“Con tempestività degna di nota, Fincalabra ha comunicato sul proprio sito internet di aver concluso in data 18.01.2012 l'attività istruttoria delle domande del PIA – Pacchetti Integrati di Agevolazione 2010. E' stato necessario un intero anno, il 2011, per avere l'esito delle domande di imprese che avevano proposto investimenti e innovazione ben due anni fa. Chissà se queste stesse aziende oggi vivono ancora e sono in grado di affrontare gli investimenti che avevano proposto nel oramai lontano 2010.
Mentre Fincalabra svolgeva con grande tranquillità il suo compito, il mondo è cambiato, l'economia è crollata, l'Italia è in recessione. Ci chiediamo se è questo che vuole il mondo delle imprese. Se per tenere in piedi l'ennesimo carrozzone pubblico si devono affamare centinaia di imprenditori che lottano per garantire la sopravvivvenza per se stessi e per i propri dipendenti.
Tutti continuano a chiedersi cosa ne sia dei 51 milioni di euro del POR Calabria dati in dotazione a Fincalabra nel 2009, che avrebbero dovuto essere utilizzati per ridurre il costo del credito bancario. Di quei fondi non è stato ad oggi speso nemmeno un euro.
Ci chiediamo se è questo il modello che intendeva proporci il Governatore Scopelliti quando ha scelto un imprenditore quale De Rose quale Presidente di Fincalabra.
De Rose avrà pure altri impegni, ma c'è chi ammazza i programmi e le speranze di crescita che le aziende calabresi ostinatamente continuano a proporre per combattere la più grave delle crisi.”
