Ieri sera (8 sett.) ho visto su La7 il tanto propagandato film ideato dai giornalisti Stella e Rizzo, presentato da Enrico Mentana. Volendo esprimere un giudizio, dovrei dire anzitutto che, per almeno tre quarti abbondanti, il contenuto è a favore di Berlusconi in quanto le varie sceneggiature fanno vedere un personaggio che, nell’immaginario collettivo populistico (per intenderci, mi riferisco a quel target di persone che si lasciano influenzare dalle immagini piuttosto che dal contenuto), desta una favorevole impressione, quella di un uomo invidiabile. Vigore, spirito, dialettica istrionica, perfezionismo, senso più o meno sindacabile dell’humour, sicurezza ed entusiasmo sono infatti ingredienti capaci di attecchire, purtroppo ed ahimè, presso le fasce deboli. Per chi invece, vuol analizzare il quarto dei tre quarti di cui ho fatto cenno dianzi, il giudizio si presta a considerazioni diametralmente opposte. “Se non mi metto in politica mi fanno fuori”, diceva Berlusconi a Montanelli: mi limito solo, tralasciando tutto il resto, ad argomentare sulla frase di Montanelli che, a mio avviso, ha una chiave di lettura ben precisa ed esaustiva.
Stella e Rizzo, ma probabilmente anche Mieli, Ferrara e Scalfari, ospiti di Mentana dopo il film, non si sono mai chiesti perché da un momento all’altro, per Fininvest, la “Centrale dei Rischi”, all’epoca della discesa in campo di Berlusconi, evidenziava una situazione di grave pericolo di insolvenza ? Non sto a spiegare cos’è la centrale dei rischi perché ciò richiederebbe tempo, ma soprattutto tanto spazio: dico solo che la Centrale dei Rischi rappresentava allora le esposizioni di una determinata società rispetto all’intero sistema bancario.
Ebbene, Stella, Rizzo e gli altri illustri personaggi sopracitati, non essendo funzionari di banca, non hanno potuto inserire nel film un argomento chiave che risponde a questa semplice domanda:
“ Come mai, da un mese all’altro, improvvisamente, la Centrale dei Rischi, ha evidenziato dei dati del tutto capovolti ( e in che misura !) rispetto ai debiti che aveva allora la Finivest “?
Semplicemente perché, forse per opera dello…Spirito Santo, in tutti i conti correnti Finivest sono stati fatti affluire fondi freschi a… cariolate.
Provenienza ?
Forse dal famoso Regno di Trinacria degli altrettanto famosi Vespri siciliani alla tranquilla e discreta Helvetia, per essere posti a… dimora, oltre che altrove, anche in un…”quartiere perfetto, razionale, freddo, pretenzioso, arrogante, senz’anima anche là dove l’anima dovrebbe essere di casa”, come scrisse Massimo Fini nel 1983 su “Il Giorno”; aggettivi tutti di natura quasi “profetica” dopo ciò che è successo “…nel mondo delle Olgettine…”
Il film, per la verità, ha accennato un po’ anche a questo ma, evidentemente a causa di presumibile scarsa cultura di banca dei predetti giornalisti, questa realtà oggettiva è rimasta una…”Incompiuta”.
Non quella di Schubert, ma quella di Stella e Rizzo.
Il guaio è che, per capire queste cose, bisogna avere come minimo l’età del primo attore ed un minimo di esperienza sul campo…
Arnaldo De Porti
