PRIORITARIO L’INTERESSE DEL PAESE, MA NON SAREMO SPALLA DEL GOVERNO

L’Italia è sotto l’attacco delle speculazioni finanziarie a causa della debolezza del Governo, che ha reso manifeste tutte le sue divisioni, la totale assenza di una politica economica e la fragilità della sua leadership (per ben 7 giorni Berlusconi è sparito). Ecco perché abbiamo chiesto da tempo nuove elezioni: con un Esecutivo fantasma il Paese rischia di finire come la Grecia. Ora la casa sta bruciando e tutti dobbiamo contribuire a spegnere l’incendio: per questo non ci metteremo di traverso all’approvazione di un provvedimento necessario per dare un segnale di stabilità ai mercati ed evitare l’assalto alla diligenza Italia, ma voteremo decisamente contro una manovra iniqua e dannosa.

Tagli e tasse, nessun intervento per la crescita, mantenimento dei privilegi delle caste e depredazione dei piccoli redditi: questo è il provvedimento approvato dal Governo, quindi Tremonti non creda che ci limiteremo a fare da passacarte perché non ne condividiamo una virgola. Non condividiamo la visione classista, tipicamente Berlusconiana, che taglia quasi tutto a molti cittadini onesti e poco o nulla a qualche privilegiato, che costringe le fasce economicamente e socialmente più deboli ad ulteriori sacrifici e premia i gruppi di potere e i grandi centri economici. La manovra aumenta la forbice sociale, il divario tra una parte del Paese che continua ad arricchirsi e la maggior parte dell’Italia che conosce solo difficoltà crescenti.

È proprio questa prospettiva distorta che ha contribuito maggiormente ad esporre l’Italia agli attacchi speculativi: il Governo non è intervenuto sull’enorme debito pubblico e ha scaricato le misure più consistenti alla Finanziaria 2013-2014, preoccupandosi solo di salvaguardare gli interessi delle roccaforti del potere finanziario. Come scrive il Financial Times, “il Governo di centrodestra è bersaglio di una nuova offensiva nei mercati poiché gli investitori temono che la coalizione di Silvio Berlusconi – indebolita da scandali e lotte interne – possa venire meno all’impegno di applicare un rigoroso programma di austerity”.

La credibilità e la solidità della guida di un Paese è fondamentale per scongiurare il tracollo, ora l’unico strumento per scacciare lo spettro del fallimento è approvare in fretta questa manovra, senza perdere altro tempo: non per questo faremo da spalla ad un Governo che ogni giorno ci trascina sull’orlo del baratro, non solo economico ma più in generale democratico. Ora serve la responsabilità di tutti perché l’interesse del Paese è prioritario: però, superata la bufera, presenteremo il conto alla maggioranza sempre più irresponsabile, perché dopo l’ennesimo disastro è davvero ora di levare le tende.

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