le Province, i consigli di amministrazione pubblici e le auto blu -prosegue-.Come al solito, il governo smantella lo Stato sociale e fa cassa sulla pelle dei lavoratori, degli onesti cittadini e delle fasce sociali piu' deboli. Addirittura l'esecutivo avrebbe proposto di mandare in pensione a 60 anni i dirigenti statali, che percepiscono fior di stipendi, quando a tutti gli italiani ha imposto un aumento di circa 6 anni di lavoro, innalzando l'eta' pensionabile a 67 anni”. “Tutto questo mentre gli esodati sono ancora in attesa di una risposta da parte dell'esecutivo e di quella maggioranza che hanno versato lacrime di coccodrillo su di loro senza trovare una soluzione -conclude il leader Idv-. L'Italia dei valori si oppone fermamente a questo gioco sporco contro gli italiani. Percio', dara' battaglia fuori e dentro il Parlamento per consegnare, il prima possibile, questo Paese nelle mani di chi lavora e non nelle mani di chi, fino ad ora, l'ha derubato''.

LAVORO: SMI MAFALDA; DI PIETRO INTERROGA MINISTRO FORNERO – MAFALDA (CAMPOBASSO), 4 LUG – Interrogazione al Ministro del lavoro Fornero del Presidente dell'Idv Antonio Di Pietro sull'azienda Smi di Mafalda, impresa ormai sull'orlo del fallimento. L'impresa ''Societa' Meridionale Inerti'', srl ha prodotto per circa trent'anni fabbricati in cemento. Le lenta agonia dell'impresa e' seguita da vicino da Di Pietro che gia' in data 10 marzo 2010 aveva, infatti, presentato l'atto di sindacato ispettivo, rimasto per giunta senza risposta, in merito alla chiusura dell'azienda, avvenuta nel 2009, in favore di un progetto di costruzione sulla stessa area di una centrale a biomasse mai realizzata. ''E' iniziato cosi', per i lavoratori della Smi srl, lo stato di cassa integrazione ordinaria trasformata in cassa integrazione in deroga prossima alla scadenza – si legge sull'interrogazione dell'Idv – A dicembre 2011, la Dafin srl, impresa che ha rilevato il sito, in un incontro presso la sede di Confindustria di Chieti, illustrava ai rappresentanti sindacali dei lavoratori il proprio piano di sviluppo industriale consegnando una comunicazione che formalizzava un impegno, nel caso di successo della propria iniziativa, al reimpiego di parte delle unita' precedentemente impiegate presso la Smi srl. Da allora pero' piu' nulla si e' saputo. Con missive datate 28 marzo 2012 e 1 giugno 2012 i sindacati, l'azienda e Confindustria, hanno chiesto congiuntamente un ''urgentissimo'' incontro con il Governatore della regione Molise Michele Iorio e l'Assessore alle attivita' produttive Scasserra, senza ricevere risposta''. Per Di Pietro occorre l'intervento del Ministro Fornero affinche' vengano convocate le parti sociali: ''per individuare una soluzione alla situazione di stallo che si e' venuta a creare, permettendo, al tempo stesso, ai dipendenti della ex Smi srl di conservare il loro posto di lavoro''.

LAVORO: BELISARIO, MONTI NON PROVI A INFIOCCHETTARE LE FREGATURE = – Roma, 4 lug. – “Dopo avere trattenuto l'Italia sull'orlo del precipizio, Monti e i supertecnici le stanno dando la spinta finale”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “il premier si accorge solo oggi che in Italia c'e' un tasso di disoccupazione giovanile da brividi. Mi chiedo dove sia stato finora e se si renda conto che la sua missione era proprio quella di intervenire sulla crisi per il rilancio dell'economia, condizione base per la creazione di nuovi posti di lavoro. Invece il suo governo ha pensato solo ad assecondare le banche e fare contenta la Germania. Ma gli italiani non sono stupidi. Monti non ci provi ad infiocchettare le fregature nella carta regalo con tanto di lustrini, dicendo che riforma del lavoro fa l'interesse delle generazioni future e che adesso e' il momento della crescita”. “Per lui – prosegue Belisario – parlano i fatti: dall'attacco alle fasce piu' deboli contenuto nella riforma Fornero ai risultati raggiunti a Bruxelles, dove la montagna ha partorito il topolino ad un prezzo altissimo, in termini di sacrifici e pressione fiscale, per gli italiani. Ora – conclude Belisario – e' il momento di dare spazio ad un governo politico che lotti davvero contro la disoccupazione, che favorisca la crescita, che guardi ai giovani e alle donne con speranza e non con ipocrisia”.

Rai/ Belisario: Schifani venga in Aula e spieghi sue scelte. Si mette la maglietta del partito e trucca la partita Roma, 4 lug. – Ogni tanto il presidente del Senato, Renato Schifani, “cambia maglietta e si mette a giocare per una squadra”, quella “del suo partito”, ma “così si trucca il risultato della partita”. Lo ha detto in Aula al Senato il capogruppo dell'Idv, Felice Belisario, sottolinando che nella questione della nomina di Pasquale Viespoli in Vigilanza Rai al posto di Paolo Amato è una “palese complicità partitica del presidente del Senato”. “Schifani – ha concluso Belisario – venga in AUla e dia conto del suo comportamento scorretto e non cdonforme alla seconda carica dello Stato.

RIFORME: BELISARIO (IDV), POCO SERIO PROPORRE COSTITUENTE A FINE LEGISLATURA – Roma, 04 lug – “La Costituente non è una proposta seria se viene fatta a fine legislatura e con questo parlamento, perché adesso rischiamo solo di fare un gran pasticcio. L'Assemblea deve essere eletta con sistema assolutamente proporzionale, senza premi di maggioranza e senza sbarramenti. Infatti, nel '46 partecipò alla Costituente tutta la scala sociale e tutti i partiti con esclusione di quello fascista. Oggi invece c'è una maggioranza strampalata e un parlamento di nominati, lontani anni luce dai nostri padri costituenti”. Lo ha detto Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama, in un'intervista a Gr Parlamento. “Le riforme – prosegue – devono essere fatte, perché la macchina va snellita, ma sono nettamente contrario a dare maggiore potere al presidente del consiglio e a squilibrare un sistema costituzionale che in quest'ultimo ventennio ha retto alle cannonate del Presidente Berlusconi e anche al periodo buio delle Brigate Rosse e del terrorismo nero. Questo sistema di pesi e contrappesi che è ben sintetizzato nella nostra Costituzione ha funzionato, eviterei – conclude Belisario – di demolirlo senza sapere bene dove andare a parare”.

PD: BELISARIO (IDV), ALLEANZE SUI PROGRAMMI E NON SU CORSI DI GALATEO = Roma, 4 lug. – “Per il Pd le alleanze si devono fare sulla base di comportamenti all'insegna della buona educazione, per l'Italia dei Valori invece la priorita' e' il programma di governo. Bersani anche oggi insiste. Ma, per dirla come lui, non stiam mica qui a seguire un corso di galateo”. Ad affermarlo e' Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama, replicando al segretario del Pd. “Non e' cosi' – prosegue Belisario – che si costruiscono le alleanze, il segretario del Pd non puo' mettersi sempre sul piedistallo e da li' giudicare gli alleati. Se davvero vogliamo essere alternativa di governo e' ora che tutti, ad iniziare dal Pd, facciano 'mea culpa', perche' i provvedimenti piu' iniqui sono passati grazie ai voti di chi si riempie la bocca con il senso di responsabilita', ma in realta' e' distante anni luce dal Paese reale”

IMMIGRATI: BELISARIO (IDV), SUPERARE ANACRONISMI PER IUS SOLI = – Roma, 4 lug. – “Sullo ius soli non si puo' tentennare, il Governo assecondi le proposte di legge gia' presentate in Parlamento per il riconoscimento della cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia”. Lo dichiara il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario. “Si tratta di un principio sacrosanto che deve essere garantito subito, entro questa legislatura. Da tempo l'Idv sostiene la necessita' di superare gli anacronismi normativi che negano questo diritto a chi contribuisce allo sviluppo del Paese ed e' parte integrante del tessuto sociale. Il Pdl non puo' imporre la propria visione intollerante e retrograda, si deve sviluppare un dibattito parlamentare per approvare subito una legge di civilta' e democrazia che garantisca la cittadinanza ai nuovi italiani?”.

SPENDING REVIEW: BORGHESI,AUMENTO IVA PIU' GRAVE SE 2 TRANCHE – ROMA, 4 LUG – ''Il fatto che sia risaltato fuori l'aumento dell'Iva, che, per un breve periodo, il governo aveva pensato di evitare, apre uno scenario molto pesante. E' inimmaginabile, in un momento come questo, aumentare ancora la pressione fiscale''. E' quanto dice in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente dell'Italia dei Valori alla Camera. ''Aumentare l'Iva – aggiunge Borghesi – significa ancora una volta andare a colpire soprattutto le classi piu' deboli, dunque rappresenta di per se' un errore. Errore ancora piu' grande se si pensa, come sta avvenendo, di aumentarla in due tranche. Ad ogni aumento, infatti, i commercianti arrotondano per eccesso. Cio', dunque, di fatto, si traduce in un aumento ancora maggiore dei prezzi e in una ulteriore riduzione del potere d'acquisto per le famiglie''.

SISMA EMILIA: IDV, QUALCUNO FA LA CRESTA AD AIUTI VIA SMS? – ROMA, 4 LUG – ''Che fine hanno fatto le donazioni via sms fatte dagli italiani alle popolazioni terremotate dell'Emilia? Torniamo a chiederlo visto che la risposta del governo alla nostra interrogazione e' stata, a nostro giudizio, del tutto insufficiente. Non vorremmo che qualcuno, come si suol dire, 'ci facesse la cresta'''. Lo dice il vicecapogruppo dell'Idv alla Camera Fabio Evangelisti. ''Pretendiamo di sapere – aggiunge – perche' le compagnie di telefonia mobile continuano a dire che i soldi donati dagli italiani via sms non sono immediatamente disponibili. Eppure normalmente le donazioni sono effettuate con schede ricaricabili, quindi con denaro sottratto contestualmente e immediatamente disponibile. Vorrei ricordare che, nel caso del terremoto che colpi' L'Aquila, vennero raccolti 5 milioni di euro, frutto delle donazioni arrivate tramite gli sms solidali, che furono, pero', affidati dalla Protezione civile a Etimos, un consorzio finanziario internazionale che si occupa di microcredito. Di quei 5 milioni di euro iniziali, 470.000 furono destinati a 'oneri riferiti alla gestione operativa del progetto per tre anni, da dicembre 2009'. Alla faccia dei costi di gestione! A nostro giudizio se questo meccanismo venisse usato anche per i cittadini dell'Emilia vorrebbe dire che qualcuno 'ci fa la cresta'. Faremo attenzione e vigileremo perche' non vogliamo che anche questi terremotati finiscano, come quelli dell'Aquila, abbandonati e dimenticati''.

FUSTI TOSSICI: EVANGELISTI, LORO RICERCA SOTTOVALUTATA – FIRENZE, 4 LUG – La ricerca dei fusti a largo della Gorgona che giacciono sul fondo del mare dal 17 dicembre 2011 ''e' stata sottovalutata, poco accurata e comunque attivata con mezzi inadeguati dimostrando tutta l'inadeguatezza delle istituzioni preposte a far fronte a questa emergenza non sufficientemente considerata''. Lo afferma, in una nota, il parlamentare e segretario Idv della Toscana Fabio Evangelisti che ha presentato u'interpellanza al Ministro dell'ambiente Corrado Clini, in merito ai fusti che ''mettono a rischio il delicato equilibrio ambientale, ma anche economico e turistico, delle coste livornesi''. Evangelisti ricorda che ''nonostante le prime missioni di recupero, risultano ancora essere abbandonati nei fondali 86 bidoni carichi di sostanze tossiche. E' del tutto evidente che i bidoni tossici non possono essere abbandonati nei fondali a qualche miglio dal mare protetto di Pianosa e in pieno santuario internazionale dei mammiferi marini''. L'esponente Idv, si legge ancora, chiede al Ministro quali impegni concreti intenda assumere al fine di trovare una soluzione per recuperare e mettere in sicurezza tutti i bidoni, considerato che ancora molti giacciono sul fondo del mare.

RAI: PARDI (IDV), PROPRIETARIO TV PRIVATA IMPEDISCE ELEZIONE CDA = – Roma, 4 lug. – “Il partito del proprietario della televisione privata impedisce che si elegga il Consiglio di amministrazione della televisione pubblica”. A dichiararlo il capogruppo Italia dei Valori in commissione di Vigilanza Rai, senatore Pancho Pardi, che aggiunge: “Il Pdl ha fatto mancare il numero legale, impedendo la realizzazione di un atto dovuto per legge. Noi, come commissione, dobbiamo eleggere il Cda ma, evidentemente, il proprietario della televisione privata ritiene che lo puo' fare solo lui. E i suoi accoliti – conclude Pardi – si comportano come i ragazzini che si credono i padroni del pallone: loro stabiliscono chi gioca e, se perdono, tolgono pure il pallone dal campo!”.

DDL DIFESA: CAFORIO (IDV), MODELLO BELLICO CHE VIOLA ART. 11 DELLA COSTITUZIONE – Roma, 04 lug – “Il ddl di revisione dello strumento militare è una delega in bianco, il Ministro Di Paola vuole calpestare il ruolo delle istituzioni e disegnarsi un modello Difesa su misura. Ma il Parlamento non è la sua sartoria personale, ci opporremo fermamente a questa provvedimento privo di una visione lungimirante e accecato dalla vocazione bellica”. Lo ha affermato il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Difesa al Senato, Giuseppe Caforio. “La legge delega – ha aggiunto – si propone di realizzare risparmi di spesa attraverso i tagli al personale, ma basandosi sul raggiungimento dei limite di età i benefici si vedranno solo nell'arco di dodici anni. Per non parlare delle ipotesi di riduzione della pianta organica con trasferimenti di personale, che comporterebbero costi aggiuntivi per l'amministrazione generale dello Stato. Anche il ridimensiona mento delle strutture, fatto a discapito delle aree meridionali del Paese, sarebbe controproducente perché comporterebbe l'abbandono del territorio da parte dello Stato. Il provvedimento contiene invece impegni di investimen to ben superiori alle risorse disponibili, anche escludendo il costoso e inutile programma degli F-35: un po' come acquistare i mobili prima di aver comprato casa. Ma il punto più grave del ddl – ha concluso Caforio – è il mancato rispetto dell'articolo 11 della Costituzione: un modello Difesa bellico e offensivo anziché improntato al peacekeeping, è assolutamente inaccettabile”.

MINORI. CARLINO (IDV): BENE OPERAZIONE CONTRO PEDOPORNOGRAFIA “INTERROGAZIONE PER CAPIRE PERCHÉ TAGLI A POLIZIA POSTALE”. Roma, 4 lug. – “Il nostro plauso alla polizia postale di Firenze che, ancora una volta, ha sgominato una vasta rete di pedofili online e sequestrato un ingente quantitativo di materiale pedopornografico. Quest'operazione ci ricorda che non si deve mai abbassare la guardia nel contrasto a fenomeni che vedono i piu' piccoli vittime di abusi fisici e psicologici, spesso celati nella rete”. Lo ha detto la senatrice Giuliano Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione bicamerale per l'Infanzia e relatrice del documento finale dell'indagine conoscitiva sulla prostituzione minorile, che ha annunciato un'interrogazione urgente per sapere “per quali motivi proprio la polizia postale, presenza costante della vita on line di milioni di italiani, sia chiamata dal governo a risparmiare ben 65 milioni di euro dal proprio bilancio”. Per Carlino si tratta “dell'ennesimo taglio lineare contenuto nel decreto sulla spending review, che ridurrebbero della meta' le sezioni distaccate della polizia postale. Un colpo mortale a chi si trova in prima linea nella protezione dell'infanzia. Se i social network e il web non possono essere una giungla senza regole- conclude Carlino- fare cassa sulla sicurezza dei cittadini, e in particolare dei piu' indifesi, i minori, e' davvero ignobile”.

LAVORO, CARLINO (IDV): CAUSA SERVIZIO VALGA PER TUTTI Roma, 4 lug – “Sulle politiche del lavoro e sulla previdenza il Governo non c'azzecca mai: del resto, questa drammatica sequenza di iniquità era già iniziata con il decreto 'Salva Italia, che all'articolo 6 ha introdotto un trattamento per lavoratori di serie A e uno per quelli di serie B: i benefici legati alla causa di servizio vanno riconosciuti a tutti, per questo chiediamo un rapido esame del nostro ddl finalizzato all'abrogazione del suddetto articolo”. Lo afferma la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Idv in commissione Lavoro e previdenza sociale che sull'argomento ha presentato un'interrogazione rivolta al premier Monti e ai ministri Patroni Griffi e Fornero. “Questa norma nega il riconoscimento delle più elementari forme di tutela a molte categorie di dipendenti pubblici ed è lesiva della dignità dei lavoratori. L'abolizione della causa di servizio infligge una inaccettabile penalizzazione, in quanto tutti i dipendenti pubblici esclusi dalle forme assicurative gestite dall'Inail rimangono privi di qualunque tutela. E' necessario ripristinare questo diritto sacrosanto con l'approvazione del nostro Ddl. Basti pensare che, con questa 'perla' scritta dai tecnici, agli agenti di polizia municipale che si infortunano nel corso di un'operazione interforze non viene riconosciuta la causa di servizio, a differenza di quanto previsto per le altre forze dell'ordine. Chiediamo pertanto -conclude Carlino – che il riconoscimento della causa di servizio e delle garanzie economiche a essa legate venga subito ripristinata nella sua integrità”.

ECOMAFIE: DE TONI (IDV), RAPPORTO SEGNALA NORMATIVA INADEGUATA – Roma, 04 lug – “Il rapporto 'Ecomafia 2012' di Legambiente descrive una situazione da allarme rosso: le organizzazioni criminali stanno continuando a fatturare miliardi di euro in assenza di una normativa adeguata. È necessaria una lotta senza quartiere, il Parlamento si attivi al più presto per stroncare i traffici illeciti che avvelenano l'economia del Paese”. Lo dichiara il segretario della Commissione di inchiesta sulle Ecomafie, il senatore dell'Italia dei Valori Gianpiero De Toni. “Da tempo – aggiunge – ci battiamo per l'introduzi one di strumenti legislativi volti a tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini. Le ecomafie dimostrano di non conoscere crisi, per questo rilanciamo l'appello del Presidente Napolitano e chiediamo che venga calendarizzat o al più presto il ddl del Gruppo IdV al Senato a mia prima firma sulla tracciabilità dei rifiuti, l'introduzione nel codice penale dei reati contro l'ambiente e il risarcimen to dei danni. E' doveroso rispettare le direttive comunitarie e garantire l'efficace presidio del territorio, anche eliminando ogni forma di connivenza tra politica e criminalit à”. “E' tempo di invertire la rotta, il contrasto dei reati ambientali – conclude De Toni – deve costituire una priorità”.

PONTE MESSINA. DE TONI (IDV): GOVERNO SI OCCUPI DI VERE PRIORITA' LA COMMISSIONE UE NON HA INSERITO PONTE TRA PROGETTI 2014-2020. Roma, 4 lug. – “Il governo si occupi delle vere priorita', perche' i cittadini non hanno certo bisogno di progetti colossali, che servono solo ad arricchire le potenti lobby dei costruttori”. Lo dichiara il senatore Gianpiero De Toni, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Lavori pubblici. “Ogni giorno qualcuno, particolarmente interessato, torna alla carica sul progetto del Ponte, l'infrastruttura faraonica piu' discussa della storia, tanto inutile quanto dannosa per l'ambiente- dice De Toni- e questa volta tocca al presidente dell'Anas e della Societa' Stretto di Messina, Ciucci, al quale pero' sfugge che la Commissione europea ha gia' deciso di non inserire il Ponte tra i progetti prioritari per il periodo 2014-2020”. Per il senatore Idv Ciucci dimentica che “anche che lo stesso Monti, attraverso il Cipe, ha spostato le risorse destinate al Ponte di Messina ad opere necessarie per il Mezzogiorno e per il Paese”.

BANCHE, LANNUTTI (IDV): COMMISSIONI SEMPRE ALTE, VANNO ABOLITE Roma, 4 lug – “Il decreto d'urgenza assunto da Monti in qualità di Presidente del Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio, scritto sotto dettatura della Banca d'Italia, prevede che le commissioni per gli affidamenti non possano eccedere lo 0,5% dell'accordato per trimestre: una soglia scandalosamente alta, visto che queste commissioni non hanno ragione di essere e vanno abolite subito. I prestiti bancari sono già ben retribuiti da tassi di interesse ai limiti dell'usura, ma evidentemente i tecnici continuano a cedere ai ricatti dei poteri forti. Il Governo si conferma maggiordomo dei banchieri che strozzano l'Italia che lavora e produce”. Lo dichiara il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti.

AMIANTO: BUGNANO (IDV), CONFERMATA PRESENZA SU VELIVOLI ALITALIA – Roma, 04 lug – “Dall'audizione in Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro delle associazioni di categoria di piloti e assistenti di volo è emersa una realtà allarmante, già denunciata da tempo dall'IdV: la documentazione prodotta confermerebbe la presenza di amianto sui velivoli attualmente utilizzati dalla compagnia Alitalia, il Governo la smetta di fare orecchie da mercante e intervenga subito per tutelare la salute di lavoratori e passeggeri”. Lo dichiara il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione di inchiesta sulle morti bianche, Patrizia Bugnano. “A nome del Gruppo IdV al Senato – aggiunge – ho già presentato due interrogazio ni sul rischio di presenza di amianto sugli aeromoboli, in particolare sugli MD 80. L'Unione piloti, l'Associazione assistenti di volo italiani e l'associazione dei piloti italiani hanno presentato materiale documentale che attesta la presenza di amianto a bordo degli Airbus, e anche il terzo rapporto dell'Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza sul lavoro conferma questo dato preoccupante. Abbiamo già presentato degli esposti alle autorità competenti, ma il Governo ha il dovere politico e morale di attivarsi perché – conclude Bugnano – l'amianto è ancora una vera e propria emergenza nel nostro Paese”.

CROCIERE: GIAMBRONE (IDV), TROPPA LIBERTA' A COSTA, GOVERNO CHIARISCA RISCHI RIMOZIONE – Roma, 04 lug – “Per la gestione delle operazioni di rimozione della nave Concordia c'è stato un eccesso di delega da parte del Commissario straordinario. Considerand o il ruolo marginale che ha svolto, il prefetto Gabrielli è troppo ottimista sul progetto di intervento scelto dalla Costa Crociere, che anzi appare piuttosto rischioso. Il Governo chiarisca subito le criticità esistenti perché all'armatore è stata concessa troppa libertà e ormai siamo di fronte ad una vera emergenza ambientale”. È quanto afferma il vicepresidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Fabio Giambrone, in un'interrogazione inviata al premier Monti e ai Ministri Passera e Clini. “Il Commissario Gabrielli – aggiunge – ha lasciato carta bianca alla società Costa, che ha indetto una gara internazio nale assolutamente poco trasparente. Infatti la società risultata vincitrice, la Titan Salvage, ha successivamente costituito un consorzio con un'altra impresa, la Micoperi, non sottoposta al vaglio della prequalificazione. Come se non bastasse da più parti sono stati sollevati dubbi sul progetto di recupero, con riferimento ad un dossier che porrebbe in risalto aspetti tecnici allarmanti purtroppo confermati dall'a.d. di Costa Crociere, che ha ammesso l'esistenza di possibili imprevisti. E' evidente che non si può delegare completamente a soggetti privati la scelta tecnica più adeguata per procedere alle operazioni di rimozione e garantire le migliori cautele ambientali, il Governo – conclude Giambrone – intervenga subito per tutelare gli interessi pubblici minacciati da un atteggiamento pilatesco da parte dell'Amministrazione statale”.

POSTE: DI GIUSEPPE (IDV), SOLLECITO INTERROGAZIONE PER TUTELARE I LAVORATORI POSTALI MOLISANI – Roma, 04 lug – “Sono intervenuta in aula per sollecitare la risposta alla mia interrogazione, la n° 4/16125 del 17 marzo scorso, riguardante la società Poste italiane che ha presentato il piano di ristrutturazione aziendale con il quale comunica la decisione di razionalizza re l'azienda, all'insegna del calo di flussi di traffico”. Così in un comunicato stampa dell'on. Anita Di Giuseppe dell'Italia dei Valori – “La razionalizzazione delle zone di recapito, dal 2013 in poi, dovrebbe investire tutta l'Italia e portare a circa 12.000 licenziamenti. Ben 800 sono i posti di lavoro già soppressi in questi anni in Molise e, come se non bastasse, si prevede la chiusura di altri sette uffici postali nella nostra regione, quattro a Campobasso e tre ad Isernia. Inoltre molti uffici saranno aperti solo in alcuni giorni della settimana, ben venti uffici a Campobasso, e diciassette ad Isernia. Tutto questo è davvero assurdo visto che la società Poste italiane vanta un bilancio con un utile netto pari ad 846 milioni di euro per il 2012”. -prosegue la parlamentare Molisana- “Desidero ancora una volta ricordare la situazione atipica e di certo molto dispendiosa che si verifica in Molise, infatti, la nostra, è l'unica regione in tutta Italia ad avere l'organizzazione direzionale spezzettata in tre direzioni diverse, situate a loro volta in tre regioni diverse, ovvero, ALT CENTRO (area logistica territoriale centro) con sede in Roma; RUR (responsabile umane risorse) con sede in Bari; RAM4 (recapito area manageriale 4) con sede a Pescara. I disservizi nella regione sono e saranno evidenti, per questi motivi sono qui a sollecitare una risposta alla mia interrogazione, il gruppo dell'Italia dei valori vuole sapere dal governo come intende intervenire su tale questione che penalizza cittadini e lavoratori molisani”. – conclude l'on. Di Giuseppe.

POLITICA: MURA (IDV), BERSANI VIETA SCAVALCO A SINISTRA MA LO AMMETTE A DESTRA? – Roma, 04 lug – “Il segretario del Pd Bersani è stato molto chiaro nell'affermare che nella nuova coalizione di centrosinistra non può esistere una proprietà transitiva o dello scavalco. Dopo l'intervista di Gianfranco Fini alla Stampa, ed i paletti che ha posto il presidente della Camera anche a nome di Casini, ci domandiamo se lo scavalco ed il salto con l'asta, sia invece ammesso a destra. Ma in quel caso è evidente che la coalizione che andrebbe a nascere è certamente nuova come la ipotizza Bersani, perché un centrodestra con il Pd in effetti non s'era mai visto fino ad oggi”. Lo dichiara l'on. Silvana Mura deputata di Idv.

SPENDING REVIEW: MURA (IDV), ARMIAMOCI E PARTITE DEL GOVERNO – Roma, 04 lug – “Al via dal governo la bozza di decreto sulla Spending Review. Tra i tanti sacrifici imposti all'Italia balzano agli occhi quelli in arrivo per i pubblici dipendenti: tra i 100 mila e i 300 mila torneranno a casa. Per quelli che rimangono, -10% permessi e distacchi sindacali, ferie obbligate, per assenza d' indennità sostitutiva, tagli a buoni pasto e canoni di locazione, tra le misure previste. Quello che sorprende è che la potatura dei rami secchi, non riguarda gli uffici di supporto dei ministri, come dimostrano due recenti Decreti del Presidente della Repubblica. Il primo di questi provvedimenti, approvato qualche settimana fa, riguardava il Ministro della Saluteed ha previsto che 100 dipendenti attuali a suo supporto sono rimasti tali anche dopo la “razionalizzazione”. Tra questi erano previste anche figure di consigliere diplomatico”. Questo quanto scrive l'on. Silvana Mura Idv, sul suo blog www.silvanamura.it commentando la bozza della Spending Review, in arrivo a Palazzo Chigi per venerdì. “Leggendo poi il testo del DPR che riguarda il Ministero dell'ambiente (Atto del Governo n. 487) – all'esame delle commissioni in questi giorni – prosegue l'on Mura Idv – si rimane perplessi perchè non è previsto alcun taglio agli uffici di supporto del Ministro dell'Ambiente: 90 sono le unità di supporto e tali permangono. Anzi, in realtà il personale alle dirette dipendenze del ministro aumenta. Infatti fino ad oggi nelle 90 unità erano ricomprese quelle che lavorano nell'ufficio denominato Servizio di controllo esterno, struttura che ora assume il nuovo nome di OIV ed è scorporata dagli uffici di diretta collaborazione del ministro. Scorporamento che però non riguarda il numero di 90 unità alle dirette dipendenze del Ministro che rimane inalterato. Altre chicche del DPR sono l'aumento di 5 unità del numero dei dirigenti, e l'aumento di 6 unità (15 in totale ) del numero di persone esterne alla pubblica amministrazione a cui possono essere assegnate consulenze e incarichi di studio. Ulteriore novità, chiaramente in meglio rispetto allo standard attuale, sono gli 8 consiglieri giuridici esterni di cui il ministro potrà disporre a suo piacimento. Ultima chicca consiste nella facoltà attribuita allo stesso ministro di stabilire l'indennità accessoria di diretta collaborazione con un proprio provvedimento. Tradotto significa che, se lo vorrà, il ministro sarà libero di aumentare l'indennità prevista per i propri collaboratori con risorse che eventualmente verranno detratte dall'intero bilancio del ministero. Ma non è stato tagliato nulla? In realtà si'. La dotazione del Vice Ministro, una figura che al Ministero dell'ambiente, guarda caso non c'è da diversi anni.

DDL DIFESA: ZAZZERA (IDV), COSI' DIVENTIAMO NAZIONE CHE INVESTE NELLA GUERRA – Roma,, 04 Lug – “In quanto cittadino e obiettore di coscienza ho aderito all'appello lanciato in questi giorni da Flavio Lotti e dal Tavolo della Pace perché la politica blocchi il ddl Difesa che il Parlamento si appresta ad approvare. Un provvedimento che porta l'Italia a diventare una nazione di guerra”. E' quanto dichiara l'on. Pierfelice Zazzera deputato Idv e vice Presidente della Commissione Cultura. “Nella Legge delega che il Ministro Di Paola si appresta a portare in Parlamento c'è una deriva culturale del nostro paese, il tradimento dell'art. 11della Costituzione. Diventiamo una nazione di guerra che investe 230 miliardi di euro nei prossimi 12 anni in armamenti, aumenta la spesa per le armi, porta il nostro paese a vendere armi nel mondo. In un momento di grave crisi, laddove sono state tagliate risorse alle politiche della scuola, è davvero incomprensibile che si possano spendere centinaia di miliardi di euro in politiche di guerra”. “Un simile provvedimento – conclude il dipietrista- certamente non troverà il mio voto in Parlamento, ma mi appello a quelle personalità presenti in Parlamento sensibili alla cultura della pace perché sostengano l'appello del Tavolo della Pace per bloccare insieme il Ddl Difesa del Ministro Di Paola. Il nostro paese ha bisogno di meno bombe e più lavoro, di meno risorse per le guerre e più risorse per la scuola”.

SIAE: ZAZZERA (IDV), AUDIZIONE ORNAGHI NON CHIARISCE DUBBI SU TRASPARENZA – Roma, 04 lug – “L'audizione del Ministro Ornaghi non chiarisce i dubbi di trasparenza nella gestione della Siae e non fuga i timori di una dismissione dell'ente. Così come non esclude una posizione dominante delle multinazionali degli editori.” E' quanto dichiara l'on. Pierfelice Zazzera capogruppo Idv e Vicepresidente della Commissione Cultura nel corso dell'audizione del Ministro ai beni culturali Lorenzo Ornaghi, organo vigilante sulla Siae. “L'Italia diventerebbe un'anomalia europea, perchè nella gestione dei diritti di autore gli editori avrebbero i due terzi di rappresentanza in assemblea, secondo quanto emerge dalla lettura del nuovo statuto. Di fatto una resa dell'ente alle multinazionali e la mercificazione delle idee e della creatività. Il Ministro non chiarisce le operazioni immobiliari di Sorgente group come la violazione dei diritti dei lavoratori in Siae. Noi di Italia dei Valori – conclude il dipietrista – abbiamo chiesto il ripristino del fondo di solidarieta' la cui cancellazione rappresenta una vera rapina nei confronti degli autori. E infine in Siae esiste un problema etico di cui il Ministro vigilante deve farsi carico, ovvero che un ente come Siae continui ad essere guidato da un direttore generale indagato per concorso in corruzione e pertanto abbiamo ribadito la richiesta di dimissioni”.

SPENDING REVIEW: ZAZZERA (IDV), UNIVERSITA' AL COLLASSO – Roma, 04 lug – “Apprendiamo ormai come stille velenose iniettate ad orologeria dal governo le notizie sulla spendingreview. Voci parlano drastica riduzi one della spesa pubblica, ma ad essere colpiti sono quelli di sempre. Scopriamo infattiche tra i provvedimenti ci sarebbe una riduzione di risorse per il Fondo di Finanziamento Ordinario destinato alle Università pubbliche, già abbondantemente tagliate da Tremonti e Gelmini. Una decisione vergognosa!” E' quanto dichiara l'on. Pierfelice Zazzera deputato IDV e vice Presidente della Commissione Cultura. “La spendingreview sta diventando ormai un martirio per il paese, con i tagli previsti ai servizi pubblici e allo stato sociale, dalla sanità all'Università. Mentre le pensioni d'oro continuano a restare intatte, le indennità di politici e banchieri anche, le auto blu non sono diminuite. Dalle notizie frammentate che arrivano si apprende che tra i provvedimenti previsti vi sarebbe un ulteriore decurtazione del Fondo di Finanziamento Ordinario destinato alle Università pubbliche, cosa che comporterebbe la chiusura della gran parte delle università italiane e soprattutto al sud. Il governo riveda la propria posizione e smentisca questi tagli indecenti. Chiederò alla Commissione e alla Presidente Ghizzoni -conclude il dipietrista – di intervenire con forza, perché un simile taglio alle Università non possa trovare il Parlamento inerme. Il sistema universitario è ormai al collasso nel nostro paese come l'intero sistema formativo e ovviamente questo governo di professoroni non fa altro che prendere dalla solita cassa, quella di sempre, quella che è stata massacrata in tutti questi anni”.

SPENDING REVIEW: IDV, ASSUNZIONI A PALAZZO CHIGI, TAGLI MA NON PER CASTA = INTERROGAZIONE A PREMIER ED ESPOSTO A CORTE CONTI E PROCURA Roma, 4 lug. – ''La spending review di Monti si presenta sempre di piu' come un grande bluff. Il governo annuncia il taglio delle spese nei ministeri, a partire dalla riduzione del 50% della carta, e poi che fa? Assume sedici nuovi dirigenti a Palazzo Chigi”. E' quanto denuncia il senatore dell'Idv Stefano Pedica, che annuncia un'interrogazione al presidente del Consiglio e un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica. ''La mano destra di Monti non sa quello che fa la sinistra – denuncia Pedica – Puo' il Presidente del Consiglio annunciare il taglio dei dirigenti di Palazzo Chigi, quando uno dei suoi primi atti e' stato quello di assumerne sedici nuovi? Ben quattro in piu' rispetto a quelli gia' autorizzati dal vecchio governo, facendo scorrere graduatorie di concorsi interni banditi nel 2004, quindi gia' scadute”. “Un vero paradosso – incalza l'esponente del partito dipietrista – dal momento che proprio il premier si e' detto pronto a ridurre del 20% il numero dei dirigenti. Come al solito il governo fa il gioco delle tre carte e a rimetterci sono sempre e solo i cittadini che sull'altare della spending review vedranno ancora una volta sacrificati i servizi primari, la sanita' e il welfare”, conclude.

SIRIA: DI STANISLAO (IDV), OK ODG TUTELA DIRITTI UMANI E SOSTEGNO AI BAMBINI – Roma, 04 lug – “Mettere in primo piano l'avvio di interventi sul campo per porre fine alla violenza armata, proteggere i gruppi vulnerabili, rispondendo alle esigenze umanitarie, e rilasciando i detenuti affinchè vi sia accesso in tutte le aree colpite dai combattimenti per i fornitori di assistenza umanitaria.” Lo dichiara l'On. Augusto Di Stanislao, capogruppo IdV in Commissione Difesa. “Con il mio ordine del giorno ho voluto porre l'accento sulla necessità di mettere in campo iniziative e aiuti concreti per la tutela dei diritti umani, con particolare riferimento a donne e bambini, a sostegno dell'Unicef e di tutte le Ong che operano in Siria affinchè non diventi uno scenario esclusivam ente militare che nulla ha a che fare con il sostegno e la cooperazione allo sviluppo per i quali siamo coinvolti. Human Rights Watch ha denunciato gravi violazioni dei diritti umani, abusi, soprusi, maltrattamenti oltre alla drammatica questione dei rifugiati che l'Unicef afferma siano per metà bambini e adolescenti. IdV auspica che l'Italia possa contribuire a supportare un'azione di politica internazionale molto delicata, senza l'uso della forza per l'esportazione della democrazia come si è preteso di fare, irresponsabilmente in Afghanistan.”

UNIVERSITA'. RODANO (IDV): BASTA TAGLI, PD ESCA DA AMBIGUITA' “GOVERNO MONTI SEMBRA VOLER NEGARE A PAESE PROSPETTIVA SVILUPPO”. Roma, 4 lug. – “Giustamente, e del tutto prevedibilmente, si sta levando una vera e propria alzata di scudi da parte di studenti, docenti, operatori, contro l'ipotesi di un nuovo taglio al fondo di funzionamento delle universita'”. Lo dice in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori, che spiega: “Si tratta dell'ennesimo taglio lineare in un settore che e' gia' stato tagliato per oltre 10 miliardi negli ultimi anni, lasciando sul terreno decine di migliaia di insegnanti, ricercatori, operatori, riducendo l'offerta formativa e la capacita' di ricerca e innovazione del Paese e che nega le numerose dichiarazioni di esponenti del governo che promettevano la fine dei tagli alla scuola e all'universita'”. Secondo Rodano “non si puo' dimenticare che questo comparto sta aggravando la sua perdita di competitivita' non solo verso l'Europa, ma anche nei confronti dei Paesi emergenti, che stanno cominciando a investire sulla formazione universitaria e presto potrebbero superare l'Italia in termini di capacita' di ricerca e di innovazione accademica. Il governo Monti, con queste misure, sembra voler negare al Paese anche la prospettiva dello sviluppo e condannarlo a un destino di arretratezza”. L'Italia dei Valori “condivide in pieno queste proteste e si battera' coerentemente in Parlamento. La stessa coerenza ci auguriamo avranno tutti quegli esponenti del Pd che in queste ore stanno protestando contro i tagli, da ultima la presidente della commissione della Camera, Ghizzoni. Chi fa parte della maggioranza di governo ha oggi l'occasione per eliminare questi tagli. All'indomani delle nuove proposte di taglio alle universita' contenute nella spending review- conclude Rodano- credo che si debba abbandonare ogni ambiguita': non ha senso stracciarsi le vesti, come anche oggi sembra fare su twitter persino l'onorevole Bersani poi puntualmente avallare i provvedimenti recessivi del Governo Monti”.

FRODI UE: RINALDI(IDV) CHIEDE DIREZIONE NAZIONALE ANTISPRECHI BASTA RESTITUIRE CENTINAIA DI MILIONI DI FONDI STRUTTURALI – BRUXELLES, 04 LUG – L'Italia deve istituire una specifica ''direzione investigativa nazionale antisprechi'' per i finanziamenti Ue, al fine di non dover piu' restituire centinaia di milioni di euro di fondi strutturali ''per averne fatto cattivo uso''. E' quanto afferma il capodelegazione Idv al Parlamento europeo, Niccolo' Rinaldi, commentando il rapporto presentato ieri dall'Olaf, l'Agenzia antifrode dell'Ue, in cui e' stato certificato il recupero, solo per l'Italia, di 382 milioni di euro di fondi finiti in appalti irregolari. ''Siamo di fronte a un vero e proprio buco nero, ancor piu' dannoso e beffardo in un periodo di crisi economica'', ha denunciato Rinaldi. ''Bisogna stroncare, anche attraverso specifiche autorità nazionali, tutti gli altri casi di sprechi legati alla gestione dei fondi europei''.

FRODI UE:RINALDI(IDV) CHIEDE DIREZIONE NAZIONALE ANTISPRECHI BASTA RESTITUIRE CENTINAIA DI MILIONI DI FONDI STRUTTURALI – BRUXELLES, 04 LUG – L'Italia deve istituire una specifica ''direzione investigativa nazionale antisprechi'' per i finanziamenti Ue, al fine di non dover piu' restituire centinaia di milioni di euro di fondi strutturali ''per averne fatto cattivo uso''. E' quanto afferma il capodelegazione Idv al Parlamento europeo, Niccolo' Rinaldi, commentando il rapporto presentato ieri dall'Olaf, l'Agenzia antifrode dell'Ue, in cui e' stato certificato il recupero, solo per l'Italia, di 382 milioni di euro di fondi finiti in appalti irregolari. ''Siamo di fronte a un vero e proprio buco nero, ancor piu' dannoso e beffardo in un periodo di crisi economica'', ha denunciato Rinaldi. ''Bisogna stroncare, anche attraverso specifiche autorità nazionali, tutti gli altri casi di sprechi legati alla gestione dei fondi europei''.

ACTA: ZANONI (IDV), LA LIBERTA' DELLA RETE E' SALVA – Roma, 04 lug – “Il Parlamento europeo ha detto No al bavaglio al Web. La libertà di Internet e dei milioni di internauti è salva”. E' il commento di Andrea Zanoni, Eurodeputato Idv, al voto contrario all'Accordo commerciale anticontraffazione ACTA di oggi a Strasburgo. “Abbiamo evitato che con la scusa della lotta alla pirateria e alla contraffazione venisse messa la mano sulla bocca alla Rete e ai blogger di tutta Europa. Adesso restiamo in attesa della sentenza della Corte di Giustizia Ue che speriamo cassi per sempre questa proposta di legge liberticida”. Il Parlamento europeo ha bocciato a grande maggioranza (478 contrari, 165 astenuti, 39 favorevoli) la proposta di Accordo commerciale anticontraffazione tra l'Unione europea e Stati terzi (Australia, Canada, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Svizzera e Messico). Nei mesi scorsi la commissione per il commercio internazionale, responsabile per il dossier, si era detta contraria così come le commissioni libertà civili, industria, giuridica e sviluppo. Lo stop del Parlamento europeo blocca l'entrata in vigore di questa contestato accordo che nato per combattere la pirateria online e impedire le importazioni di merci contraffatte, ha allarmato i cittadini di tutta Europa per le restrizioni imposte al Web. Il gruppo dei popolari aveva cercato di rinviare il voto xxxxx dopo la sentenza della Corte di Giustizia, ma la proposta è stata bocciata (420 contrari, 255 favorevoli, 9 astenuti). “Il ruolo da sceriffi che ACTA vuole affidare agli Internet service providers e agli intermediari di servizi Internet è inaccettabile – attacca Zanoni – Così facendo si pongono i diritti di proprietà intellettuale a un livello più alto degli altri, come quella alla libertà d'espressione, d'opinione e alla privacy”. “Alcuni articoli di questo accordo creano una cultura del sospetto che non favorisce mercato e concorrenza perché impedisce di usare il patrimonio culturale preesistente, quali le opere orfane, e tratta come reati anche la condivisione senza scopo di lucro delle opere tutelate da copyright criminalizzando strumenti, tecniche e piattaforme di condivisione come i blog, i network peer to peer, il free software e altre tecnologie che contribuiscono a disseminare cultura e conoscenza”. “Fortunatamente al Parlamento europeo siamo stati ben vigili e non abbiamo mangiato la foglia della lotta alla contraffazi one ad ogni costo. Così com'è l'accordo ACTA va gettato nel cestino – aggiunge l'Eurodeputato – Adesso aspettiamo la sentenza della Corte di Giustizia europea, che stabilirà se questo trattato anticontraffazione mette giuridicamente a rischio i diritti fondamentali dei cittadini dell'Unione come tutti noi temiamo”.

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