Torino, i magistrati spiegano ai cittadini i pericoli della riforma

Si parlerà dei pericoli della riforma della giustizia mercoledi 18 maggio al centro congressi di Via Nino Costa 8 alle 20,30.
Sarà il giudice Francesco Gianfrotta, presidente della giunta Anm Piemonte a parlarne, con gli interventi di Gustavo Zagrebelsky, l'avvocato Carlo Federico Grosso e il giornalista Luigi Ferrarella.
Il convegno dal titolo “le ragioni dei magistrati”, è organizzato insieme a Libertà e Giustizia, associazione culturale che da anni lotta in difesa della Costituzione.
I magistrati hanno deciso di uscire dal Palazzo di Giustizia di Torino, per spiegare ai cittadini i pericoli della riforma. Una riforma che è stata scritta in un testo che se venisse approvato, modificherebbe norme della Costituzione. Se il parlamento lo approverà, i magistrati che svolgono le indagini, apparterranno a una carriera diversa dai magistrati che giudicano. In tal caso a decidere l'indipendenza dei primi, quindi della possibilità di indagare senza il condizionamento di “pressioni”, sarà la maggioranza parlamentare del momento.
Questo cambierà il controllo di legalità nel nostro paese, la politica farà pesare molto di più che ora, la sua volontà e idea di giustizia, che sarà forte con i deboli e debole con i forti.
La separazione delle carriere, ha insito il pericolo della perdita di autonomia e indipendenza della magistratura, che diverrebbe una pedina assoggettata al giogo politico del momento. Per tale motivo l'Associazione nazionale magistrati ha deciso di spiegare ai cittadini i rischi e le conseguenze nefaste del nuovo progetto di legge, offrendo il punto di vista della magistratura e non solo.

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