COMMENTI AGLI ARTICOLI DEI VARI MASS-MEDIA. LA STRAMAGGIORANZA SONO TRIVIALI E PERSEGUIBILI, SOPRATTUTTO UMANAMENTE

In questi giorni ho letto e continuo a leggere vari commenti correlati agli articoli pubblicati dal mass-media di qualunque appartenenza politica e, lo dico con molta amarezza, non pensavo che i vari commentatori si esprimessero in maniera tanto volgare, abietta e crudele, tanto da augurare persino la morte a chi, come il Ministro Fornero, cerca di darsi da fare nei limiti delle sue possibilità, criticandola brutalmente anche sotto l’aspetto familiare.
D’accordo, e non voglio prendere le difese della Fornero, i giovani, (spendo una parola a loro favore) si trovano in condizioni che non invitano certo alla..diplomazia dialettica, stante precarietà, mancanza di soldi e di strumenti informatici moderni che alla fin fine sono loro che sanno adoperare meglio degli altri, umiliazioni dovute al continuo chiedere ai genitori, ai nonni, ecc.ecc, tanto che il continuo “soffocare” di molteplici amarezze interiori, finisce poi per aver bisogno di uno sfogo. Poi naturalmente c’è sfogo e sfogo e, al di là dei casi limite quanto a legalità, c’è chi si avvale di qualsiasi pretesto per trovare una sorta di…capro espiatorio, nascondendosi spesso in commenti anonimi, di cui facevo cenno poco fa. E gli ignoranti, invece si sfogano bestemmiando…
Questo è un sintomo molto preoccupante in quanto, e lo si recepisce inequivocabilmente leggendoli, i commenti sono retaggio di sicura intelligenza, preparazione culturale e quant’altro da parte di chi li scrive, per cui, ove questo stato d’animo collettivo dovesse trovare ulteriore humus in questa situazione socio-politica che non ha certamente sviluppi positivi nel breve periodo, un qualsiasi tentativo di rimettere a posto le cose verrebbe largamente vanificato, o quanto meno reso ancor più difficile. Con conseguente ulteriore ricaduta sulle nuove generazioni. Si tratta di scegliere.

Ciò che però assolutamente non tollero è che si inveisca pesantemente sulle persone, adducendo privilegi da parte di questo o quell’altro in quanto rivenienti da una posizione che li avrebbe favoriti.
Domanda ai giovani : “ E se fossero stati proprio questi giovani “privilegiati” ad avere le carte in regola per occupare tali posti, grazie a cultura ed intelligenza ? O è necessario mandare i cosiddetti “fortunati o privilegiati” a raccogliere pomodori durante la stagione della loro maturazione ? Con tutto il rispetto per chi li raccoglie ?
Ed infine, vorrei vedere, umanamente parlando, se un genitore non pensa “in primis” al futuro dei propri figli. Forse il “neo” sta nel fatto che, in certe occasioni, sarebbe necessario scegliere le parole, anche da parte di chi ha le redini del governo.
Poi, per ognuno di noi, da quanto mondo è mondo, può capitare di nascere nella bambagia o nella…stalla di Betlemme (si fa per dire).

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