Umberto Bossi è indagato dalla procura di Milano per truffa ai danni dello Stato in concorso con l’ex tesoriere Francesco Belsito

Umberto Bossi è indagato dalla procura di Milano per truffa ai danni dello Stato in concorso con l'ex tesoriere Francesco Belsito. L'accusa riguarda i rimborsi elettorali ottenuti dal partito con un rendiconto, secondo l'accusa, infedele. Nei suoi confronti ci sarebbero agli atti dell'indagine non solo le dichiarazioni rese dallo stesso Belsito ma anche elementi documentali. I Pm Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Roberto Pellicano di Milano hanno notificato al leader storico della Lega l'informazione di garanzia nella sede di via Bellerio.Si parla di una truffa da 18 milioni – L'accusa a carico di Umberto Bossi riguarda una presunta truffa ai danni dello Stato da 18 milioni di euro. E' questa infatti la cifra che il partito ha incassato presentando, secondo l'accusa, un rendiconto infedele nell'agosto 2011 per avere i rimborsi elettorali relativi all'anno 2010.Indagati anche i due figli – Renzo e Riccardo Bossi, i due figli del Senatur, sono invece indagati dalla procura di Milano per appropriazione indebita in relazione alle loro spese personali pagate, secondo l'accusa, con i fondi del partito. I due rispondono di appropriazione indebita in concorso con l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito.Iscritti nel registro anche Stiffoni e Scala – Indagato inoltre anche il senatore del Carroccio Piergiorgio Stiffoni con l'ipotesi di peculato in relazione ai fondi del gruppo senatoriale della Lega che avrebbe utilizzato per scopi personali. Il quinto iscritto nel registro degli indagati è Paolo Scala con l'ipotesi di riciclaggio.I magistrati valutano anche la posizione della moglie di Bossi e di Rosi Mauro – I pm di Milano stanno vagliando anche, da quanto si è saputo, le posizioni della moglie di Umberto Bossi, Manuela Marrone, e della vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, che allo stato non sono indagate. Secondo gli inquirenti, infatti, sono necessari ulteriori approfondimenti sui soldi che sarebbero stati destinati alla scuola Bosina fondata dalla moglie del Senatur e sui fondi che sarebbero andati al Sindacato Padano fondato da Mauro.Dagrada: “Bossi firmava i rendiconti” – “Umberto Bossi firmava i rendiconti del partito”. E' quanto avrebbe detto in sostanza ai pm di Milano la responsabile amministrativa di via Bellerio, Nadia Dagrada. Le dichiarazioni della dirigente sarebbero, da quanto si è saputo, uno degli elementi su cui si fonda l'accusa di truffa ai danni dello stato a carico del senatur. Bossi risponde di conseguenza come legale rappresentante del partito. Nei suoi confronti, a differenza dei suoi due figli, da quanto si è saputo, non c'é alcuna contestazione che riguarda presunte spese personali.Maroni: “Nella Lega non c'è posto per faccendieri e ladri” – Singolare quanto ha scritto Maroni su Facebook. “Voglio una Lega unita, voglio una Lega forte, voglio una Lega viva. Una Lega che si concentra sulle cose da fare e non sulle menate interne, che progetta e governa, che dà risposte. Largo ai giovani e a chi è capace. Per faccendieri, ladri e ciarlatani non c'é posto nella Lega del futuro”, ha scritto 4 ore fa Roberto Maroni sul famoso social network.Salvini difende Bossi: “E' solo un attacco bestiale contro la Lega” – “Chiunque conosca Bossi ne conosce lo stile di vita. Tutto ha fatto fuorché arricchirsi, chi dice il contrario mente”. Lo ha detto l'europarlamentare della Lega, Matteo Salvini, interpellato in via Bellerio sull'indagine a carico di Umberto Bossi. “Anche i sassi hanno capito che contro la Lega è in corso un attacco bestiale. Qualcuno vuole coprire le porcherie del governo Monti attaccando la Lega”, sostiene l'europarlamentare, interpellato in via Bellerio sui recenti sviluppi giudiziari. “Qualcuno – aggiunge – ha sbagliato, figli di Bossi compresi, e si è dimesso. Abbiamo rinunciato ai rimborsi elettorali di luglio. Adesso basta, c'é qualcuno che sta esagerando. Il paese va a fondo e c'é gente che vive con l'incubo della Lega”.Zaia: “Ho fiducia nella magistratura” – Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ribadisce la sua fiducia nella magistratura “unica titolata a celebrare i processi” e “a verificare e accertare la verità . Mi sembra – spiega l'esponente leghista – di capire che questi eventi rappresentino l'epilogo di tutto quello che si è letto e dei fatti che abbiamo letto in tutte queste settimane”.Sandro Bondi: “Sono convinto che Bossi sia una persona onesta” – Anche il senatore del Pdl Sandro Bondi spezza una lancia a favrore del Senatur: “Io sono convinto che Umberto Bossi sia una persona onesta – scrive in una nota – e che, al di là del giudizio politico che ciascuno può esprimere sulla Lega, sia indiscutibile l`impegno che ha profuso per dare voce alla speranza di un rinnovamento dell`Italia, a partire dalla rappresentanza delle regioni del Nord”.Follini: “Troppo indulgente dimenticare il cappio” – “Bossi indagato. Troppo meschino infierire, troppo indulgente dimenticare il cappio”. Lo scrive sul suo profilo twitter Marco Follini, senatore del Partito democratico riferendosi a quando gli esponenti in parlamento del Carroccio esibivano il cappio all'epoca di tangentopoli..16 maggio 2012Redazione Tiscali

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