AURELIO DE LAURENTIIS: "NOI ITALIANI SIAMO I MIGLIORI MA NON CI CREDIAMO ABBASTANZA"

ROMA – Produttore cinematografico, dirigente sportivo e imprenditore italiano, titolare della Filmauro, presidente del Napoli e consigliere della Lega Calcio, Aurelio De Laurentiis parla con www.fattitaliani.it del suo rapporto con la fabbrica dei sogni, senza la quale non potrebbe vivere: per lui il cinema può essere rappresentato e spiegato essenzialmente in due parole, fantasia e sogno, “una grande lezione di vita”. Partendo da “Un borghese piccolo piccolo” del 1977 con Alberto Sordi e la regia di Mario Monicelli fino ai diversi “Amici miei” e alle ventotto “Vacanze di Natale”, De Laurentiis tiene a sottolineare che “abbiamo raccontato castigat ridendo mores un po' l'Italietta e non c'eravamo sbagliati di molto. Siamo passati negli anni Ottanta attraverso l'edonismo craxiano per poi arrivare alla grande crisi successiva e abbiamo sempre fotografato gli umori e il malessere di quello che la società raccontava però scherzandoci sempre sopra, perché altrimenti saremmo stati soltanto a drammatizzare e a non smitizzare. In fondo, gli italiani devono essere smitizzati perché sono i migliori del mondo ma non ci credono abbastanza”. Non è giusto denigrare nessun film “perché in qualunque film anche più brutto c'è sempre una scena da salvare, da ricordare”, conclude.

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