“Il capo della Procura di Napoli Giandomenico Lepore, in aperta violazione del principio di riservatezza cui dovrebbe attenersi ogni buon magistrato, ha rilasciato un’intervista nella quale, a tre giorni dal voto dell’Aula di Montecitorio sul “caso Papa” , si lancia in apprezzamenti e giudizi politici sulla maggioranza ’al cui interno si sta consumando una spaccatura’ e accusa di “terrorismo politico-giudiziario” chiunque ipotizzi un allargamento dell’inchiesta”.
Lo ha affermato Osvaldo Napoli, vice presidente del gruppo del Pdl. “Al Csm sempre che ancora esista e operi un Consiglio superiore della magistratura in Italia, torno a chiedere, come ho fatto ieri: ma e’ ammissibile che un procuratore della Repubblica parli di un’inchiesta aperta, si lanci in apprezzamenti politici sulla maggioranza, e accusi di terrorismo politico-giudiziario pezzi della politica? Lepore siede forse in Parlamento fra i banchi dell’opposizione per dire le cose che ha detto? E il vice presidente del Csm Michele Vietti ha nulla da dire? Con la sua intervista il dott. Lepore offre argomenti ad adiuvandum per votare contro l’arresto di Alfonso Papa e dovrebbe indurre anche i dubbiosi a superare ogni incertezza e a convincersi della natura tutta politica della sua azione. Chi cercava il fumus persecutionis contro Papa lo trova agevolmente nell’intervista del dott.Lepore”.