Focus IdV del 14 giugno

REFERENDUM, DI PIETRO: HO VINTO MA NON CI METTO CAPPELLO SOPRA (1) (9Colonne) Roma, 14 giu – “Quando abbiamo cominciato a raccogliere le firme l`anno scorso, perché la legge sia uguale per tutti senza impedimenti illegittimi, per l`acqua, contro il nucleare, ci deridevano, sostenendo che era tempo perso e nel nostro stesso fronte ci davano dei pazzi e ci accusavano di fare un favore a Berlusconi”. Così Antonio Di Pietro in una intervista a Repubblica nella quale invita “i partiti a un gesto di umiltà davanti alla volontà degli elettori. Hanno votato il 57% degli italiani aventi diritto e, di questi, il 95% ha detto sì. Quando sento i leader del centrosinistra sostenere che è 'una vittoria nostra', penso sia una grande forzatura. Se domani mattina andassimo a votare non ci sarebbe un travaso di questi voti nel centrosinistra: dobbiamo quindi rispetto a quegli elettori che non ci voterebbero o non ci voterebbero ancora, ma che sui temi concreti hanno avuto il coraggio di scegliere non per partito preso, e di non andare al mare. Io che i referendum li ho promossi non ci metto il cappello e prego anche gli altri di non mettercelo. Se dovessimo fare a chi scagliala prima pietra – cioè a chi è senza il peccato di avere dubitato dei referendum – non resterebbe nessuno”. Ma come mai il Pd chiede a Berlusconi di dimettersi, Vendola di andare alle elezioni subito, e lei tace? “Non sto tacendo: voglio costruire un'alternativa a questo governo. So bene che questa alternativa sarà possibile se conquistiamo la fiducia della maggioranza degli elettori e non con politiche d`odio. Poiché ho dimostrato di sapere fare opposizione al governo Berlusconi con più determinazione di tanti altri, ora che siamo al crepuscolo del berlusconismo, abbiamo il dovere di ricostruire il Paese e questo si fa con un programma di governo e non con la politica urlata”. (SEGUE)

REFERENDUM, DI PIETRO: HO VINTO MA NON CI METTO CAPPELLO SOPRA (2) (9Colonne) Roma, 14 giu – Quindi fa autocritica? “No, nessun pentimento, sono orgoglioso di avere fatto opposizione 'senza se e senza ma'. Ma a quelli che chiedono oggi le dimissioni di Berlusconi voglio dire: benvenuti nel club, io le ho chieste dal primo giorno, anche quando il Cavaliere ha tentato di comprarmi, offrendomi il posto di ministro egli ho detto di no senza fare inciuci, compromessi, o bilaterali”. E aggiunge: “Le dimissioni, ripeto, le chiedo da quindici anni ma non ora in relazione al risultato dei referendum e non per fare un favore a Berlusconi. Dobbiamo oggi seminare il consenso di domani”. Aspetta che sia Bossi a dare la spallata a Berlusconi? “Non dobbiamo stare sul fiume ad attendere, ma costruire il programma dell'alternativa”. Quindi ha visto Bersani per fare un cartello programmatico comune: dal programma si passerà alle liste comuni? “Intanto pensiamo al programma. C'è necessità di essere pronti al momento del voto che potrebbe essere domani o tra due anni. Su quella base vedremo i partiti che ne possono fare parte, tutti quelli che ci si riconoscono”. Presenterà un'altra mozione di sfiducia al governo? “Non ci sono i numeri: c'è una differenza abissale tra la maggioranza degli italiani e la maggioranza in Parlamento ricattata o scilipotata. Questo governo finirà per consunzione e allora dobbiamo essere pronti”.

L.ELETTORALE: DI PIETRO, CON BERLUSCONI NON SI FA RIFORMA PER LEADER IDV SISTEMA BIPOLARE NON VA IN OGNI CASO MODIFICATO (ANSA) – ROMA, 14 GIU – ''Fino a quando questo governo Berlusconi sara' in carica non credo che si potra' fare una riforma elettorale''. Lo ha detto Antonio Di Pietro conversando con i giornalisti a Montecitorio e spiegando che in ogni caso il sistema bipolare non deve essere modificato. A suo avviso, infatti ''il centrodestra ha proposto la riforma elettorale piu' come scusa per non andare a votare che per vera volonta' di cambiamento''. ''Temo – ha aggiunto il leader dell'Idv – che sia solo una furbata per giustificare il solito 'tirare a campare' travestito questa volta da governo tecnico per evitare le urne. Mi sembra improbabile che governo e maggioranza vogliano prendere atto delle sconfitte subite. Sono come al solito molto fermi nel voler garantire solo i loro interessi''. (ANSA).

GOVERNO: DI PIETRO, CITTADINI VOGLIONO RISPOSTE CONCRETE NON DIMISSIONI = HO SENTITO BERSANI – A PIAZZA NAVONA OPPOSIZIONE DEL GIORNO DOPO CRITICO' Roma, 14 giu. – (Adnkronos) – “Prima se ne va il governo e meglio e'. Ma sulle questioni di politica economica, sociale, sulla giustizia. Non sui referendum, sui quali i cittadini ora vogliono risposte concrete”. Antonio Di Pietro ribadisce che non c'e' alcun legame tra l'esito dei referendum e le dimissioni del governo. “Ho letto le ultime dichiarazioni di Bersani, prendo atto. Con il segreario del Pd ci siamo sentiti, ci sentiamo spesso. Non c'e' problema”, spiega il leader dell'Idv ribadendo: “Ai referendum, hanno votato molti elettori di centrodestra, che vogliono una politica diversa. Non credo che Zaia domani diventi elettore di Idv o Sel”. Di Pietro ricorda: “Noi abbiamo detto dal primo giorno, a piazza Navona, che Berlusconi doveva andare via. Allora ci criticarono tutti, anche quelli dell'attuale opposizione del giorno dopo”.

REFERENDUM: DI PIETRO, GRAZIE A 27MLN ITALIANI E A ATTIVISTI (ANSA) – ROMA, 14 GIU – ''27 milioni di grazie. Agli italiani che hanno creduto nella nostra battaglia di democrazia e liberta'. Agli oltre 2 milioni di cittadini che hanno reso possibile tutto questo sottoscrivendo i referendum. Alla 'carica dei centomila', attivisti dell'Italia dei Valori, che si sono impegnati nella raccolta delle firme e nella campagna referendaria''. Cosi' il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, promotore dei referendum sul nucleare e sul legittimo impedimento, in centinaia di manifesti affissi in tutta Italia, ringrazia gli italiani che sono andati a votare e i militanti dell'Italia dei Valori che hanno partecipato l'anno scorso alla raccolta delle firme per i quesiti. Lo rende noto l'ufficio stampa dell'Italia dei Valori. (ANSA).

GOVERNO: DI PIETRO, DA OGGI TORNIAMO A CHIEDERE DIMISSIONI BERLUSCONI = Roma, 14 giu. – (Adnkronos) – Ieri ''abbiamo reso onore'' a tutti quei cittadini ''di destra, di sinistra, di centro'' che hanno votato ai referendum. Ma ''da oggi continuiamo a chiedere le dimissioni di Berlusconi''. Lo dice Antonio Di Pietro a SkyTg24. ''Ho chiesto dal primo giorno le dimissioni di Berlusconi e continuero' a chiederle. Ma ieri -spiega il leader di Idv- si sono svolti i referendum e si sono recati a votare molti cittadini di destra e di sinistra. Sui temi specifici del referendum vanno rispettati i cittadini che hanno votato per il si', anche gli elettori di centrodestra: strumentalizzare il voto sarebbe un'offesa a loro'', sottolinea.

GOVERNO. DI PIETRO: MAGGIORANZA DI GIUDA, NON PRESENTIAMO MOZIONE (DIRE) Roma, 14 giu. – Idv non presentera' una mozione di sfiducia per la verifica parlamentare della prossima settimana. Lo dice a chiare lettere Antonio Di Pietro: “Una cosa e' la maggioranza reale nel paese, un'altra e' la maggioranza ricattata e venduta che siede in Parlamento. Presentare una mozione di sfiducia con questi Giuda che si vendono per trenta denari- dice Di Pietro alla Camera alludendo ai deputati 'trasformisti'- finirebbe per legittimare un governo che nel paese e' delegittimato”.

NUOVO ULIVO. DI PIETRO: NON INSEGUIRE CASINI, MODERATI SIAMO NOI (DIRE) Roma, 14 giu. – “E' sbagliato inseguire Casini, come fosse una bella donna che non si concede”. Antonio Di Pietro chiede agli alleati del Pd di credere in maniera piu' convinta in una formula di centrosinistra. “Sento molto spesso- aggiunge l'ex pm- dire che bisogna fare l'alleanza con il Terzo polo. Ma i matrimoni si fanno in due, non in tre. E fino a quando Casini resta terzo, perche' dice che vuole stare nel mezzo, al centro, allora il matrimonio non si riesce a fare”. A chi gli ricorda il ragionamento di Pier Luigi Bersani, il quale osserva che gli elettori del centro e quelli del centrosinistra hanno votato insieme al referendum e alle amministrative, l'ex pm obietta che “una cosa sono gli elettori, un'altra cosa sono gli schieramenti politici. Noi dell'Idv ci proponiamo come motori dell'alternativa, all'insegna di una politica moderata”.

IDV: DI PIETRO, AL VIA TAVOLI TEMATICI CON PD PER IL PROGRAMMA = NOI MOTORE DELL'ALTERNATIVA CON UNA POLITICA MODERATA Roma, 14 giu. (Adnkronos) – Sono partiti i “tavoli tematici” tra le forze di opposizione, e in particolare con il Pd, per “costruire un programma per l'alternativa”. Lo ha annunciato Antonio Di Pietro spiegando di aver indicato i rappresentanti di Italia dei Valori: Maurizio Zipponi per il lavoro, Luigi Li Gotti per la Giustizia, Massimo Donadi per le riforme istituzionali tra gli altri. “Noi ci proponiamo come il motore dell'alternativa all'insegna di una politica moderata”, ha sottolineato Di Pietro parlando di Idv.

Referendum/ Belisario: Ora Italia a misura di cittadino Rispettiamo tutti elettori anche di centrodestra Roma, 14 giu. (TMNews) – “Siamo emozionati per lo straordinario successo dei referendum. Una vittoria che appartiene, prima di tutto, ai 27 milioni di italiani che hanno votato'. L'IdV è stata il lievito che ha fatto crescere l'impasto della mobilitazione sociale, siamo diventati strumento nelle mani dei cittadini che, grazie ai referendum, hanno cambiato il corso della politica”. Lo ha detto il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, intervenendo alla puntata di Radio Anch'io dedicata all'analisi del voto. “Rispettiamo tutti gli elettori – ha proseguito – anche quelli del centrodestra che hanno votato coscientemente contro le leggi truffa del governo e contro chi ha ritenuto i referendum inutili. Noi abbiamo sempre creduto nella democrazia diretta, abbiamo raccolto le firme anche se tutti gli attuali partiti di opposizione ci rimproveravano di fare un favore a Berlusconi. Altro che favore! Gli italiani, invitati da lui a disertare le urne, gli hanno dato 4 sberle. L'Italia dei Valori, che non fa opposizione a giorni alterni, chiede da tre anni le dimissioni del premier, questo deve essere sempre chiaro: ma è inutile ripeterlo come un mantra nelle Aule 'sorde' dei Palazzi. Dobbiamo continuare a fare politica partecipata, perché la spallata al governo è arrivata dal basso ed è da qui – conclude Belisario – che bisogna ripartire per un Italia migliore, a misura di cittadino e non di presidente del consiglio”.

GOVERNO. BELISARIO: SE ARROGANTE UNA MOZIONE DI SFIDUCIA (DIRE) Roma, 14 giu. – La verifica parlamentare al Senato “si prevede per il 21 giugno ma decidera' oggi la capigruppo”. Lo dice il presidente dell'Idv, Felice Belisario, a margine di un convegno a palazzo Giustiniani. Alla domanda se presenteranno una mozione di sfiducia, Belisario spiega che “per ora non c'e' nulla, vogliamo prima capire se il governo viene con la testa cosparsa di cenere o con la solita arroganza del manganello”. In quest'ultimo caso “ci attrezzeremo”.

GOVERNO, BELISARIO (IDV): ALTERNATIVA PRONTA. ORA PROGRAMMA CONDIVISO (9Colonne) Roma, 14 giu – “Il risultato delle elezioni amministrative e la politica raffazzonata di un governo che arranca tra ricatti e numeri al cardiopalma, che gli impediscono di governare per il bene del Paese, dimostrano che è giunta l'ora dell'alternativa”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei valori al Senato, Felice Belisario. “Il nocciolo duro è pronto – prosegue Belisario – e la sua composizione è uscita chiara delle ultime consultazioni elettorali. Gli italiani hanno promosso la convergenza tra Pd-Idv-Sel, affidando un mandato preciso: discutere e mettere nero su bianco un programma chiaro e unitario, che risolva le emergenze del Paese. Un programma che, una volta condiviso, potrà dare il via ad un confronto con movimenti, società civile e tutte le altre forze politiche disponibili al dialogo, sulla base di omogeneità di intenti. L'intenzione, infatti – conclude il capogruppo Idv – è quella di creare un'alternativa in grado di governare, non solo di vincere”. (Red)

REFERENDUM: ORLANDO, INTESTARCI VITTORIA? NON LO FAREMO VOGLIAMO COSTRUIRE PROPOSTA POLITICA CREDIBILE PER ALTERNATIVA (ANSA) – ROMA, 14 GIU – ''Potremmo benissimo intestarci ora la vittoria dei referendum, ma non lo faremo perche' noi vogliamo costruire una proposta politica credibile per una vera alternativa''. Il portavoce dell'Idv Leoluca Orlando commenta cosi' l'esito referendario conversando con i cronisti a Montecitorio. Per quanto riguarda le ragioni del successo del 12-13 giugno, Orlando indica tre elementi: le primarie, il web e lo stesso strumento del referendum. ''Prima queste tre cose – sottolinea – erano considerate come dei figli di un Dio minore, ora invece sono diventate la base per costruire una nuova politica''. ''Vogliamo sottolineare pero' – conclude – il grande segnale di cambiamento che e' arrivato sia dalle amministrative, sia dalle urne referendarie. Un segnale che va letto, capito e rispettato''. (ANSA).

Referendum/ Idv: Nessuno metta cappello su 'rivoluzione gentile' Orlando: Noi promotori ma la vittoria è dei cittadini Roma, 14 giu. (TMNews) – “Le elezioni amministrative a metà e fine maggio e il referendum del 12 e 13 giugno costituiscono una autentica rivoluzione, una `rivoluzione gentile` da parte dei cittadini, e costituiscono una sfida e una rivoluzione possibile per l'intero sistema politico. Berlusconi deve dimettersi, lo abbiamo ripetuto nel 2009, 2010, 2011. Noi di IdV riteniamo, però, politicamente non corretto e fuorviante applicare, a questa vera rivoluzione, vecchie e superate categorie politiche di interpretazione dei risultati elettorali”. E` quanto afferma sul blog dell`Italia dei Valori, promotrice del referendum sul legittimo impedimento e sul nucleare, il portavoce Leoluca Orlando. “Noi di IdV l'anno scorso abbiamo raccolto in solitudine – aggiunge Orlando – e tra incomprensioni e attacchi, le firme per i referendum e abbiamo profuso il più straordinario impegno della nostra esperienza politica e noi di IdV, oggi, chiediamo rispetto per i risultati referendari , invitando tutti a non mettere il cappello sopra un risultato, che è degli italiani tutti ed è un patrimonio di futuro per l'Italia”. “Grazie ai referendum – prosegue l`esponente dipiestrista – l'Italia non avrà centrali nucleari, l'acqua bene comune non cadrà nelle mani di speculatori e non sarà più possibile approvare, nel sistema giudiziario, privilegi e leggi ad personam. Il 13 giugno è un giorno importante per l'Italia del futuro ed è, per l'intero sistema dei partiti, un autentico giorno di svolta, un D-Day. Da oggi è doveroso, ancora una volta, ricordare a Bossi che gli italiani, anche gli elettori della Lega Nord, si sono accorti della subalternità della Lega a 'Roma ladrona' e della sua complicità con Berlusconi, una complicità fatta di promesse non mantenute e bugie e di affari impresentabili di personaggi impresentabili”. “Da oggi, primarie, referendum e web non sono più figli di un dio minore – conclude Orlando – essi hanno dato strumento e voce alla indignazione di fronte all'imbarbarimento etico e culturale; essi non possono più essere strumenti mal sopportati dagli apparati di partiti”.

SCUOLA, IDV: DA LEGA NORMA RAZZISTA (9Colonne) Roma, 14 giu – “Le sberle non sono bastate: il lupo perde il pelo ma non il vizio. All'indomani di una straordinaria esperienza di partecipazione e di unità del Paese sul diritto degli italiani di vivere in un'Italia migliore, la lega Nord somma, in maniera devastante, il disprezzo per i precari che ha Berlusconi, con un inqualificabile razzismo”. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: “La qualità degli insegnanti deve essere valutata in base alla loro preparazione e dedizione al lavoro e non in base alla residenza o alla regione di appartenenza. La lega, già sull'orlo del precipizio, decide di fare ancora passi in avanti e di precipitare insieme con Berlusconi”.

RAI: PARDI (IDV), SERVE UNA RIFORMA DELL'AZIENDA = (AGI) – Roma, 14 giu. – “I temi toccati dalla relazione di Corrado Calabro' alle Camere sono oggetto dell'impegno quotidiano dell'IdV, sosteniamo da sempre una riforma della Rai che la liberi dalla spartizione famelica di partiti e interessi economici e la trasformi in un bene comune degli italiani, che pagano il canone per avere un sistema radiotelevisivo non asservito al potere”. Lo afferma il senatore Pancho Pardi, Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione di Vigilanza Rai, che aggiunge: “Non dobbiamo trovarci mai piu' davanti ad una situazione paradossale in cui la Rai sottace temi fondamentali come quelli della campagna referendaria, ed il Tg1 si occupa di frattaglie e futilita' pur di non animare opinioni contrarie a Berlusconi. Per questo e' necessario approvare una riforma che non risponda alle esigenze della politica ma a quelle di un'azienda pubblica:pluralismo, informazione indipendente, qualita' dell'offerta e liberta' di espressione – conclude Pardi – sono i pilastri sui quali rifondare la Rai e restituirla cosi' ai cittadini”. (AGI)

DL SVILUPPO: BORGHESI (IDV), MAGGIORANZA SPACCATA E IN CONFUSIONE = (ASCA) – Roma, 14 giu – ''A poche ore dal termine dell'attivita' della commissione, non si e' ancora iniziato a votare a causa delle diatribe interne alla maggioranza. Su questioni fondamentali la maggioranza non ha ancora trovato l'accordo, dunque non c'e' alcun testo da votare''. Lo afferma il vice capogruppo dell'Italia dei valori alla Camera, Antonio Borghesi. ''Comunque vada – aggiunge Borghesi – e' un decreto che di sviluppo ha solo il nome. Poche risorse, pochi interventi degni di nota, salvo che Tremonti, che parla di riduzione dei costi della politica, nei fatti istituisce in modo centralista una fondazione per il diritto allo studio degli studenti universitari, che costera' non meno di 1 milione di euro l'anno, quando in ogni sede esistono gia' gli enti regionali per il diritto allo studio con gli stessi scopi e con costi molto piu' bassi''.

REFERENDUM: EVANGELISTI (IDV), COMPLIMENTI A VESPA CHE IGNORA VOTO = Roma, 14 giu. (Adnkronos) – ''Complimenti vivissimi a Bruno Vespa che, nella serata dei referendum, ha dedicato la puntata di Porta a Porta alla cronaca nera, ai delitti di Avetrana ed Ascoli. Quando si dice 'stare sulla notizia'… La puntata di ieri, dal titolo 'delitti e misteri' e' uno splendido esempio di informazione pubblica, da studiare nelle scuole di giornalismo. Invitiamo i vertici dell'azienda ad intervenire pubblicamente per premiare questa scelta coraggiosa che avra' portato ascolti, credibilita' e prestigio alla rete ammiraglia della Rai''. Lo afferma il presidente vicario del gruppo Idv alla Camera Fabio Evangelisti.

REFERENDUM: FORMISANO “ITALIANI STANNO CON NAPOLITANO” ROMA (ITALPRESS) – “L'esito delle consultazioni referendarie ha chiarito come oggi gli italiani vivano il loro rapporto con le istituzioni. I sondaggi ce lo avevano gia' detto, ma i due diversi esempi dati dal Capo dello Stato e dal Presidente del Consiglio hanno confermato ancora una volta che la stragrande maggioranza dei cittadini vede nel Colle l'istituzione oggi piu' credibile rispetto a tutte le altre”. Ad affermarlo e' Nello Formisano (Idv), vicepresidente della Commissione Bicamerale per la Semplificazione, intervendo oggi allo Speciale Referendum del Tg1, all'interno di Unomattina Estate. “L'inizio della fine del ciclo berlusconiano ha subito un'accelerazione negli ultimi due mesi impensabile. Il centrosinistra, fondato sull'asse Pd-Idv-Sel, cosi' come hanno stabilito i cittadini alle ultime Amministrative, si prepari a governare varando un programma che consenta ai tantissimi elettori riformisti moderati di sinistra di condividerlo e sostenerlo”, conclude Formisano.

FINCANTIERI: IDV, NO A STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE (ANSA) – NAPOLI, 14 GIU – ''Il dramma dei lavoratori della Fincantieri non deve trasformarsi in una strumentalizzazione politica. Un documento importante, come quello approvato oggi in Consiglio regionale, non ha colore politico, non se ne appropri ne' il centrodestra, ne' il centrosinistra. La priorita' per tutti e' solo quella di salvaguardare gli interessi dei lavoratori dello stabilimento di Castellammare. Oggi e' stato fatto un significativo passo in avanti grazie all'impegno di tutti. Ora, pero', alle parole dovranno seguire i fatti. Invitiamo, pertanto, il presidente Caldoro a farsi garante delle proposte avanzate, fin dalla prima ora, dalle Rsu Fincantieri e di cui la politica si e' fatta carico''. Cosi', in una nota congiunta, il senatore dell'Italia dei Valori Nello di Nardo e i consiglieri regionali campani dell'Idv.

LIBIA: DI STANISLAO (IDV), GOVERNO DEVE DIALOGARE NON BOMBARDARE = (ASCA) – L'Aquila, 14 giu – ''Bombardare non fa rima con dialogare''. Lo sostiene il capogruppo IdV in Commissione Difesa della Camera, Augusto Di Stanislao, in riferimento alla situazione libica. L'argomento e' oggetto di una sua interrogazione al Question time di domani. ''Il ministro La Russa risponda al Cocer della Marina militare che chiede i giusti riconoscimenti per la loro attivita' nelle coste della Libia – esorta di Stanislao – L'attuale missione di cui il Parlamento e l'opinione pubblica non hanno piu' alcuna notizia ufficiale, non puo' di certo essere liquidata in questo modo. La nostra non e' una missione di pace, perche' non sono previsti aiuti umanitari, ma solo attacchi e bombardamenti di cui l'Italia vanta il primato''. Il deputato IdV osserva che ''dopo la decisione della Nato di prolungare la missione di altri 3 mesi, il Governo italiano non si e' posto alcuna domanda e, nonostante non abbia fin da subito ritenuto opportuno fare un decreto urgente per questa missione, ad oggi non siamo a conoscenza dei tempi e modi del nostro impegno, in un contesto che ormai di fatto e' diventato uno scenario di guerra''. ''Di certo – lamenta infine Di Stanislao – gli unici a pagare sono i civili e vorremmo capire se il costo di tante vite umane, di quelle che si sanno e di quelle che non si sapranno mai, possono realmente dare un senso al nostro coinvolgimento''.

LAVORO. FIAT, ZIPPONI (IDV): ECCO TUTTE LE BUGIE DI MARCHIONNE ESTIRPATA DA ITALIA, CHRYSLER PAGATA NOI. (DIRE) Roma, 14 giu. – “Caro dottor Marchionne, diciamo la verita': lei e' un bugiardo. Non in senso offensivo: nel senso che dice molte bugie. Lei ha detto che gli italiani dovrebbero ringraziarla per quello che ha fatto per la Fiat. Cosa ha fatto per la Fiat? L'ha estirpata dall'Italia e l'ha portata in America. Lei dice: ma io ho comprato la Chrysler! Gia' e' vero: lei ha ottenuto il 51% della Chrysler per meta' coi dollari del governo americano e per meta' con gli euro del governo italiano. Non ha sborsato una lira. La Chrysler l'abbiamo pagata noi”. Lo afferma il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, in una lettera aperta pubblicata dal settimanale 'Gli Altri'. In cui ricorda le promesse fatte dall'ad al suo arrivo in Fiat: “'Vendere 2 milioni di auto all'anno', 'unirsi con altre societa' straniere e formare un gruppo piu' grande in grado di produrre complessivamente 5 o 6 milioni di auto all'anno', 'produrre un milione e seicentocinquantamila auto all'anno (solo negli stabilimenti italiani), il rilancio dello stabilimento di Termini Imerese, con una ristrutturazione in parte da realizzarsi con i sussidi della regione, inizio a Pomigliano di una produzione a forte valore aggiunto, e cioe' quella di un nuovo Suv'. Benissimo- continua Zipponi- Eccellente programma. Di tutto questo, dottor Marchionne, non si e' fatto nulla”. Quanto all'affare Chrysler, l'esponente dipietrista spiega: “Il governo americano ha investito una barca di dollari sulla Chrysler, per salvarla, e ha accettato l'ingresso di Fiat nella societa'. Le ha offerto il 35 per cento delle azioni, senza che lei sborsasse un solo dollaro, in cambio di tecnologie a basso impatto ambientale, e in cambio dell'impegno che i nuovi modelli Fiat (per esempio la 500 elettrica) si costruissero in America. Diciamo che l'operazione era semplice: togliere produzione all'Italia, cederla all'America e in cambio avere un pezzo di Chrysler. Il prezzo restante per arrivare al 51% delle azioni lei invece lo ha messo in denaro. Quanto denaro? Quale denaro? Circa un miliardo di dollari”.

LAVORO. FIAT, ZIPPONI (IDV): ECCO TUTTE LE BUGIE DI MARCHIONNE -2- (DIRE) Roma, 14 giu. – Continua: “Raccolti come? Nelle banche italiane e con i risparmi realizzati attraverso la Cassa Integrazione negli anni 2008 (150 milioni), 2009 (300 milioni) 2010 (altri 300) e i previsti ulteriori 300 milioni del 2011. Diciamo che i soldi per l'operazione 'americana' in parte li ha messi Obama e in parte lo Stato italiano. I contribuenti”. Zipponi ha ricordato che “il risultato dell'operazione? Che tutto si sposta in America. I nuovi modelli verranno decisi in America, la direzione strategica e' in America, la ricerca e' in America, la produzione in parte e' in America e in parte in altri paesi a basso costo del lavoro. E in Italia? L'Italia, grazie all'operazione Marchionne, non e' piu' un paese che dispone di un'industria automobilistica, e la Fiat registra impietosamente e costantemente un calo dei propri prodotti, sia nel mercato italiano che in quello europeo, doppio rispetto alle altre case automobilistiche, senza che siano programmati nuovi modelli costruiti nel nostro Paese per tutto il 2011. In Italia resteranno alcuni impianti di montaggio, perche', dato che e' un mercato molto interessante, questi impianti sono necessari. Punto e basta”. Continua ancora Zipponi: “Sono due anni che dichiara di voler investire in Italia 20 miliardi e di questi se ne sono visti a malapena 2. Di sicuro ha ricattato i lavoratori, spaccato le organizzazioni sindacali e ora continua ad insultare gli italiani: francamente mi sembra un po' troppo. Certo, dottor Marchionne, ha fatto gli interessi degli azionisti e i suoi personali. Danneggiando in modo disastroso gli interessi dell'Italia”. Conclude l'esponente Idv: “Dopodiche' la mia rabbia non e' tanto nei suoi confronti. E' nei confronti del governo che l'ha lasciata fare (mentre Sarkozy non e' rimasto con le mani in mano quando la Renault aveva deciso di andarsene in Turchia; e infatti la Renault e' rimasta in Francia). E poi nei confronti dell'opposizione, che quando noi dell'Idv, soli nel deserto, mettevamo in guardia su quello che stava facendo la Fiat, ci ha lasciati soli”.

FISCO: IDV, TREMONTI NON VENDA FUMO, RISPONDA CON MISURE CONCRETE = (AGI) – Roma, 14 giu. – “Tremonti torna a dire a Bossi e a Berlusconi che non si puo' fare la riforma fiscale con i criteri della propaganda elettorale, anche perche' il ministro dell'Economia, grazie ai controlli rigorosi dell'Europa, non puo' aumentare il deficit da qui al 2014”. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi che aggiunge: “Tremonti dovrebbe smetterla di vendere fumo. Per l'IdV si dovrebbero assicurare sostegni alle pensioni minime e ai giovani che, da dieci anni, hanno stipendi di accesso al lavoro bloccati. Allo stesso tempo bisogna incentivare le imprese che assumono a tempo indeterminato, mentre vanno colpite le rendite speculative finanziarie e i grandi evasori. Se Tremonti vuole essere serio, porti subito in Parlamento la proposta di riduzione del numero dei parlamentari da mille a 500, l'abolizione delle province e delle false comunita' montane e il taglio drastico delle attuali 90 mila auto blu a 900. Con queste misure Tremonti potrebbe dare una risposta concreta, ma evidentemente le pratica perche' il suo presidente del Consiglio rappresenta tutto l'opposto del rigore, della trasparenza e dell'onesta' nella gestione della cosa pubblica”. (AGI)

REFERENDUM: PASTICCIO VOTO ESTERO, PUNTO NON RITORNO DENUNCIA DEI RESPONSABILI ITALIANI NEL MONDO DI SEL, IDV E PSI (ANSA) – ROMA, 14 GIU – ''Questo referendum costituisce un punto di non ritorno per le regole elettorali all'estero''. Lo dichiarano in una nota congiunta a seguito del risultato referendario i responsabili Italiani nel mondo Niccolo' Rinaldi (IDV), Eugenio Marino (PD), Guglielmo Zanetta (SEL) e Luca Cefisi (PSI). ''Tra assenza di informazione, schede elettorali non recapitate e quesiti cambiati a urne aperte – spiegano – si e' palesato il venir meno la certezza del diritto, l'assoluta inadeguatezza di questo governo e la necessita' di una revisione e messa in sicurezza delle regole per il voto all'estero che valorizzino il senso civico dei nostri connazionali nel mondo ed evitino ogni discriminazione''. ''Gli italiani all'estero – proseguono – nonostante le mille difficolta' organizzative e in presenza di un vero pasticcio istituzionale, hanno contribuito allo straordinario successo referendario. Sebbene il tasso dei cittadini italiani votanti all'estero sia tra i piu' alti registrati per un referendum tra gli italiani all'estero dal 2003 a oggi, e' di gran lunga piu' basso della percentuale italiana, con forti differenze paese per paese, anche a causa di un'assenza di omogeneita' nell'organizzazione''. ''Per questo Pd, IdV, Sel e Psi – concludono i relativi responsabili – promuoveranno un'iniziativa, fin dai prossimi giorni, insieme alle altre forze del centrosinistra per non disperdere il patrimonio delle denunce degli italiani all'estero che hanno testimoniato l'impossibilita' di votare affinche' se ne faccia tesoro per opportune modifiche legislative''. (ANSA).

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