IL PREMIER STA FACENDO VERGOGNARE IN CAMPO INTERNAZIONALE ANCHE IL NOSTRO CAPO DELLO STATO, GIORGIO NAPOLITANO, OLTRE CHE NOI ITALIANI !

Non sono un tecnico, ma mi reputo una persona onesta e di buon senso se è ben vero che sono arrivato ad un’età superiore di un anno a quella di Berlusconi con molte soddisfazioni dal punto di vista etico, morale ed onestà professionale, caratteristiche tutte di cui il premier non può certo vantarsi a seguito dei numerosissimi guai giudiziari, dei suoi vergognosi comportamenti privati, ma soprattutto della sua arroganza nei confronti della giustizia che considera una istituzione alle sue dipendenze, come se fosse una società Fininvest o Mediaset.

Io, al suo posto, mi sarei suicidato perché non avrei avuto la forza di sopportare quella marea di negativa di giudizi da parte del mondo intero e della sua stessa famiglia (parole testuali della signora Veronica) che l’ha definito un “malato sessuale che va con le ragazzine minorenni”.

Per chi sa come è organizzata la democrazia, ma soprattutto per chi la vuol vivere nella sua pienezza istituzionale, Berlusconi è un carnefice che sta facendo a brandelli l’Italia, con la complicità di alcuni “ amici”, pagati e non, i quali, per non perdere la poltrona, fanno tutto ciò che dice lui (scilipotismo docet) ! Del resto, per taluni, ma non certo per me, vale sempre la fatica di premere un bottone a comando nell’emiciclo per la cui prestazione viene corriposto uno stipendio dorato da parlamentare !
Nel 94 mi era stato offerto un posto prestigioso nella fila di FI: la mia risposta fu un no a voce alta in quanto sapevo aprioristicamente con chi avrei avuto a che fare. Ed ora sono felice di aver detto no, anche perché penso con quale faccia mi sarei ritrovato alla caduta di Berlusconi…realtà che, forse a breve, si presenterà per coloro che non hanno sposato la causa della politica-servizio, ma quella del tornaconto personale e del capo.

Ieri ho parlato con un mio collega di banca, ex direttore di un importante Istituto di Credito di Belluno; ebbene, qualcuno forse non ci crederà, ma l’ho sentito piangere dalla disperazione per il fatto di dover vivere in una società governata da un centro-destra fatto di personaggi moralmente disperati, di indagati, di collusi, di pregiudicati e di puttanieri. Ed ho capito immediatamente il suo stato d’animo perché, una persona che ha lavorato per una vita intera in banca, ha talmente acuito ed affinato il suo atteggiamento nel rispetto della legalità, della precisione e del dovere, non può accettare personaggi che della legalità se ne fanno un baffo, dell’onestà se ne “sbattono le palle”, non esimendosi, se del caso, di calpestare il cadavere di un proprio genitore pur di perseguire un qualche personale interesse.

Da un po’ di tempo mi chiedo se ci sarà ancora tempo per rimediare. Ieri dicevo che non vorrei essere al posto del Presidente della Repubblica che, in cuor suo, da persona onesta e schietta, di certo dovrà avere degli incubi di notte quando pensa di essere a capo di una nazione derisa da tutto il mondo, non solo per le schifezze comportamentali del premier, ma anche perché, di qui a poco, l’Italia sprofonderà in uno dei più grandi letamai del pianeta.

Caro Presidente Napolitano, come ci si sente quando, ad ogni piè sospinto, il parlamento settimanalmente va sotto e si procede con il voto di fiducia ? Se non vado errato, il parlamento, rappresenta la suddivisione dei poteri in democrazia, per cui by-passarlo significa vivere in dittatura, e non tanto morbida.
Caro Presidente, come ci si sente quando le opposizioni in blocco, come hanno fatto oggi, abbandonano l’aula per non sentire il premier ? Non Le pare che ciò costituisca una grossa anomalia per le istituzioni per colpa di un premier che fa vergogna noi Italiani, ma anche Lei ?
Caro Presidente, come ci si sente quando si sottoscrivono certi giuramenti di ministri o parlamentari in genere che sono il frutto di una compra-vendita per non andare sotto, come si usa dire in gergo politico ?
Caro Presidente, come ci si sente quando, come è stato detto oggi in aula, forse siamo alle porte di una guerra civile ad opera di persone oneste e per bene ?
Caro Presidente, come ci si sente quando si è costretti ad assistere, ormai da tempo, ad un parlamento assediato all’esterno al punto da far intervenire le forze di Polizia con il manganello ? Caro Presidente, come ci si sente quando un Bossi, che inneggia alla cosiddetta Padania, sbadiglia a tutto andare mentre parla il premier tanto da dare un immagine invero poco edificante per le Istituzioni di cui Lei è l’estremo garante ?
Caro Presidente, anche Lei non si sente forse preso in giro quando i vari Ghedini e Paniz ci fanno credere che la cosiddetta Ruby, è la nipote di Mubarak ?
Caro Presidente, se mi consente di dire la mia, io penso che ormai la misura sia colma e che spetti a Lei un’iniziativa prima che una vera guerra civile entri anche dentro le nostre case. I giovani che Lei ama si sono svegliati e non staranno fermi nei prossimi giorni, se è ben vero, come tutti hanno già notato, che stanno reagendo e subendo ferite fisiche anche da parte della Polizia ( fatti di ieri a Bologna docet !)

Mi creda, Caro Presidente, io mi vergogno di questo governo e, da Italiano, rispettoso da sempre delle istituzioni democratiche (sempre con tanto di Costituzione sopra la scrivania) mi spiace che questa vergogna venga indirettamente riversata anche sulla Presidenza della Repubblica.

Da ultimo, da Italiano, sono davvero preoccupato di una cosa. Durante il semestre bianco del Suo settennato, ci sarà chi si proporrà di scalzarla dal Quirinale. Lei se la sentirebbe di essere etichettato come un collega di Berlusconi ? Che occupa la Sua scrivania ?

Di certo, Signor Presidente, questa è diventata un Repubblica fondata sulla illegalità, sul malcostume e sulle leggi ad personam confezionate del padrone delle ferriere. Non certo dal parlamento, ormai ridotto a mera istituzione di yesman, su perentorio ordine del capo, come vedremo per la fiducia di domani venerdì 14….

Arnaldo De Porti

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