Abbiamo avuto l’immoralità  al potere? Degrado morale e società 

di Scipione L’Aquilano *

Ecco una riflessione a chiusura del 2011, un anno orribile per tanti versi. Non ho mai condiviso lo stile di vita di Berlusconi ed il berlusconismo, ma trovo a volte ipocrita che a stracciarsi le vesti siano coloro che dagli anni '70 in poi si sono battuti per la rivoluzione permissiva, lotta ai tabù, libertà sessuale anche per i minori, pornocrazia, la prostituzione come professione ecc. Non si può pretendere un premier virtuoso e volere una società libera di fare ciò che vuole. Dopo decenni d’istigazione di massa alla vita libera dalla morale, l’immoralità è andata al potere e molti non ci hanno fatto più caso.

L'immoralità non è solo dare libero sfogo alla libidine sessuale, sia pure d’alto bordo. Se poco poco scaviamo sotto ai fatti di cronaca, scopriamo che la vera immoralità, quella che inquina e corrompe le coscienze, è la convinzione che chi ha soldi e potere è un invidiabile fortunato, può permettersi tutto perché tutto ha un prezzo: la bellezza di un corpo giovane e seducente e, soprattutto, le coscienze. Importante per chi si vende è l’utile che ne può ricavare, sia esso economico, politico, televisivo o professionale. Le cronache ci hanno informato, nelle settimane scorse, che dei padri hanno spinto le loro procaci figliole a infilarsi tra le lenzuola del satrapo di turno. Non solo, ma addirittura c’è chi le ha accompagnate a battere lungo i marciapiedi della periferia napoletana e dintorni.

Mi si può rispondere che da che mondo è mondo si è sempre rubato, fornicato, detto il falso, e via dicendo. Che i dieci Comandamenti non siano sempre stati rispettati, ieri come oggi, è cosa certa. Tuttavia, c’è una novità altrettanto certa che è tutta nostra, di oggi: la mancanza di indignazione verso comportamenti moralmente inaccettabili, e non solo sessualmente, che connotano una società infestata da piccole e grandi corruzioni.

Il disagio morale sta tutto qui: nella corruzione delle coscienze. Vero e falso, giusto e sbagliato, bene e male sono riferimenti usciti dal nostro bagaglio culturale e morale. Le esibizioni di machismo sessuale sono solo un aspetto di quel più grande degrado morale di tante coscienze intorpidite. Vibrano solo quando si tocca il portafoglio e i propri meschini interessi. Per il resto c’è una diffusa assuefazione all’andazzo generale. L’immoralità che corrode l’animo di una società è l’apatia e il disinteresse verso valori umani autentici: i soli che sanno progettare una vita in avanti verso qualcosa di grande e di bello da realizzare sia personalmente che socialmente.

Nonostante il degrado morale che ci circonda, resta altrettanto vero che non è certamente una minoranza in estinzione quella che ogni giorno fa il suo dovere di cittadini, di genitori, di lavoratori, di professionisti, nonostante il degrado che ci circonda. Sono queste persone in carne ed ossa, silenziose e operose, che tengono accesa la virtù della speranza e libero il cuore dallo scoraggiamento e dai giudizi sommari tipo “è tutto marcio”. Però, sarebbe bello che queste persone silenziose facessero sentire anche pubblicamente il loro sdegno morale e soprattutto la loro passione per la verità e la giustizia. E’ l’unica risposta sempre valida!

scipionelaquilano@gmail.com

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