Tangenti, ordine di arresto per il deputato Pdl Milanese. "Pagava la casa a Tremonti"

Una ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa nei confronti del deputato del Pdl, Marco Mario Milanese, fino a pochi giorni fa il consigliere politico del ministro delle Finanze Giulio Tremonti, nonché suo strettissimo collaboratore da anni ed ex ufficiale della Guardia di Finanza. Il provvedimento, emesso su richiesta del pm Vincenzo Piscitelli della sezione Criminalità economica della Procura di Napoli, è stato trasmesso oggi alla Camera dei Deputati per l'autorizzazione all'arresto. Le accuse contestate sono di corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e associazione per delinquere. Nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli Amelia Primavera nei confronti di Milanese si afferma tra l'altro che l'affitto dell'abitazione romana del titolare dell'Economia è “a carico” dell'indagato, parlamentare Pdl e fino a poco tempo fa consigliere politico del ministro.La difesa di Tremonti – “La mia unica abitazione è a Pavia. Non ho mai avuto casa a Roma. Per le tre sere a settimana che normalmente – da più di quindici anni – trascorro a Roma, ho sempre avuto soluzioni temporanee, prevalentemente in albergo e come ministro in caserma. Poi ho accettato l'offerta fattami dall'onorevole Milanese, per l'utilizzo temporaneo di parte dell'immobile nella sua piena disponibilità e utilizzo”. Lo afferma in una dichiarazione il ministro dell'Economia Giulio Tremonti in merito a quanto emerso nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta P4 1. “Apprese oggi le notizie giudiziarie relative all'immobile – aggiunge – già da stasera per ovvi motivi di opportunità cambierò sistemazione”.Soldi e regali in cambio di notizie riservate – Le indagini rappresentano lo sviluppo dell'inchiesta in cui è coinvolto, tra gli altri, Paolo Viscione in relazione alle attività della società assicurativa Eig. Secondo l'accusa, Milanese avrebbe ricevuto da Viscione e dalla società somme di denaro nonché orologi di valore, gioielli e auto di lusso come una Ferrari e una Bentley, viaggi e soggiorni all'estero. Tali regali, secondo le affermazioni fatte da Viscione costituivano il corrispettivo della rivelazione di notizie riservate e interventi per rallentare le indagini della Guardia di Finanza sulla società assicurativa. Nell'ambito dell'inchiesta, gli agenti della Digos di Napoli hanno eseguito anche altre due ordinanze agli arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Voghera, Carlo Barbieri, e del commercialista Guido Marchesi, anch'egli di Voghera.Indagini tra P3 e P4 – La principale ipotesi di reato per Milanese (cinquantenne deputato di origine irpine che risulta essere stato già in contatto anche con alcuni faccendieri implicati nell'indagine sulla P3), è di corruzione. Il nome di Milanese è emerso qualche settimana perché è stato testimone nell'inchiesta sulla P4 durante un faccia a faccia con il generale della Guadia di Finanza, capo di Stato maggiore, Michele Adinolfi. Secondo Milanese, Adinolfi gli avrebbe rivelato che la procura di Napoli indagava sul faccendiere Luigi Bisignani e che per questo avrebbe chiesto a Pippo Marra, presidente e direttore dell'Adn Kronos – che, a sua volta, nega con forza -, di avvertire Bisignani. Dopo le accuse al generale Adinolfi, lo scorso 26 giugno Milanese si è dimesso da consigliere economico del ministro Tremonti per ''salvaguardare l'importante ufficio dalle polemiche sollevate da una doverosa testimonianza, in un momento così' delicato per la stabilità economica e politica del Paese''.Interrogato anche Tremonti – Nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli a carico di Milanese e inviata alla Camera, spunta anche la notizia di un interrogatorio al quale è stato sottoposto alcune settimane fa il ministro dell' Economia Giulio Tremonti, in qualità di persona informata sui fatti, dai pubblici ministeri napoletani Francesco Curcio e Henry John Woodcock nell'inchiesta P4. I Pm evidenziano lo stretto rapporto che esiste tra Tremonti e Milanese. A sostegno di questa tesi anche le prove del pagamento di un immobile a Roma da parte di Milanese in cui vive, però, Tremonti.Conversazione telefonica tra Berlusconi e Adinolfi – Nell'ordinanza a carico di Milanese, vi è inoltre un riferimento ad una intercettazione telefonica, nell'ambito dell'indagine P4, tra il premier Silvio Berlusconi e il capo di stato maggiore della Guardia di Finanza, generale Michele Adinolfi. Quest'ultimo è indagato nell'inchiesta P4 per rivelazione di segreto e favoreggiamento. Durante l’interrogatorio che si è svolto il 21 giugno scorso di fronte ai pubblici ministeri che indagano sulla cosiddetta P4 – secondo quanto riporta il Corriere della sera – l’alto ufficiale avrebbe rivelato di essere stato convocato da Silvio Berlusconi che gli chiese conto di alcune «trame» contro lo stesso Tremonti. L’incontro con il premier si sarebbe svolto agli inizi dello scorso giugno.Ferranti: “Un quadro desolante” – “Da una prima lettura della richiesta di autorizzazione a eseguire la misura cautelare in carcere nei confronti del deputato del PdL Marco Milanese arrivata questa mattina alla Giunta delle autorizzazioni della Camera, emerge un quadro desolante di sfrontato sfruttamento degli incarichi pubblici per vantaggi personali”. Lo dichiara il capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera e componente della Giunta per le autorizzazioni, Donatella Ferranti.Granata: “Partito degli onesti? Intento disatteso” – “'Noi dobbiamo lavorare per un partito degli onesti', con queste parole il neo segretario del Pdl Angelino Alfano ha salutato la platea della direzione nazionale non meno di dieci giorni fa. Un intento che è stato disatteso sin da subito e che ha decretato la morte del partito prima di nascere”. Lo dichiara il deputato di Futuro e Libertà e vicepresidente della Commissione Antimafia, Fabio Granata. “Infatti nel giro di pochi mesi – dice – nel Pdl sono caduti come una mannaia un avviso di garanzia per il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del magistrato e parlamentare del Pdl, Alfonso Papa, trasmessa alla Giunta per le autorizzazioni a procedere con richiesta di autorizzazione all'arresto, e la notizia di oggi di un'altra ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti del deputato del Pdl Marco Mario Milanese”. “A questo punto non ci resta che augurare buona fortuna ad Angelino”, conclude Granata.
07 luglio 2011Redazione Tiscali

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