LE SORTI DELL’ITALIA ? SARA’ UNA TELENOVELA CON ESITO INFAUSTO !

In data 15 giugno 2011 scrivevo su “Politicamentecorretto” (gratificato da ben 2.131 letture), che il momento era tragico e che si sarebbe assistito ad uno scontro fra lupi irriducibili, interessati ai vantaggi correlati all’uomo potente di turno ed una povera democrazia che si deve anche oggi affidare solo alle persone di grande onestà intellettuale. Esprimevo nel contempo la convinzione secondo cui, malgrado tanti lupi famelici, la democrazia avrebbe comunque avuto la meglio.

Ed in linea teorica, sarebbe accaduto davvero così, ove però non si fosse messo di traverso la drammatica situazione della crisi economica che ha dei nomi e dei cognomi ben precisi, essendo stata alimentata dalla mala gestione della cosa pubblica a tutto vantaggio del tornaconto personale di qualcuno.

E, proprio per questo, malgrado la flebile appropriazione dei principi della democrazia da parte delle persone di grande onestà intellettuale che, in certo qual modo, hanno bandito l’oligarchia berlusconiana sostituendola con un governo tecnico (che certamente non è espressione della sovranità popolare e quindi neanche democratico del tutto) che attualmente anche la democrazia non trova applicazione nella sua vera funzione, in quanto azzoppata da mille problemi che non agevolano certo il suo percorso.

Oggi, il momento è più tragico ancora rispetto a quanto scrivevo in data del 15 giugno dello scorso anno, anzi per certi versi drammatico, atteso che le stesse istituzioni democratiche oggi sanno spingere solo con belle parole, ma non sanno e non possono attivarsi materialmente in direzione degli interessi della democrazia, della crescita e della concordia sociale. Insomma, pare che anche le stesse istituzioni, con in testa il pur valido Presidente della Repubblica, abbiano perso il loro fattivo smalto per arrendersi all’evidenza della situazione, ormai consapevoli che esprimere sani principi democratici non basta per migliorare il sistema e, con esso, la vita degli Italiani che, oggi come oggi, sono allo stremo della sopportazione.

Non so se chi ci governa si è accorto che il sistema bancario viene ogni giorno prosciugato di liquidità per essere dirottata verso paesi più sicuri dell’Italia, anche ad un tiro di schioppo da noi, come la Croazia o la Slovenia, paesi che, fino a qualche tempo fa erano inaffidabili e che oggi invece, ironia della sorte, servono da rifugio più sicuro (?) per i risparmiatori italiani.

Ed il predetto prosciugamento ha luogo tutti i santi giorni.. Una fortunata eccezione insita nella disgrazia è che il trasferimento dei soldi fuori dall’Italia è difficile, non certo dal punto di vista valutario, ma perché di soldi non ce ne sono… nella media borghesia.

Dobbiamo metterci tutti in testa che non c’è soluzione alcuna alla crisi italiana salvo che, coloro che l’hanno causata, non vengano coercitivamente pressati, attraverso un decreto legge del governo tecnico attuale affinché, parte dei loro beni che hanno trovato fertile humus nel governo pressappochista di prima, vengano congelati ed utilizzati a decurtazione del debito pubblico e per dare impulso alla crescita che, a sua volta, potrebbe creare posti di lavoro. Altra via non c’è, tranne la rivoluzione, come è successo in altri paesi molto di recente.

Chi è ancora convinto che ci sarà crescita è infatti un emerito sprovveduto e, quand’anche questa ci dovesse essere, rebus sic stantibus, sarebbe come voler svuotare un oceano (il debito pubblico) con un cucchiaino da caffè, peraltro vuoto, visto che siamo in forte recessione….

Ora la situazione è questa: Tutti, o quasi i nostri politici, sono fermi in una sorta di stand-by, liberi da impegni diretti in quanto.…c’è per loro Mario Monti (e per Monti ci sono altri…tecnici) e nel frattempo tutti pensano solo di incamerare il più possibile nella consapevolezza che, una volta finita l’era Monti, per loro sarà molto difficile rientrare…

Chissà quanti, nel frattempo, avranno emulato le gesta della Lega di Bossi, mettendo al sicuro altrove i loro proventi prima dell’avvento delle vacche magre, da loro stessi determinato per assoluto malgoverno.

Mi auguro di sbagliare. ARNALDO DE PORTI

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