Congelare il Discorso della convenzione tra Ministero degli Esteri e Patronati

di LUIGI BILLE per Fli UK

In un articolo pubblicato il 10 Febbraio scorso su ItaliachiamaItalia, ho sentito il dovere di esporre e mettere in guardia non soltanto il mio partito ma tutto il centro destra su una possibile azione di strategia politica che a mio avviso il centro sinistra attraverso i suoi rappresentanti parlamentari sta cercando di attuare per attirare e consolidare consensi per le prossime elezioni. Faccio riferimento a questa possibile convenzione tra il Ministero degli esteri e i Patronati particolarmente a seguito di una riunione tenutasi il 5 dicembre 2011 tra i Patronati del CePa (Acli-Inas-Inca-Ital) e i Parlamentari di Centro sinistra eletti all’estero e l’On. Aldo Di Biagio e la decisione recente del Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata di congelare la chiusura dei Consolati attuata sconsideratamente dall’ex Ministro Frattini e Sottosegretario Mantica.

A tal fine, ritengo che non vi debba essere nessun decentramento di attività consolari ai patronati già reduci di diverse attività illecite di ‘ingerenza politica’ nelle procedure di elezioni e, come nel caso eclatante di Giacchetta, di illeciti di frode e furto nei confronti dei connazionali. Dov’è l’escamotage politico del centro-sinistra per trovare ancor più consensi per le prossime elezioni ma sta proprio nella loro consapevolezza sul numero degli uffici di patronati sparsi in tutta Europa che pendono a loro favore. Infatti, il disequilibrio è consistente e preoccupante e nonostante la buona volontà e sforzi di qualche patronato di centro-destra come l’Enas, generalmente la proporzione rende il sospetto di un gioco politico ancora più consistente. Tra l’altro, vorrei far rilevare che non ci si deve battere affinché siano dati più poteri ai patronati ma cercare di supportare a spada tratta una politica di potenziamento e di efficienza delle attuali sedi consolari.
Certamente siamo tutti consapevoli della mancanza di risorse e della necessità di tagli da operare in maniera puntuale e mirata che verticali e a 360 gradi e a tal riguardo sono ormai anni che cerco di sostenere che bisogna rivedere il ruolo delle Ambasciate in Europa che ormai hanno perso con la presenza dell’Unione Europea quel ruolo tradizionale per il quale avevano ragion di esistere e che ancora è necessario mantenere nei rapporti con i Paesi extra-comunitari. Infatti, i compiti che attualmente svolgono le Ambasciate Italiane in Europa possono essere tranquillamente essere coordinate dalla figura del Console Generale.
In tal senso, il risparmio per il mantenimento delle Ambasciate Italiane e annessi uffici all’interno dell’Unione Europea può essere devoluto per il mantenimento dei Consolati che sicuramente svolgono un compito maggiore di sinergia con le varie comunità di connazionali all’estero e provvedono quei servizi che necessitano un controllo e una norma istituzionale, anche in termini di privacy dei dati personali, che profondamente dubito possa essere svolto dai patronati. In conclusione, mi auguro che questa stolta idea della Convenzione si abbandoni che, a mio avviso, non farebbe nient’altro che consegnare al centro-sinistra l’intera circoscrizione estera e si riveda assieme al Ministro Terzi la politica disastrosa di chiusura Consolati cosi come quella di un ordinamento più equilibrata ed efficiente degli uffici di patronati all’estero.
Luigi Bille Fli UK

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