Una politica energetica basata sulle estrazioni petrolifere in Kazakistan e l’abbattimento delle rinnovabili? Non è questo il Governo che serve all’Italia

E' il caso di iniziare a riflettere in maniera un po' piu' critica su questo Governo troppo osannato da tutti, a cominciare dai Media.

La verità è che, ad oggi, oltre alla normalizzazione dei rendimenti dei spread dei titoli di stato, avvenuta soprattutto grazie alla BCE di Draghi, e ottenuta via una specie di “partita di giro” finanziaria BCE-Banche-titoli di stato, questo esecutivo ha agito solo sul lato delle riforme per l'abbattimento del potere di acquisto e delle certezze dei cittadini.

Se poi a questo si aggiungono le ultime novità sul tema energetico delle ultime 24 ore, va detto che di un Governo che si esalta perchè ha rilanciato ad Astana (Kazakistan!!) le attività italiane nell'estrazione petrolifera quale svolta di politica industriale — mentre “prova” ancora ad azzoppare un paradigma di innovazione tecnologica centrato sulle energie rinnovabili, minacciando un pesante Quinto Conto Energia (sul fotovoltaico) e decreti attuativi (sulle altre fonti) suggeriti dai soliti “monopolisti” – ce ne facciamo davvero poco.

Speriamo che si cambi registro. Altro che.

IE


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