FOCUS IDV DEL 4 APRILE

LAVORO: DI PIETRO, E' INTERESSE PAESE MANTENERE ART. 18- ROMA, 4 APR – ''L'interesse del Paese e' altro: per questa ragione l'unica proposta dell'Idv sulla riforma del lavoro non puo' che essere quella di lasciare l'articolo 18 cosi' com'e'''. Lo ha detto il leader dell' Idv, Antonio Di Pietro.

DI PIETRO A MONTI: HAI SULLA COSCIENZA I SUICIDI PER LA CRISI Roma, 4 apr. – “Signor presidente del consiglio latitante che non c'e', ci sono persone che non ce la fanno ad arrivare a fine mese e si stanno suicidando. Lei ce l'ha sulla coscienza quei suicidi”. E' il durissimo atto di accusa di Antonio Di Pietro al premier Mario Monti, in aula a Montecitorio, in sede di dichiarazione di voto sul dl semplificazioni.

LAVORO. DI PIETRO: GRAVE RINVIO ESAME NOSTRA MOZIONE SU ART. 18 DA PD E PDLINCIUCIO A DANNO LAVORATORI Roma, 4 apr. – “Questa pseudo maggioranza e il governo escano dai tunnel e affrontino il Parlamento, cosi' come previsto dalla Carta Costituzionale. La discussione sulla mozione relativa all'articolo 18, presentata dall'Idv al Senato e prevista per oggi pomeriggio, non puo' essere rinviata come pretendono Pd e Pdl. È grave che la calendarizzazione dell'atto ispettivo decisa dalla capigruppo di Palazzo Madama non venga rispettata. È un chiaro segnale di allarme sociale che indica un inciucio ai danni dei lavoratori e delle fasce deboli della popolazione. In questo modo si svilisce e si mortifica il ruolo del Parlamento. L'Idv dara' battaglia”. Lo afferma il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

GOVERNO:DI PIETRO,MONTI HA SULLA COSCIENZA I SUICIDI – ROMA, 4 APR – Apostrofando il governo come ''ladro'' e ''latitante'', Di Pietro, osserva: ''I problemi del paese non si risolvono con l'articolo 18 ma con una nuova legge elettorale che cambi questa platea che indegnamente compone il nostro Parlamento''. Infine, il leader di Idv contesta al governo: ''Siete arrivati per risolvere i problemi e fate pagare l'Imu agli ospizi esentandone le fondazioni bancarie. Siete al servizio delle lobby''. Antonio Di Pietro descrive Mario Monti e i ministri del suo governo come “cattivi padri” di famiglia. “L'Italia dei Valori- dice l'ex pm in dichiarazione di voto sul dl semplificazioni- esprime contrarieta' all'azione di governo. Voi- aggiunge- siete dei cattivi padri di famiglia, perche' non pensate a tutti gli italiani, ma solo ad alcuni di essi. Pensate solo a fare dei favori alle lobby, e a distruggere la parte piu' debole del Paese”. Il j'accuse dell'ex pm continua, con toni sempre piu' aspri. “Voi dovevate far pagare il conto a chi il conto lo poteva pagare, e non solo ai piu' deboli e soprattutto ai piu' onesti. Siete dei ladri di Stato. Siete dei ladri di democrazia”. Di Pietro si chiede “che cavolo c'azzecca l'articolo 18 con la buona economia del Paese? Lo sanno pure le pietre- aggiunge- le ragioni perche' l'Italia e' in recessione: corruzione, burocrazia, gli imprenditori ridotti a fare attivita' di mazzettari, di faccendieri”. Quindi un riconoscimento, ma subito accompagnato da altre accuse. “Siete sobri, per carita'”, dice Di Pietro al premier. “Ma sobriamente state rovinando l'Italia perche' fate delle scelte ingiuste, ingiustificate per il Paese. Siete come il chirurgo che esce dalla sala operatoria e dice ai familiari: 'operazione perfettamente riuscita, il paziente e' morto'”.

COSTI POLITICA: DI PIETRO, DOMANI IN CASSAZIONE PER REFERENDUM = Roma, 4 apr. – Domani mattina, alle 10.30, il presidente dell'IdV, Antonio Di Pietro, con una delegazione del partito, incontrera' i giornalisti davanti la Cassazione, dopo aver depositato il quesito referendario per chiedere l'abolizione dei rimborsi elettorali ai partiti. Cioe' il finanziamento pubblico mascherato con cui le forze politiche hanno aggirato l'esito del referendum del 1993. “Abolire i rimborsi elettorali – spiega Di Pietro – non serve solo a ripristinare la sovranita' popolare tradita e a evitare che si continuino a buttare soldi, per ingrassare la cricca in un momento cosi' difficile. E' anche il solo modo per aggredire alla fonte l'origine della corruzione che sta distruggendo il nostro Paese”.

L. elettorale/ Di Pietro: Presto ddl a nome 1mln200mila cittadini Se non cambiamo porcellum, paese non va da nessuna parte Roma, 4 apr. – “Un milione e duecentomila cittadini hanno già indicato quali sono le priorità per cambiare questa legge elettorale porcata. Si cominci modificandola partendo dal quesito del referendum, come hanno chiesto gli italiani. Per questo, il comitato referendario, di cui fa parte l`IdV, presenterà, in Parlamento, un disegno di legge a nome di tutti quei cittadini che hanno firmato per chiedere l`abrogazione dell`attuale legge elettorale”. Lo ha affermato il leader dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, intervenendo in Aula, alla Camera, durante le dichiarazioni di voto sul dl semplificazioni. “Il governo crede di aver risolto tutti i problemi di questo Paese intervenendo sull`articolo 18. In realtà – avverte Di Pietro -, bisogna riscrivere questa platea, poiché non è degna del Parlamento del Paese. Se non cambiamo il Porcellum, l`Italia non va da nessuna parte”.

Scuola/ Di Pietro: Su nuova governance accordo di basso livello Legge Aprea la cambierà in modo forse irreversibile e malamente Roma, 4 apr. – “Un accordo di basso livello tra centrodestra e Partito democratico ha respinto la proposta dell`Italia dei Valori ed ha così impedito che fosse l`Aula plenaria a discutere un disegno di legge che cambierà la scuola italiana in maniera radicale e, forse, irreversibile”. Lo afferma il presidente dell`IdV, Antonio Di Pietro, commentando l`approvazione dell`assegnazione in sede legislativa alla commissione Cultura del provvedimento Aprea, che modifica la governance della scuola. “La legge Aprea rischia, infatti, di seppellire ciò che resta dei diritti e dei doveri della scuola pubblica, in difesa dei quali l`Italia dei Valori continuerà a battersi in commissione Cultura. Sulla difesa del diritto allo studio, infatti, esigiamo dal governo Monti sia la discontinuità politica rispetto al passato, che il rilancio degli investimenti. E se il Pd non si unisce – conclude Di Pietro – dimostra, ancora una volta, di essere subalterno alle idee e ai programmi del Pdl”.

LAVORO: DI PIETRO-ZIPPONI, RIFORMA AVALLA LICENZIAMENTI FACILI = – Roma, 4 apr. – “Stanno recitando la commedia degli equivoci. Il governo getta fumo negli occhi dei lavoratori per coprire la vera natura del provvedimento: varare in Italia una legge per avallare i licenziamenti facili”. Lo affermano in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi. “Oggi l'art.18 stabilisce che un giudice, se non esiste un giustificato motivo per il licenziamento in aziende sopra i 15 dipendenti, reintegra il lavoratore al proprio posto. Stiamo parlando di 50 casi l'anno su circa 800mila interruzioni di lavoro. Secondo la nuova formulazione della norma – osservano Di Pietro e Zipponi – il giudice dovrebbe decidere se esiste o no il motivo economico. Se effettivamente questo motivo ci fosse, ma il licenziamento fosse ingiustificato, perche' eccessivo o perche' vi sono alternative, il lavoratore licenziato non sarebbe reintegrato, ma avrebbe solo un'indennita'. Se invece il motivo economico fosse falso, il giudice potrebbe scegliere tra l'indennita' e il reintegro. Insomma, viene demolito il punto di diritto fondamentale: il reintegro automatico laddove il giudice dichiari ingiustificato il licenziamento. Monti va oltre affermando che il giudice non dovra' entrare troppo in valutazioni”. “Ci chiediamo cos'altro deve fare un giudice se non conoscere, valutare e giudicare? Sicuramente – aggiungono Di Pietro e Zipponi – vi sara' un aumento del contenzioso giuridico e dei tempi delle cause, poiche' il giudice dovra' fare piu' di una valutazione. Questa riforma avra' gravissime ripercussioni soprattutto su quelle fasce di lavoratori deboli e anziani ma troppo giovani per andare in pensione. Inoltre, non viene dato nulla alle nuove generazioni: le 42 forme di contratti precari sono lasciate inalterate ed e' stata ridotta la copertura degli attuali strumenti di protezione sociale”. Concludono Di Pietro e Zipponi: “Si tratta di una grave lesione democratica. Per l'Italia dei Valori l'art. 18 deve rimanere cosi' com'e'. Per questo, continueremo a fare una forte opposizione in Parlamento e nel Paese”.

Giustizia/Idv a Severino:sospenda magistrato Canali dopo condanna “Potrebbe entrare nel collegio che deciderà il processo Ruby” Roma, 4 apr. – In un`interrogazione parlamentare, il presidente dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il capogruppo IdV in commissione Giustizia, Federico Palomba, chiedono al ministro della Giustizia se “non sussistano le condizioni per imporre una sospensione del magistrato Olindo Canali dalle funzioni giurisdizionali”, visto che “il 14 marzo scorso il gup di Reggio Calabria ha condannato a due anni di reclusione per falsa testimonianza Canali, magistrato della quinta sezione penale del Tribunale di Milano, la stessa sezione in cui si sta svolgendo il dibattimento del noto processo a carico di Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora”. Secondo l'Idv, infatti, “c`è la concreta possibilità che possa essere chiamato a integrare il collegio che si sta attualmente occupando del processo e che richiede massima autorevolezza e limpidezza di tutti i componenti”.

SANITA'/MOLISE: DI PIETRO A MONTI, REVOCARE INCARICHI GOVERNATORE IORIO = Roma, 4 apr – Antonio Di Pietro ha inviato una lettera al presidente del Consiglio e per conoscenza ai ministri Passera e Balduzzi per chiedere la revoca degli incarichi commissariali conferiti al governatore del Molise, Michele Iorio. ''Il presidente Iorio – scrive il leader dell'Idv – nel corso dei suoi mandati alla guida della Regione Molise, ha ricoperto il ruolo di commissario ad acta anche per la ricostruzione post sisma e per l'emergenza alluvione, gestioni che sono risultate oltremodo critiche nel metodo e fallimentari nei risultati, e che hanno destato non poche attenzioni da parte della Procura di Campobasso''. ''Altrettanto puo' dirsi della gestione commissariale finalizzata al risanamento della sanita' molisana, in ordine alla quale, a causa dei ripetuti inadempimenti e del trend negativo dei dati dei disavanzi, e' stato necessario l'affiancamento di sub-commissari'', prosegue Di Pietro che ricorda: ''Il presidente Iorio risulta indagato in oltre otto inchieste da parte della Procura di Campobasso ed e' stato condannato il 22 febbraio in primo grado dal tribunale di Campobasso ad un anno e sei mesi di reclusione per abuso d'ufficio e all'interdizione dai pubblici uffici per il medesimo periodo. Fermo il principio della presunzione di non colpevolezza, si configura un problema di compatibilita' morale in ordine alla permanenza di Michele Iorio negli incarichi affidatigli''.

GOVERNO. DI PIETRO A LUPI: PAGHINO I CORROTTI, NON I LAVORATORI Roma, 4 apr. – “Solo con l'equita' si puo' affrontare sul serio la situazione. Che paghino corrotti e evasori e non pensionati e lavoratori”. Cosi' il leader Idv Antonio Di Pietro, su twitter, replica al vicepresidente della Camera Maurizio Lupi.

SEMPLIFICAZIONI, IDV: NOI A FAVORE DEGLI AGRICOLTORI, PD E UDC CONTRO ROMA, 04 APR – “Siamo scandalizzati dall'incoerenza dimostrata dal Partito democratico e dall'UdC in tema di agricoltura”. Lo affermano in una nota congiunta il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il deputato Ignazio Messina, responsabile nazionale Idv Agricoltura. “A che serve esprimere solidarieta' ai problemi del mondo agricolo – si chiede Di Pietro -, quando poi, all'interno del Palazzo, si vota esattamente contro gli impegni presi in piazza?”. “Sembra follia – aggiunge il responsabile Idv Agricoltura -, ma e' quanto accaduto oggi durante il dibattito alla Camera. Solo pochi giorni fa, massimi esponenti del Pd e dell'UdC erano in piazza Montecitorio con gli agricoltori che manifestavano contro la stangata dell'Imu che rischia di mettere in ginocchio migliaia di aziende ed oggi in Aula, invece, l'Udc si astiene mentre il Pd, non solo vota contro la proposta di esenzione, ma interviene per motivare il suo no”. “Noi – concludono Di Pietro e Messina – continuiamo, con coerenza, la battaglia a fianco degli agricoltori, fuori e dentro il Parlamento, perche' per l'Italia dei Valori la parola data e' ancora un impegno”.

LAVORO: BELISARIO (IDV), SOSPENSIVA MOZIONI ART.18 GOLPE STRISCIANTE – Roma, 04 apr – “In Senato c'è stato oggi uno scippo della democrazia parlamentare, la sospensiva della mozione sull'articolo 18 presentata dall'IdV è infatti a tutti gli effetti un golpe strisciante”. Lo afferma in una nota il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che ha aggiunto: “Il presidente Monti e il ministro Fornero non hanno avuto nemmeno la sensibilità di essere presenti oggi in Aula, per chiedere essi stessi il rinvio. Hanno preferito le luci delle telecamere e i flash dei fotografi per una recita a reti unificate a base di falsità e demagogia, dimostrando così quale basso concetto hanno del Parlamento”. “L'art 18 – ha proseguito il presidente dei senatori IdV – è uno strumento fondamentale di difesa dei diritti di tutti i lavoratori, a prescindere dalle opinioni politiche e dalle appartenenze sindacali, e quando si afferma, come fanno governo e maggioranza, che è un ostacolo alla crescita del Paese si dice una menzogna colossale. La verità è che l'attacco all'art.18 è il grimaldello per scassinare la cassaforte dei diritti dei lavoratori italiani, per questo l'Italia dei Valori chiedeva che il Parlamento impegnasse il governo a togliere la questione dal tavolo del confronto parlamentare sulla riforma del mercato del lavoro. La maggioranza Pd-Pdl-Terzo Polo, però, votando la sospensiva, ha accettato un ruolo di subalternità cedendo la priorità istituzionale del Parlamento a un governo che non è frutto della volontà popolare ma solo di giochi di Palazzo”.

BANKITALIA, BELISARIO (IDV): PAESE ALLO STREMO, MONTI LASCI STARE ART. 18 Roma, 4 apr – “I dati impietosi di Bankitalia sulla caduta dei redditi familiari traducono in cifre il fallimento di chi ha governato negli ultimi anni il Paese e sono un grave atto d'accusa nei confronti di chi lo governa oggi, perché se Berlusconi ha ridotto gli italiani allo stremo Monti sta completando l'opera”. Così il presidente dei senatori dell'Italia dei valori, Felice Belisario, che aggiunge: “Le famiglie italiane sono sempre più povere ma ciononostante devono pure svolgere la funzione di ammortizzatore sociale che lo Stato non è in grado di assolvere. Con redditi da fame non si vive, al più si sopravvive, talvolta si muore. È questa la vera emergenza nazionale, non lo smantellamento dell'articolo 18. Bisogna ridare speranza alle fasce sociali più deboli, il governo dei finti tecnici gliela sta invece togliendo con una politica miope, iniqua e depressiva. Monti cambi rotta – conclude Belisario – perché se errare è umano, anche se da un governo di professori non ce lo saremmo aspettato, perseverare sarebbe non solo diabolico ma sciagurato”.

LAVORO: BELISARIO, MOZIONE IDV IN AULA, NIENTE RINVII O BARRICATE – Roma, 04 apr – “Nonostante gli accordi nel 'tunnel', è stata calendarizzata la mozione dell'IdV che prevede di togliere dalla discussione sulla riforma del lavoro le modifiche all'art. 18 per affrontare invece i veri problemi del mondo produttivo: corruzione, burocrazia, infrastrutture, pressione fiscale e criminalità organizzata. In aula, alla luce del sole, si vedrà chi sta davvero dalla parte dei lavoratori”. Lo dichiara Felice Belisario, Presidente dei Senatori dell'Italia dei Valori, che aggiunge: “Purtroppo, nei corridoi del Senato, sentiamo venti di guerra da parte della maggioranza che preferirebbe rinviare alle calende greche la nostra mozione. Se così fosse non resteremo a guardare dalla finestra lo scempio che si sta facendo delle prerogative dell'opposizione. Noi – conclude Belisario – siamo pronti a dare risposte adeguate all'ostruzionismo della maggioranza”.

GOVERNO. BELISARIO: SU DI PIETRO SOLO SEPOLCRI IMBIANCATI Roma, 4 apr. – “Dai soloni di questa strana maggioranza, che sta sobriamente contribuendo a fare macelleria sociale insieme al Governo delle ipocrisie, arrivano polemiche del tutto immotivate sulla denuncia politica del Presidente Di Pietro: bando alla demagogia, e' innegabile che le istituzioni sono responsabili delle conseguenze tragiche della crisi e che il Presidente del Consiglio ha piu' responsabilita' di tutti. Siamo stufi di ascoltare i sepolcri imbiancati di destra, centro e sinistra che mentono al Paese per fare gli interessi dei potentati economici”. Lo dice il presidente dei Senatori IdV, Felice Belisario. “Il problema e' che i vari provvedimenti approvati a colpi di fiducia sono un monumento all'iniquita', mentre i cittadini sono gia' esasperati dalle enormi difficolta' economiche si pensa di cancellare l'articolo 18 e si decide di far pagare la crisi alle fasce sociali piu' deboli, non agli evasori, ai corrotti e agli speculatori. Chi e' colpevole di questi continui schiaffi alla giustizia sociale- conclude Belisario- abbia almeno la decenza di tacere”.

LAVORO: EVANGELISTI, IRRESPONSABILE E' CHI OCCULTA CRISI – ROMA, 4 APR – ''Le parole di Di Pietro fotografano una realta' che e' sotto gli occhi di tutti, ovvero di un paese in recessione e di migliaia di famiglie e di lavoratori disperati. L'atteggiamento irresponsabile e' di chi non vuole vedere la drammatica realta' del Paese'', dichiara in una nota Fabio Evangelisti, vicepresidente del gruppo IdV alla Camera. ''Solo nel 2011 sono state 11.615 le aziende che hanno chiuso i battenti per fallimento, un dato mai toccato in questi ultimi quattro anni di crisi economica. Quelle imprese non sono un concetto astratto, dati o cifre da snocciolare ad uso di telecamere, ma sono fatte di uomini e donne vere, di imprenditori e lavoratori in carne ed ossa, finiti sul lastrico e disperati'' aggiunge Evangelisti. ''Si esca dall'ipocrisia e si dica chiaramente come stanno le cose. Il paese e' in recessione e l'azione del governo tecnico si sta rivelando fallimentare. Questa e' la verita', piaccia o no'' conclude Evangelisti.

DIFESA: CAFORIO (IDV), CHIARIRE QUESTIONE VACCINI MILITARI = INTERVENGA COMMISSIONE DI INCHIESTA SU URANIO IMPOVERITO Roma, 4 apr. – “La Commissione di inchiesta sull'uranio impoverito ha l'obbligo di andare a fondo sulla delicata questione dei vaccini militari'' E' quanto afferma il senatore dell'Idv, Giuseppe Caforio, segretario della Commissione di inchiesta sull'uranio impoverito. ''Per questo motivo -spiega- ho chiesto formalmente che la commissione ascolti la testimonianza, gia' oggetto di un'interrogazione presentata alla Camera a firma di Antonio Di Pietro, di un sottufficiale dell'Aeronautica che, rifiutando di sottoscrivere la scheda anamnestico-informativa e quindi, implicitamente, di sottoporsi ad un ciclo di vaccinazioni, oggi rischia un anno di carcere per insubordinazione aggravata”. “Di fronte ai circa 2.600 casi di militari -sottolinea l'esponente dipietrista- che, nonostante non abbiano prestato servizio in missioni internazionali, hanno contratto gravi malattie e alle risultanze del Progetto Signum che evidenziava possibili effetti patogeni dovuti agli eccessi nelle somministrazioni, occorre fare chiarezza sulla delicata questione del rispetto dei protocolli di somministrazione dei vaccini''. ''E' nostro dovere -conclude Caforio- verificare inoltre che il diritto costituzionale di rifiutare un trattamento sanitario non imposto per legge sia garantito anche ai nostri militari”.

ART. 18: CARLINO (IDV), NO MOZIONE IDV? PD-PDL COME GATTO E VOLPE – Roma, 04 apr – “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina. Dalle agenzie apprendiamo che la strana coppia Pd-Pdl intende far slittare la mozione dell'IdV sull'art. 18. Il gatto e la volpe considerano strumentale la nostra volontà di tutelare i lavoratori: la loro è pura demagogia, l'unica arma per difendere l'indecoroso accordo del 'tunnel'. Al peggio non c'è mai fine, ma non si illudano che accetteremo questo sopruso in silenzio. La rassegnazione è l'ultimo dei nostri sentimenti. I sempre più vessati lavoratori giudicheranno le scelte di ognuno”. Lo dichiara Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro al Senato.

LAVORO: CARLINO (IDV), GOVERNO MONETIZZA ANCHE IL CONGEDO MATERNITA' – Roma, 04 apr – “Quando si pensa di aver visto il peggio, c'è sempre qualche novità per ricredersi. Infatti, sembrerebbe che nella riforma del lavoro ci sia un capitolo che riguarda le madri, un'attenzione particolare affinché tornino presto a lavoro. Come? Semplice, monetizzando il congedo con un voucher per la baby sitter”. Lo dichiara in una nota la sen. Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, che aggiunge: “Oltre al danno la beffa. Vorremmo capire se alla donna sarà lasciata almeno la possibilità di scelta. In ogni caso, in questo modo si scoraggia l'allattamento così utile nel primo anno di crescita del bambino. Dopo la finta apertura al congedo di paternità, solo 3 giorni, quest'altra trovata del ministro Fornero è davvero preoccupante. Mercificare qualsiasi diritto in nome della supremazia del mercato non è sbagliato solo da un punto di vista etico, ma anche pratico. Non è in questo modo che il Paese riuscirà ad uscire dal pantano della crisi. Queste norme ciniche – Carlino – ci renderanno tutti solo un po' più aridi in nome di una crescita economica che di questo passo non ci sarà né ora né mai”.

BENTIVEGNA: PARDI (IDV), L'ITALIA GLI DEVE MOLTO – Roma, 04 apr – “Rosario Bentivegna è stato un grande protagonista della nostra Resistenza. Se l'Italia è uscita dal giogo del nazifascismo lo si deve anche al suo coraggio e a quello di quanti, come lui, hanno combattuto per la libertà. Fu partigiano ma anche grande intellettuale e sindacalista sempre impegnato nella difesa dei lavoratori. L'Italia gli deve molto. Alla sua famiglia e all'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia esprimo il più vivo il cordoglio”. Lo afferma in una nota il senatore Pancho Pardi dell'Italia dei Valori.

BANCHE: LANNUTTI (IDV), SU FINANZIAMENTI BCE BANKITALIA FA AUTOGOL
Roma, 04 apr – “Cosa hanno fatto le banche con i 251 miliardi di prestiti triennali Bce al tasso dell'1%? Bankitalia non è garante dei mercati bancari e dei loro corretti meccanismi, ma è la quinta colonna degli interessi dei banchieri. Il vice direttore generale Rossi si spinge a definire illusorio pensare che i finanziamenti della Banca centrale europea potessero andare ad aumentare il credito alle imprese: un autogol clamoroso. È evidente che prima o poi bisognerà correggere queste anomalie per restituire credibilità credibilità e rigore ad una Banca d'Italia che si continua a screditare anche con queste ammissioni”. Lo dichiara il Capogruppo IdV in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti.

FISCO: LANNUTTI “DL DI SOLE TASSE, GOVERNO STA DIVENTANDO UN PERICOLO” ROMA – “Il governo dei banchieri continua a sfornare voti di fiducia ad un ritmo di una ogni 10 giorni e mezzo, bruciando ogni record. Questo governo nato sotto la dettatura dei mercati, dello spread e dell'Europa sta diventando un pericolo”. Lo ha detto il senatore dell'Italia dei Valori Elio Lannutti nel corso delle dichiarazioni di voto sulla fiducia al dl fiscale. “Anche questo provvedimento, spacciato come ordinaria manutenzione, in attesa dei tagli ai costi e alla riforma fiscale – ha aggiunto Lannutti – e' solo tasse, la cura Monti ha portato le tasse al 45,2% altro record nel mondo. E' il governo delle tasse e dei balzelli”.

LAVORO: MURA (IDV), FORNERO SPIEGHI COME FARE PER LICENZIARLA = – Roma, 4 apr. – “Il ministro Fornero dichiara che saranno gli italiani a decidere se merita di essere licenziata per giusta causa. Bella frase, ma a questo punto visto che ha posto la questione ci spieghi pure come fare cosi' ci attrezziamo. Sondaggio, Fax, telefono, mail?”. Lo scrive su twitter Silvana Mura dell'Idv.

Scuola/ Idv: Governo vuole riforma organi senza discuterne Votare in silenzio è un modo carbonare di legiferare Roma, 4 apr. – Il governo e la maggioranza “stanno cercando di far passare nel silenzio, e senza discussione in aula alla Camera, la riforma sull'autogoverno e l'autonomia degli organi istituzionali della scuola”. Lo sostiene in una nota il vice capogruppo Idv alla Camera Antonio Borghesi, sottolineando che i dipietristi, anche in un recente convegno sulla materia “avevano chiesto e auspicato, che non si arrivasse a una proposta, con contenuti così importanti per il mondo della scuola, senza prima passare attraverso la discussione. Nonostante la nostra presa di posizione, però, l'aula ha votato la proposta con ampia maggioranza. Spiace – conclude Borghesi – che il Pd si sia associato a un modo carbonaro di legiferare che certo impedirà quell'ampia discussione che un provvedimento del genere avrebbe richiesto”.

LAVORO. OPERAI A NERO PER LO STATO, BARBATO: FORNERO SI DIMETTA Roma, 4 apr. – “Lavoratori in nero, per conto dello Stato”. L'Idv chiede le dimissioni del ministro Elsa Fornero. La denuncia del deputato Franco Barbato, a seguito di un'ispezione da parte del ministero del Lavoro in alcune sedi della societa' Sda Courier, gruppo Poste Italiane. Gli ispettori del ministero del lavoro, dopo la denuncia della Cgil, hanno controllato 24 societa' e intervistato 252 dipendenti. E' risultato, spiega una relazione del 30 marzo scorso, firmata dal direttore generale per l'attivita' ispettiva del ministero Paolo Pennesi, che 37 lavoratori erano privi di regolare contratto di lavoro. Un paradosso, visto che si tratta di aziende che fanno capo, in ultima analisi, allo Stato. Per Franco Barbato, dell'Idv, ce n'e' abbastanza per chiedere un passo indietro di Elsa Fornero. “Siamo arrivati al punto che lo Stato assolda lavoratori a nero e fa evasione contributiva- dice il dipietrista- il ministro Fornero, invece di lavorare a una riforma deleteria per i lavoratori, dovrebbe prendere atto che non e' in grado di combattere la precarieta' neppure in casa sua. Per questo, visto che e' pericolosa per il Paese, dovrebbe dimettersi subito”. Con la riforma del governo, aggiunge Barbato, “i lavoratori non sarebbero piu' neppure in grado di denunciare simili indecenze e verrebbe introdotta per legge la schiavitu' sui luoghi di lavoro”.

SCUOLA: DI GIUSEPPE (IDV), INTERROGATO IL MINISTRO SUI TFA – Roma, 04 apr – “Ho appena depositato un'interrog azione a risposta scritta rivolta al Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, su sollecitazione di richieste provenient i dal mondo della scuola”. Cosi l'On. Anita Di Giuseppe, componente del dipartimento cultura ed istruzione dell'Idv. “Tra i lasciti del Ministro Gelmini infatti c'è un decreto che disciplina lo svolgimento dei tirocini formativi attivi, ed a seguito di quella scellerata riforma ormai i TFA sono l'unico canale di accesso all'abilitazione. Ciò che ho voluto mettere in discussione con la mia interrogazione sono proprio i criteri di assegnazione del punteggio per l'accesso a questi TFA, criteri che evidentemente non tengono in nessuna considerazione le specificità di migliaia di docenti, specialmente in fase di regime transitorio. La prova di accesso ai TFA consiste in un test preliminare predisposto dal Ministero, in una prova scritta predisposta da ciascuna università e in una prova orale che mira a verificare le conoscenze disciplinari, relative alle materie oggetto di insegnamento di ciascuna classe di concorso, e le competenze linguistiche di lingua italiana. Inoltre il decreto stabilisce che, in caso di parità di punteggio, prevale il candidato con la maggiore anzianità di servizio. Ora, a fronte della drammatica condizione che riguarda decine di migliaia di docenti precari, consentire di accedere direttamente ai TFA a coloro che abbiano già una significativa esperienza sul campo sarebbe un risparmio in termini di tempi e costi organizzativi, dato che il possesso delle competenze testate nelle prove d'accesso ai TFA è già ampiamente verificato in virtù dei titoli di servizio dimostrati. Tanto più che da un'intervista, rilasciata il 21 marzo scorso dal sottosegretario Elena Ugolini, si evince che la batteria di test preselettivi elaborata dal Cineca risulterebbe di troppo facile risoluzion e. Il problema è che, non appena qualcuno si insedia al Miur, che conosca molto poco il mondo della scuola o che sia un grosso calibro intellettuale, non fa altro che complicare le cose!”.

MINE ANTIUOMO, DI STANISLAO (IDV): RISPETTARE GLI ACCORDI INTERNAZIONALI Roma, 4 apr – “Ci sono una serie di problemi inquietanti di conformità – afferma in una nota l'esponente dell'Idv Augusto Di Stanislao – che gli Stati parte della Convenzione di Ottawa dovrebbero affrontare, compresa l'Italia. Altrettanto inquietante è come gli Stati hanno per la maggior parte mostrato poca voglia di affrontare questi problemi. Ci sono ancora Stati che utilizzano mine antiuomo o che non rispettano i termini di distruzione delle scorte. Le accuse dell'uso da parte degli Stati sono naturalmente gli sviluppi più inquietanti, ma l'ICBL e gli Stati contraenti hanno ripetutamente detto che qualsiasi uso di mine antipersona da parte di qualsiasi attore dovrebbe essere condannato, in quanto contrasta con la norma stabilita dal Trattato di Ottawa. A questo proposito, è stato terribile vedere un aumento nel 2011 del numero di governi che usano mine antipersona. Oggi, in occasione della Giornata Internazionale per la sensibilizzazione sulle mine antipersona promossa per respingere l'uso indiscriminato di questi dispositivi e creare consapevolezza circa la crescente minaccia per le persone, chiediamo al Governo maggiori sforzi ed impegni per arginare i gravi danni e sostenere i civili colpiti e per sensibilizzare ancora e di più gli Stati che ancora ne fanno uso. Ricordo che durante la ratifica della Convenzione di Oslo sulle cluster bombs, il Parlamento ha votato il mio Ordine del giorno che chiedeva maggiori controlli sulle banche e istituti di credito che investono nella produzione, utilizzo, riparazione, promozione, vendita, distribuzione, importazione, esportazione, stoccaggio, detenzione o trasporto delle mine antipersona, delle munizioni e submunizioni a grappolo. Un impegno importante che deve vederci sempre attivi ed in prima linea su questo tema”. (red)

AUTONOMIA SCOLASTICA: ZAZZERA (IDV), SI DECIDERA' NEL CHIUSO DI UNA COMMISSIONE – Roma, 04 apr – “I gruppi parlamentari tranne l'Italia dei Valori si sono espressi a favore dell'esame in legislativa del provvedimento sull'autonomia scolastica C. 953 a firma dell'On. Valentina Aprea, ciò significa che il mondo della scuola e' stato espropriato del diritto di partecipare alle scelte democratiche che riguardano il futuro della scuola. Si decidera' al chiuso di una Commissione senza alcun dibattito parlamentare” A dichiararlo e' l'On. Pierfelice Zazzera(IDV) capogruppo IDV in Commissione Cultura. “L'Italia dei Valori si è opposta fermamente a questo metodo antidemocratico di legiferare, riteniamo profondamente scorretto impedire al parlamento e alle categorie interessate il diritto di confrontarsi su una riforma che interessa la gestione della scuola e l'offerta formativa ai nostri figli. Questo Governo – prosegue il deputato IDV – considera la scuola una questione secondaria, di poco conto, e si appresta a sferrare l'ennesimo colpo di grazia alla scuola pubblica.” “Noi dell'Italia dei Valori – conclude il capogruppo IDV in Commissione Cultura – proveremo a cambiare profondamen te il testo della legge attraverso emendamenti che abbiamo già depositato. Sappiamo pero' che non bastera', se non ci sara' una grande mobilitazione del mondo della scuola che si deve riprendere i propri spazi, deve rioccupare le aule per restituirle ad alunni e docenti, deve esproprial a alla mala politica. La scuola deve essere pubblica e Costituzionale. E' questa la vera riforma che serve”.

BARI: ZAZZERA (IDV) SUL PETRUZZELLI, FUORI I PARTITI DAGLI ENTI LIRICI – Bari, 04 apr – “La vicenda della Fondazione lirica Teatro Petruzzelli, che naviga tra milioni di euro di debiti, insegna a tutti che i partiti devono restare fuori dalla gestione della cultura e degli enti lirici. La cultura non puo' essere utilizzata dalla malapolitica per il consenso clientelare e per sistemare qualche parente o amico. E' quanto accaduto a Bari con la Fondazione Petruzzelliin crisi finanziaria e commissariata dal Ministro Ornaghi”. A dichiararlo in una nota è l'on. Pierfelice Zazzera capogruppo Idv in Commissione Cultura rispondendo al governo in merito all'interrogazione n. 0/05609 sulla Fondazione Teatro Petruzzelli. “Il governo non risponde alla domanda su come intende risolvere i problemi economici del Petruzzelli e soprattutto non risponde alla richiesta di un finanziamento extra alla fondazione considerata la crisi in cui versa il teatro. Il rischio – prosegue Zazzera – e' che continuando a sottofinanziare la fondazione sara' come staccare lentamente la spina al moribondo ricoverato in rianimazione. I problemi sono solo rinviati e non servira' anticipare il finanziamento ordinario di 4,5mln di euro, cosi' come e' scritto nella risposta del Ministro. Il governo non risponde invece per nulla su come intende risolvere, al di la' dei saggi, i contenziosi con la proprieta' privata del teatro e la vicenda sindacale di lavoratori a rischio di licenziamento”. “Al Commissario Fuortes spetta un duro compito che non puo' essere solo quello del rigore economico, ma di rilancio della cultura e dell'ente lirico. Serve controllo della spesa, ma anche risorse aggiuntive da investire. Il commissario nel frattempo faccia una cosa saggia – conclude il diepietrista – cacci tutte le interferenze partitiche sull'ente e restituisca la fondazione Petruzzellialla cultura e ai cittadini pugliesi”.

SCUOLA. RODANO (IDV): LEGGE APREA CREA ISTITUTI SERIE A E SERIE B 'ANDAVA DISCUSSA IN AULA' Roma, 4 apr. – “Con il rifiuto di discutere in aula la proposta di legge Aprea, Pdl e Pd gettano definitivamente la maschera: la scuola pubblica non costituisce per loro un bene imprescindibile. Il disegno di legge della deputata Pdl pone, infatti, i presupposti normativi affinche', ogni istituto scolastico pubblico del nostro Paese possa avere uno statuto autonomo, con facolta' di decisione sull'offerta formativa, sulle partnership con i privati, sui criteri di autovalutazione interna: ce n'e' abbastanza per creare scuole pubbliche di serie A e scuole pubbliche di serie B, con buona pace del diritto all'istruzione sancito dalla Costituzione”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori. “E' ovvio- continua- che a pronunciarsi su una proposta cosi' dirompente sulla scuola italiana debbano essere le aule parlamentari in seduta plenaria, come ha proposto l'Italia dei Valori, non una commissione. Sarebbe stata un'opportunita' anche per promuovere un grande dibattito pubblico su un tema rilevantissimo per il futuro del Paese: non a caso, nell'incontro pubblico tenuto due giorni fa, avevamo chiesto al ministro Profumo di promuovere questa posizione nei gruppi parlamentari che sostengono il Governo. Mi auguro che almeno in commissione Cultura i parlamentari del Partito democratico tornino sulle loro posizioni ed affianchino l'IdV nella difesa dei valori costituzionali del diritto allo studio e alla scuola pubblica”.

SCUOLA, RODANO (IDV): E' PD A SOTTRARSI AL CONFRONTO, NON NOI. LA LEGGE PUO' CAMBIARE GIA' ALLA CAMERA – Roma, 04 apr – “A sottrarsi al confronto non siamo certo noi, ma chi si è opposto a tenere una discussione pubblica nel vivo dell'aula parlamentare: mi spiace per la collega Puglisi, ma devo rilevare che continua a dire cose non vere. Sull'autonomia scolastica l'Italia dei Valori non mette in atto nessuna demagogia e nessuna fuga. La scelta di non partecipare al comitato ristretto riunitosi in commissione Istruzione è stata dettata dalla necessità di marcare il proprio dissenso verso misure sbagliate e dannose. In commissione, l'IdV ha fatto tutto il suo dovere di forza di opposizione”. E' quanto dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Istruzione dell'IdV, in risposta alle dichiarazioni odierne di Francesca Puglisi (Pd). “La legge non solo può ma deve essere cambiata immediatamente e su questo, la collega Puglisi può esserne certa, c'è tutto l'impegno dell'IdV, che alla Camera ha presentato emendamenti di merito”, conclude Rodano. “Accolgo quindi il suo invito a lavorare insieme per cambiare profondamente questa legge e dunque non capisco perché debba arrivare in Senato, se alla Camera ci sono decine di emendamenti di merito, presentati dall'IdV, per cambiarla”.

CRISI: RINALDI (IDV), SFORZO COMUNE PER RIPRESA DEI PAESI UE – Roma, 04 apr – “La sfida della crescita si determina tra Bruxelles e Roma. Al governo propongo uno sforzo comune affinché parlamentari e ministri, parti dello stesso potere legislativo europeo, s'impegnino per nuovi obiettivi e parametri UE non solo di rigore ma anche di ripresa, affinche' la crescita, e non solo la riduzione del deficit, sia oggetto delle decisioni europee”. Lo ha dichiarato in una nota Niccolo' Rinaldi, eurodeputato e capodelegazione di Italia dei Valori al Parlamento Europeo. “Preoccupa che, dopo il Financial Times, anche il Wall Street Journal abbia parlato di rischio recessione per l'Italia – ha continuato Rinaldi -. Sottovalutare questi allarmi sarebbe un errore, la sensazione e' che al di fuori delle Alpi non sfugga che il piano di liberalizzazioni e' stato un bluff, che gli esosi costi della politica sono stati solo lievemente ritoccati, e che non ci sara' mai crescita a forza di tasse che colpiscono i ceti produttivi e non i grandi patrimoni. I provvedimenti presi dall'esecutivo hanno diviso il Paese innescando un clima non ottimale per la produttivita' e gli investimenti. Se queste cose le dice l'Idv il governo non ascolta, vediamo se diventa piu' attento alle ragioni della stampa anglosassone e se si affretta a varare misure di rilancio dell'economia”. Ma anche l'Ue ha le sue responsabilita', secondo Rinaldi. “Con i soli criteri di convergenza basati sul rigore di bilancio non si rilancia nulla: lo spread si abbassera' magicamente al primo dato di ripresa del pil e di calo della disoccupazione, e dunque e' urgente vincolare i paesi della zona euro anche a obiettivi di investimento e di buon governo”.

BALNEARI, FAVIA: GOVERNO MONTI RISCHIA ATTEGGIAMENTO SBAGLIATO “Sono intervenuto oggi alla riunione tra i parlamentari e i ministri Moavero e Gnudi, invitando con forza il Governo a tutelare i balneari. L'atteggiamento con cui il Governo Monti affronta il tema del rinnovo delle concessioni balneari rischia di essere radicalmente sbagliato. I due ministri sono partiti dall'assunto dell'intangibilità della Bolkestein: nulla di più errato. Camera, Senato (e Parlamento Europeo per quanto di competenza) hanno approvato mozioni che impegnano il Governo (e la Commisssione Europea per quanto di competenza) a produrre una legge delega di settore che metta in evidenza le peculiarità dei balneari e quindi la non applicabilità nei loro confronti della direttiva, e ciò anche in base allo Small Business Act. Peraltro, alla luce del fatto che ci sono ancora migliaia di chilometri di costa da assegnare, non c'è, in Italia, nessun problema di concorrenza. Ho invitato pertanto i ministri Gnudi e Moavero ad assumere una linea politica e un atteggiamento più rigorosi a favore degli interessi nazionali. Davanti all'unanime atteggiamento dei parlamentari a favore di una legislazione rigorosa a favore degli insediamenti italiani, i ministri hanno concluso la riunione dicendosi disponibili a elaborare e difendere proposte che vengano loro consegnate dai parlamentari: consulterò le associazioni di categoria e farò avere proposte ai ministri Moavero e Gnudi”. Lo afferma l'on. David Favia, coordinatore regionale IdV Marche.

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