Manna, “auspichiamo che i vertici del Dap condividano la revisionedella spesa dove esiste lo spreco”

E arrivò il giugno della spending review. Entra nel vivo la tantoattesa spending review del governo Monti, ovvero quell’insieme diinterventi che andranno a razionalizzare la spesa pubblica. Ilsupertecnico Bondi, infatti, al lavoro per cercare di tagliare glisprechi dello Stato, assicura che già a partire da questo mese sarannooperativi i primi considerevoli risparmi “pari ad almeno 4,2 miliardidi euro, su un volume di spesa considerata aggredibile di circa 100miliardi”. E quanto afferma una nota del Libero Sindacatoappartenenti di Polizia Penitenziaria (lisiapp) che sottolinea “ itagli riguarderanno anche il settore della giustizia con considerevoleapplicazione nel comparto della Polizia penitenziaria. La revisionedella spesa – fa sapere il segretario generale del Lisiapp, MirkoManna – colpiranno duramente il Corpo e gli stessi appartenenti chegià sono afflitti da numerose problematiche. Il leader del Lisiappparla di una “situazione grave e ormai non piu’ sostenibile nelleoltre 200 strutture detentive”, che ormai non riguarda piu’ unproblema esclusivo di sovraffollamento carcerario: “Non viene prestataaltrettanta attenzione ai 40mila poliziotti penitenziari in servizioin prima linea. Il nostro – afferma Manna – è l’unico Corpo di Poliziache per legge ha anche il compito di favorire il reinserimento socialedei detenuti. Eppure l’organico attuale è quello di dieci anni fa,quando il numero dei detenuti era il 30% in meno di oggi (attualmentesi contano circa 66mila detenuti)”. E ancora: “La PoliziaPenitenziaria svolge innumerevoli servizi istituzionali e dispecialità come quella di recente istituzione del servizio di poliziastradale ma, quello che non capiamo proprio in un momento di crisi edi austerity come questo, assistiamo a casi di servizi ancora attivi(auto blu) rivolti a ex ministri, sottosegretari, capi di gabinetto,ex capi dipartimento ma anche alti dirigenti che a tutt’oggiusufruiscono di auto, uomini e in alcuni casi di presidi fissi sottol’abitazione il tutto a spese del Dipartimento dell’amministrazionePenitenziaria”. Questi casi – continua il Segretario Generale Lisiapp- potrebbero rientrare e far risparmiare soldi nell'ottica della”spending review” messo in atto dal governo tecnico, ma che comesempre colpisce i poliziotti. Il sindacalista fa notare che adifferenza degli altri Corpi di Polizia Penitenziaria europei, quelloitaliano “è l’unico a svolgere non solo compiti di sorveglianza, maanche di supporto a tutte le altre attività del carcere, come adesempio il servizio per il sopravitto mensa, matricola, corsi diformazione e istruzione, previsti dal regolamento del corpo mariscontriamo in alcune strutture anche compiti che vanno aldilà deicompiti demandati dal regolamento, di tutto e di più”. Per questomotivo il Lisiapp insiste affinché i vertici del Dap prendanocoscienza su alcuni sprechi in primis ma cosa di urgenza inderogabilequello dei disagi che provano sulla propria pelle i poliziotti: “Nonsi possono rendere più umane e vivibili le condizioni dei detenuti -conclude il segretario – senza rendere più umane e vivibili lecondizioni dei poliziotti penitenziari”.

— ————————————————————————————————— Li.Si.A.P.P.LIBERO SINDACATO APPARTENENTI POLIZIA PENITENZIARIASEGRETERIA GENERALESegreteria Organizzativa – Ufficio Stampa e Webvia della trasfigurazione 5 – 00165 ROMATel/Fax 06/58203648 – info@lisiapp.it – www.lisiapp.itsegreteria.generale@lisia

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