In merito ad alcune fantasiose analisi che si stanno facendo sul voto del Molise, è bene chiarire alcuni fatti incontrovertibili. Il Pdl si attesta quale primo partito con il 39,51% dei consensi.
Solo ricostruzioni in malafede possono sottrarre da questo computo l’apporto dato da organizzazioni politiche che alle Amministrative e alle Regionali corrono a titolo individuale, grazie ad un’articolazione delle liste deliberatamente voluta per rafforzare la coalizione, ma che alle Politiche e in Parlamento fanno parte a pieno titolo e senza incertezze del Popolo della libertà (Pdl: 18,86%; Progetto Molise: 9,51%; Alleanza di Centro: 6,73%; Molise civile: 4,41%; pari, appunto, al 39,51%).
Né si può cercare di dimostrare un inesistente calo del centrodestra prendendo come elemento i voti dati al candidato presidente, dal momento che in questa tornata c’è stato un diffuso fenomeno di voto disgiunto. Analizzando correttamente le liste, invece, il centrodestra prende 101.361 voti, pari al 56,37%, in calo rispetto alle precedenti Regionali, ma in crescita rispetto alle Politiche 2008 e alle Europee 2009 (e questo vale sia contando l’Udc sia escludendolo). In conclusione, le elezioni del Molise ci consegnano uno scarto tra il centrodestra e il centrosinistra di circa 28.557 voti e 15,9 punti percentuali.
Vittoria di Michele Iorio, presidente uscente, si avvia a governare per il terzo mandato consecutivo: ha ottenuto il 46,94% dei voti scrutinati (89.142) nelle 392 sezioni.
Il suo avversario diretto di centrosinistra, Paolo di Laura Frattura, dopo una notte di rocambolesche fughe e risultati ribaltati, si e’ fermato qualche centinaio di voti dietro, al 46,15% (87.637).