PROFESSIONI, OUA: SàŒ ALLA RIFORMA FORENSE RICONOSCENDO AGLI AVVOCATI IL RUOLO DI SOGGETTO COSTITUZIONALE. ABOLIRE LA BERSANI CON IL RIPRISTINO DEI MINIMI DI TARIFFA

DE TILLA, PRESIDENTE OUA: “NON SI POSSONO ESPELLERE DAGLI ALBI I GIOVANI AVVOCATI IN GRAVI DIFFICOLTÀ ECONOMICHE”

L’Organismo Unitario dell’Avvocatura-Oua interviene sui temi caldi del confronto politico sulle libere professioni, sui progetti di legge in discussione in Parlamento sull’ordinamento forense e su quelli avanzati in queste settimane dal Governo sulle liberalizzazioni. «Innanzitutto la riforma dell’ordinamento forense va portata avanti con speditezza – sottolinea il presidente Oua, Maurizio de Tilla – allo stesso tempo va riconosciuto all’avvocatura il ruolo di soggetto costituzionale.

La riforma in itinere contiene l’abrogazione della Bersani prevedendo i minimi di tariffa, il ripristino del divieto del patto di quota lite, l’esclusione di soci di capitale, l’incompatibilità tra impresa e esercizio della professione».

«Va eliminato qualunque collegamento, ai fini dell’iscrizione, tra iscrizione e reddito professionale. Non si possono espellere dagli albi giovani avvocati che non hanno più nemmeno adeguati mezzi di sostentamento».

«Infine – conclude de Tilla – è giunto il momento di mettere in cantiere seri cambiamenti per ridare slancio alla professione forense aprendo le porte a riforme che consentano la partecipazione estesa a tutti».

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