Il 18 febbraio 2009 scrivevo….Purtroppo tutto si è realizzato, a parte Veltroni che oggi sembra in disparte…

Wednesday 18 february 2009 3 18 /02 /Feb /2009 21:51

VELTRONI. NON E' DISFATTA, MA VITTORIA DEI VALORI !
PARTITO DEMOCRATICO. NON E’ UNA DISFATTA, MA UNA VITTORIA DEI VALORI !

Chi si appresta a leggere questo pezzo dovrebbe rispondere prima a queste due domande.

La prima: :

“Berlusconi vince perché è pulito e credibile oppure perché sa incantare la gente (non quelli della sua generazione che, come il sottoscritto, lo conoscono bene), supportato dal suo impero economico che gli ha permesso di mettere in piedi un partito “caserma” ai suoi ordini ” ?

La seconda :

“Veltroni è persona alla quale si potrebbe rimproverare qualcosa quanto a valori umani, dignità, serietà, trasparenza e soprattutto educazione ?” Si può dire altrettanto del primo ?

Non sto io a rispondere, non sottacendo che, a mio avviso, l’Italia non ha bisogno di questo berlusconismo, che sta costruendo, giorno dopo giorno, una società ove si conosce il “prezzo”, ma non il “valore” della cose, come ha detto un personaggio di cui non ricordo il nome; l’Italia, specie in questi momenti drammatici, ha bisogno di concordia sociale, di solidarietà, rispetto dell’altro, perché altrimenti le opposizioni non potranno mai dialogare con colonnelli di una caserma, su input di un generale.

E’ inutile che i vari Gasparri, Cicchito, Bondi, La Russa (che non mi sembrano proprio dei santi del paradiso quanto a quella dialettica democratica che pretenderebbero dagli altri), si spendano dicendo di aver bisogno dell’opposizione, quando poi sono loro i primi ad umiliarla con la forza del potere, evitando una sincera dialettica.

Io sono del parere che Veltroni abbia dato prova di grande dignitosa e trasparente dialettica democratica, e che, così facendo, abbia investito in quelle “ immobilizzazioni immateriali “, così si direbbe in termini aziendali, che potrebbero far cambiare la faccia del paese: sono infatti i valori che restano, mentre il berlusconismo – come ha detto oggi giustamente Veltroni – sta creando un mondo di disvalori.

Forse gli Italiani non si sono ancora accorti del processo di deriva morale, economica, sociale ed anche umana a cui il paese sta andando incontro (e qui la crisi internazionale c’entra poco !), ma verrà un momento in cui dovranno accorgersene. Il diavolo infatti fa le pentole, ma non i coperchi e qualcuno potrebbe fare la fine di Napoleone.

Infatti, come ha detto un mio amico, “ ormai siamo alla Repubblica teorizzata dal “venerabile” (si fa per dire) Gelli. Siamo al bonapartismo all’amatriciana attuato da un narciso dall’ego spropositato, dalla smisurata sete di potere priva di freni inibitori, da una smodata ambizione con la assoluta assenza di ogni senso del limite.

Napoleone almeno fu grande nel bene e nel male. Tra il tanto male, il condottiero corso seppe promulgare i nuovi codici e diffuse in tutta Europa la nota triade di principi della Rivoluzione. Il novello “conducator” può invece essere assimilato a Napoleone, oltre che per la statura fisica, soltanto per la deleteria concezione delle Istituzioni piegate ad uno sfrenato populismo, alla demagogia ed a un anomalo squilibrio dei poteri (a suo esclusivo vantaggio).”

Ecco perché, a mio avviso, quando cadrà (e me lo auguro presto) , Berlusconi si farà davvero male…

ARNALDO

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