GOVERNO MONTI: UN FIDUCIA LARGA, SENZA PRECEDENTI E IN TEMPI RECORD, ORA INIZIA IL DIFFICILE

Il Professor Mario Monti può finalmente iniziare a lavorare. Il suo governo ha ottenuto una fiducia larghissima, 281 voti al Senato più i 556 si della Camera dei Deputati. Solo la Lega dice no a un esecutivo non voluto dal popolo che, secondo deputati e senatori del Carroccio, è un governo che nasce contro un principio della democrazia che vuole il voto popolare come mezzo per stabilire chi deve governare il nostro paese. Non è la prima volta che un principio, insito nella nostra Carta Costituzionale, non viene seguito per dare spazio a un governo tecnico, chiamato a risollevare le sorti economiche dell’Italia. Accadde anche con il governo Dini, del lontano 1995, che ottenne la fiducia con la sola opposizione di Rifondazione Comunista. Mario Monti ora può finalmente iniziare a lavorare, ma il suo esecutivo inizia già con qualche polemica, proveniente dalla maggioranza che vinse tre anni fa le elezioni. E’ soprattutto la Lega Nord ad aver polemizzato con il neo Presidente del Consiglio per l’assegnazione del ministero della Coesione Territoriale a Fabrizio Barca. Dal Carroccio emergono forti brusii dettati dal fatto che il nuovo ministro è visto come una mina vagante per il Nord, parole di fuoco pronunciate dall’ex ministro Roberto Calderoli. Un’altra piccola polemica emersa, fortunatamente con toni pacati, è stata scaturita dalla mancanza di un Ministro della gioventù, ruolo svolto nel precedente governo Berlusconi dall’ex ministro Giorgia Meloni. Da escludere a priori che il Governo Monti non lavori per i giovani e il loro futuro. Salvare l’economia del paese, riformare il mercato del lavoro, abbattendo la precarietà e disoccupazione sarebbe già un enorme passo avanti che ridarebbe alle attuali generazioni dignità e un futuro migliore. Il Presidente del Consiglio in carica si recherà la settimana prossima a Bruxelles per incontrare le alte rappresentanze dell’Unione Europea, da non escludere un incontro, tutto made in Italy, fra lo stesso Monti e il Presidente della Bce, Mario Draghi per discutere sull’attuale situazione e valutare quelle riforme strutturali necessarie a rilanciare le nostre sorti economico- finanziarie. Nell’agenda di Monti è previsto anche un incontro con il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il Presidente francese, Nicolas Sarkozy. Il Governo Monti è un’occasione offerta a tutta la classe politica per rilanciarsi dopo un anno turbolento, polemico e litigioso fra i vari partiti. Solo l’unità e la coesione potranno portare a qualcosa di costruttivo per un rilancio dell’Italia. Mario Monti e i suoi Ministri offrono delle buone basi per ripartire; la politica con un dialogo costruttivo, intelligente e i fatti che dovranno confermare che possiamo rialzarci.
Marco Chinicò

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