Il pensiero unico è sempre pericoloso, volendo affermare l’egemonia del potere a scapito del pluralismo. Quando si diffonde è un sintomo preoccupante per lo stato di salute di una democrazia, essendo allo stesso tempo causa ed effetto della narcotizzazione dell’opinione pubblica. Oggi, in Italia, si sta facendo strada un pensiero unico che mi preoccupa, per cui Monti è il salvatore della Patria e chi non è con lui è contro l’interesse nazionale. Non è così.
Per carità, il professore è persona di altissimo profilo, stimatissima in tutto il mondo, ma la sua rapida santificazione mi sembra oggettivamente fuori luogo oltre che esageratamente affrettata. Monti non rappresenta tutto il Paese né tutte le forze politiche. Il suo governo sta restituendo all’Italia la credibilità internazionale che aveva perduto, ma inseguendo un innegabile rigore si è dimenticato di quella equità e di quella crescita che pure aveva promesso.
Si può dire questo o bisogna per forza sostenere che va tutto bene? E’ consentito contestare le scelte politiche di un governo che non ha fatto praticamente niente per aiutare nella crisi le classi sociali più deboli senza per questo passare per sovversivi? E’ permesso criticare l’abuso di fiducie e lo svilimento del ruolo politico del Parlamento? Per l’Italia dei Valori lo è, anzi è un preciso dovere nei confronti dei cittadini. Abbiamo votato la fiducia al governo Monti, ma avvisando che l’avremmo poi giudicato nel merito. E se oggi siamo all’opposizione è perché riteniamo che nel merito non ha tenuto fede agli impegni presi.
Non ci sentiamo obbligati a stare nel coro unanime e trasversale di chi è con questo governo a prescindere. Una democrazia sana si rafforza nel pluralismo e nella diversità di opinione. Ognuno deve svolgere lealmente il suo ruolo, guai a schierarsi per convenienza sempre dalla parte del più forte.
