Berlusconi lancia la campagna elettorale: "Stiamo uniti, io lavorerò dietro le quinte"

di Sergio Rame

Il Cav sprona il partito: “Abbiamo il dovere di combattere per la nostra libertà”. E assicura: “Raddoppierò il mio impegno”
Applausi e cori da stadio per l'ex premier che, al convegno dei Popolari liberali, ricorda lo spirito del 1994 e sprona il partito a continuare a combattere per la libertà del Paese: “Siamo stati in campo, restiamo in campo e saremo ancora in campo”. La campagna elettorale è già iniziata e Berlusconi affida il partito ad Alfano (“Siamo in ottime mani”), ma assicura il proprio impegno: “Dobbiamo essere pronti per le elezioni. Io lavorerò dietro le quinte”. Impossibile scommettere sulla durata del governo Monti. La Russa avverte: “Si occupi di economia e durerà”
Applausi e cori da stadio. Questa mattina c'è stata una accoglienza davvero calorosa per il leader del Pdl Silvio Berlusconi che ha partecipato al convegno di Verona dei Popolari liberali di Carlo Giovanardi. Accompagnato dal segretario Angelino Alfano, l'ex premier ha confermato il proprio impegno per rilanciare il partito e ha spronato tutti i presenti a continuare a lavorare: “Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. E' il primo dei diritti dentro il quale esistono tutti gli altri”.

“Siamo scesi in campo nel 1994 – ha ricordato Berlusconi – perché non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano e che ancora nel loro profondo sono comunisti. Per questo siamo stati in campo, restiamo in campo e saremo ancora in campo. Continuiamo uniti a combattere”. Quello del Cavaliere è stato un discorso breve, ma ricco di parole di speranza per il futuro. Mentre infatti la crisi economica sta minando la credibilità del governo tecnico guidato da Mario Monti, Berlusconi raddoppia il proprio impegno e detta la linea da percorrere nei prossimi mesi: “Voglio garantire il mio impegno da qui in avanti. Raddoppierò l'impegno per l'organizzazione della nostra forza politica, che è un grande partito. Stiamo concretamente già lavorando per diffonderci capillarmente in tutta Italia, per creare i team elettorali in tutte le sezioni d'Italia, per creare un contatto quotidiano con tutti gli italiani attraverso internet”. Berlusconi non sa ancora se la campagna elettorale “sarà lunga”, ma chiede al partito di “essere pronto” a combattere. E fa sapere: “Io lavorerò dietro le quinte”. Mentre il centrosinistra lavora alla grande ammucchiata, Berlusconi ricorda che “dall’altra parte non c’è stata una maturazione democratica”. E spiega: “Sono ancora figli o nipoti del Pci non sono riusciti a diventare partito davvero democratico, questa è la differenza tra loro e noi, loro sono ancora gli stessi di quando Bersani era il presidente dell’Emilia-Romagna, dei tempi dell’Unione sovietica”. L’ex premier non risparmia affatto uno strale verso il centrosinistra, reo di avere fatto cadere il suo governo: “Noi lo abbiamo dovuto constatare quotidianamente da tutte le votazioni e i loro giornali e televisioni. Sarei il più felice degli uomini se da parte di coloro che ci contrastano ci fosse stata maturazione nella direzione di una maggiore libertà nel rapporto tra il cittadino e lo stato. Loro vogliono il cittadino al servizio dello stato il contrario di quanto vogliamo noi”.

Per quanto riguarda il programma portato avanti dal governo Monti, Berlusconi ribadisce la propria contrarietà di un eventuale abbassamento della soglia dell’utilizzo dei contanti. “Per il futuro nostro e dei nostri figli abbiamo il dovere di continuare a combattere e ritengo di non usare un termine alto e retorico quando dico che dobbiamo continuare a combattere per la nostra libertà che è il primo dei diritti – ha continuato Berlusconi – va contro la libertà una norma che dice che tu puoi pagare in contanti fino a 200-300 euro, tutto il resto deve essere verificabile”. In questa norma, è il ragionamento del Cavaliere, “c’è insito il pericolo reale di uno Stato di Polizia tributaria che sarebbe esattamente il contrario di quello Stto in cui noi vogliamo continuare a vivere”.

La campagna elettorale è quindi iniziata. Sebbene non abbia ancora iniziato a lavorare veramente, nessuno può scommettere sulla durata del governo Monti. Non mancano i malumori, sia tra i partito politici sia all'estero. L'immobilismo del Professore e del governo tecnico sembra spaventare le potenze extra europee. Per quanto riguarda il Pdl, l'ex ministro Ignazio La Russa ricorda che il governo tecnico è stato nominato solo per risolvere la crisi: “Si occupi di economia e durerà”.

BERLUSCONI: Raddoppierò il mio impegno per un grande PDL

“Grazie Angelino, sono davvero felice ogni volta che ti ascolto, ogni giorno, perché per me è una certezza: per la vittoria che dobbiamo conseguire siamo in ottime mani…Voglio garantirvi il mio impegno: raddoppierò l’impegno per l’organizzazione della nostra forza politica. Stiamo già lavorando per diffonderci capillarmente in tutta Italia, per l’organizzazione della nostra forza politica – un grande partito per un grande paese – per creare un team elettorale in tutte le sezioni elettorali, per stabilire anche grazie alla rete un contatto quotidiano con gli italiani, per scrivere il programma, frutto del lavoro di questi ultimi dieci anni.

Va contro la libertà una norma che dice che tu puoi pagare in contanti fino a 200-300 euro e tutto il resto deve essere verificabile. In questa norma c’è insito il pericolo reale di uno Stato di Polizia tributaria, che sarebbe esattamente il contrario di quello Stato in cui noi vogliamo continuare a vivere.

Non siamo riusciti a concludere il piano per la famiglia: dentro quel piano c’è la speranza per il nostro futuro, non vogliamo che si continui a fare meno figli. Siamo convinti che i nostri valori sono i valori che fanno il bene dell’Italia.

Non lo so se la campagna elettorale sarà “lunga”, ma dobbiamo essere pronti. Io lavorerò dietro le quinte…

Nel 1994 siamo scesi in campo lasciando attività che ci piacevano molto e nelle quali avevamo un certo successo. Non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di coloro che nel profondo erano e sono rimasti comunisti…Dobbiamo continuare a combattere per la libertà!”.

Silvio Berlusconi, Verona, 27 novrembre 2011

ALFANO: loro hanno perso la battaglia contro la verità

“Loro hanno perso la partita con la verità, come sempre.
Sul fronte della crisi noi abbiamo sempre detto la verità, non abbiamo mai nascosto le difficoltà. Il capo del governo, come un buon padre di famiglia cosa deve fare? Certo deve dire che siamo in difficoltà ma che ce la faremo anche questa volta. Ed è quello che ha fatto Berlusconi, ha sempre detto la verità.

Questa al convegno dei Popolari liberali è la prima uscita pubblica del presidente Berlusconi dopo la nascita del governo Monti. Questi applausi, questo entusiasmo è tutto per lei: è la prova non solo che siamo stati in campo, ma che saremo in campo per tornare a vincere e a guidare questo paese.

Le ragioni per stare in campo stanno tutte in quello che è accaduto nei mesi scorsi: nelle tante cose che abbiamo fatto giorno dopo giorno, dei tanti fiori piantati nel grande giardino che è il nostro paese, come le manovre economiche. E nelle menzogne dei nostri avversari secondo le quali ’gli spread, la crisi, in Italia, in Europa, nel mondo, erano tutta colpa di Berlusconi. Giorno dopo giorno hanno costruito sul bagnasciuga un castelletto di sabbia di menzogne , non hanno ascoltato le nostre ragioni dicendo che ’eliminando il male la crisi si sarebbe risolta’. E invece si sono accorti che è arrivata un’onda del mare forza 9 e ha distrutto quel castelletto di menzogne che avevano costruito. Gli spread salgono le Borse vanno peggio di prima e così hanno perso la partita con la verità, come sempre.
Io dico che quello che sta succedendo non è colpa del governo Monti, come prima tutto quello che accadeva non era colpa di Berlusconi.

Le cause della crisi in Europa discendono dal fatto che siamo un continente politico che non è espressione di un popolo comune perché un unico mercato e una moneta unica non hanno fatto un popolo unito. Quando Berlusconi diceva questa cose rispondevano che il problema era il nostro governo, ma si è dimostrato nei fatti che non era così. Noi sosteniamo il governo Monti: e se Berlusconi avesse fatto gli affari suoi avrebbe detto ’andiamo domani alle elezioni’. Ma ha scelto una strada diversa, meno conveniente per lui e però più convenite per l’Italia: questo è quello che fanno gli uomini che hanno passione per il loro paese, che amano l’Italia.
Tutto questo per la difesa della verità, della nostra storia, del nostro essere in campo ed è per questo che non faremo un passo indietro, difendendo il nostro onore da un lato, dall’altro sostenendo il governo Monti ma progettando il nostro futuro perché questo governo non è il nostro futuro.

Siamo qui a rivendicare le nostre ragioni per progettare il nostro futuro e il nostro nuovo successo, un successo per l’Italia fondata sui nostri valori. Crediamo nella famiglia e crediamo che la famiglia sia composta da un uomo e da una donna che tendano a fare figli. Crediamo nella persona e crediamo che la persona venga prima dello Stato; noi crediamo nella vita e non puo’ essere il Parlamento a darla o a toglierla e quando Berlusconi propose un decreto per Eluana Englaro, disse chiaramente che chi non era d’accordo era pregato di dimettersi. La vita è un valore costitutivo della nostra alleanza. Crediamo nella centralità della scuola statale, ma i genitori devono poter essere liberi di scegliere il modello educativo a loro più vicino e bisogna creare le condizioni di essere liberi di scegliere nella sanità, bisogna essere liberi di rivolgersi anche ad altre strutture,

L’Italia che vogliamo è fatta di una grande difesa delle nostre tradizioni e nel contempo di innovazione. E ci contraddistinguono rispetto alla sinistra, perché loro sono sempre gli stessi. Noi non abbiamo cambiato opinione, nonostante abbiamo votato in aula congiuntamente. Ci distingue il fatto che noi tifiamo Italia e vogliamo farla crescere piu’ libera e piu’ prosperosa.”.

Angelino Alfano, Verona, 27 novembre 2011

ALFANO: Congresso in primavera e primarie anche per scegliere il candidato premier
“Il nostro programma resta invariato nonostante il grandissimo numero di iscritti. Stiamo ultimando il regolamento e apriremo la stagione congressuale che si concludera’ con quello nazionale a primavera. Il congresso avra’ con ogni probabilita’ anche l’epilogo e l’esito del cambio del nome del partito, che sara’ un nuovo traguardo”

Lo ha affermato il segretario del Pdl Angelino Alfano nel corso di una conferenza stampa nella sede del Pdl giovedì 24 novembre scorso. Parlando di alcune regole come quella dell’incompatibilita’ dei ruoli il segretario del partito, Alfano ha spiegato che il criterio che si intende seguire e’ quello del principio ’anatomico’ e cioe’ “una persona non puo’ occupare due poltrone. Useremo il periodo in cui c’e’ il governo di emergenza nazionale per lavorare alla costituente dei moderati perche’ l’obiettivo del Pdl resta quello di riunione i moderati italiani sotto le insegne del partito popolare europeo. Da qui ai prossimi venti giorni si lavorera’ in vista del congresso del Ppe a Marsiglia in programma per i primi di dicembre.”

Il nostro segretario ha annunciato che il Pdl ricorrera’ alle primarie per la scelta dei candidati sindaci e presidenti di provincia delle prossime amministrative. “Faremo le primarie a ogni livello, anche per il candidato premier”.

Alfano ha precisato che non e’ in programma alcun vertice di maggioranza con gli altri segretari, ne’ c’e’ in agenda un incontro con il presidente del Consiglio, Mario Monti. “Non abbiamo in programma nessun incontro. Monti ha avuto la nostra fiducia quando ha ricevuto l’incarico prima ancora che conoscessimo il suo programma, l’ha avuto in Parlamento quando ha illustrato il programma e noi sosteniamo le sue scelte, a maggior ragione se fara’ una scelta riduttiva sul numero dei sottosegretari.”

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