Le prime penne compaiono intorno al VI secolo,ma dopo essere state utilizzate per così tanto tempo da ciascuno di noi e sebbene ancora presenti nelle cartolerie,stanno pian piano scomparendo adeguandosi anche esse all’evoluzione del tempo. Oggi sono diventate uno strumento digitale legato al pc.
A scuola e negli uffici il loro utilizzo si sta progressivamente riducendo tanto che è concreto il rischio che possano presto scomparire.
Nella scuola elementare il 40% degli scolari non è più capace di scrivere a mano poiché in molti istituti si sta progressivamente perdendo la consuetudine di insegnare a scrivere in corsivo e in alcuni di essi la scrittura è stata soppiantata dal pc.
Questo trend è in atto in tutto il mondo ed in particolare in quello occidentale. Come dimostra una comune esperienza fatta da ognuno di noi oggi si scrive non più impugnando penna o matita,ma su un telefono cellulare,un computer o un tablet.
Esistono sulla Rete perfino siti che scannerizzano la nostra grafia trasformandola in caratteri stampati sui nostri pc.
Oggi il taccuino per i nostri appunti è digitale,non è più un block notes e questa non è una differenza da poco.
Gli osservatori attenti di questo fenomeno,ossia la scomparsa della scrittura a mano,sostengono si tratti solo di una evoluzione. Come dimostra il fatto riguardante il mondo dell’informazione che ha visto la carta stampata sorpassata da quella on line.
Anche la musica ha vissuto questo cambiamento:dai vecchi dischi di vinile(che i non più giovani ricordano con nostalgia)ai cd,dai walkman all’ipod.
“Tutto scorre”,diceva saggiamente Eraclito. Ma quali saranno le conseguenze di questo “pensionamento” della scrittura? La lentezza dello scrivere a mano ci consentiva di pensare e ragionare;ora senza la penna questo non accadrà.
E così anche la scrittura entrerà nell’album dei ricordi.