Stanotte ho avuto un incubo. Va detto subito che quando si presentano queste sensazioni, quasi sempre esse sprigionano angoscia, sudore e paura. Al contrario, l’incubo che ho vissuto questa notte è stato quello di un’ Italia felice, ricca, governata da fior fiore di santi, ove la concordia sociale regnava come se fosse…monotona, ove tutti, vicendevolmente, venivano a bussarti la porta di casa per dirti se avevi bisogno di qualcosa e tu rispondevi no, grazie, ho anche troppo. Dormendo, fra me e me, devo aver pensato cose strane, surreali, evangeliche tanto che ancor ora, da sveglio, mi pongo la domanda se, e da dove potrebbe essere scaturito un tale incubo.
Rivolterò l’Italia come un calzino creando posti di lavoro,
aumentando il tenore di vita degli Italiani
…… eh…si vede molto bene il cambiamento…
La risposta che mi son data non può che essere la seguente.
L’incubo ha tratto le sue origini da una situazione positivamente inimmaginabile, al punto da scontrarsi con la realtà socio-politica tragica di oggi. Insomma, l’incubo, anziché essere stato un frutto della paura, è stato invece il pensiero di vivere in un contesto civile, ricco, buono, generoso e quant’altro, realtà a cui non siamo più abituati da diversi anni. Insomma, mi è sembrato di tornare agli anni di fine guerra, quando vennero a liberarci gli americani.
Un sogno anomalo, direte. Sì, è vero, ma vi assicuro che la sensazione avuta, è stata proprio quella che ho provata, quando avevo 5-6 anni dopo la caduta di Mussolini.
Perché ho preso a mutuo questo sogno-incubo ?
Io penso, anzi ne sono assolutamente sicuro, che quando il berlusconismo sarà definitivamente smantellato, gli Italiani faranno molta e molta fatica a credere di ritrovarsi in un mondo tranquillo, governato da regole, da Istituzioni che sono a servizio del cittadino e non viceversa, ciascuno portatore di un po’ di serenità, famiglie che, alla domenica vanno a spasso senza la preoccupazione costante di non poter arrivare alla fine del mese, in una realtà insomma ove il rispetto reciproco, anche fra contrapposizioni ideologiche, è diventato improvvisamente il lievito di una società davvero civile.
Temo però – ahimè – che questo sogno non si materializzerà mai più perché l’attuale clima politico sembra aver impresso una tale spinta di gravità verso il basso da non trovare per molto e molto tempo uno spazio su cui fermarsi: oggi infatti sono state ferite gravemente tutte le Istituzioni democratiche, si è inferto un colpo mortale ai codici del vivere civile, si è anche sottratta la voglia di vivere come esseri umani.
Per questo dico che l’incubo, finito il berlusconismo, ci accompagnerà ancora per anni.
ARNALDO DE PORTI
