di Cesare Sassi
In questi giorni, l’apposita commissione parlamentare ha presentato un disegno di legge con le nuove norme in materia di rappresentanza degli italiani all’estero.
Molto probabilmente i legislatori non erano sufficientemente informati ed hanno preferito di non tenere conto dei suggerimenti ricevuti dagli italiani, che hanno vissuto realmente all’estero ed hanno svolto dei lavori di volontariato per assistere i connazionali.
Ancora una volta ribadiamo che C.G.I.E. ha dimostrato di essere una istituzione inutile e costosa; quindi suggeriamo di sostituirlo con una commissione consultiva permanente, formata dai parlamentari eletti all'estero (fino a quando ci saranno) e da una ventina di delegati eletti dai presidenti dei Comites.
Viceversa le modifiche proposte per la legge 286 dei Comites, nella premessa del disegno di Tofani e Bevilacqua, sono abbastanza corrette, ma non risolvono i problemi principali, che hanno afflitto quasi tutti i Comites negli ultimi anni.
Prima di tutto manca il chiarimento che i membri del Comites non sono pubblici ufficiali, ma solo dei consulenti che esprimono un parere obbligatorio e non vincolante; la qualifica di pubblici ufficiali espone i membri dei Comites ad una serie di pesanti responsabilita`, senza la necessaria tutela da parte dello Stato.
In secondo luogo occorre precisare meglio i due ruoli principali dei Comites: Rappresentanza della comunita` italiana e controllo delle risorse elargite dallo Stato nella circoscrizione di competenza.
Lasciare queste funzioni alla intraprendenza dei singoli Comites ha creato diversi problemi, situazioni eterogenee ed molte incomprensioni con le organizzazioni diplomatiche.
Infine sia il C.G.I.E. che i Comites dovrebbero essere formati solo da membri eletti e non da “nominati”, che andrebbero ad alterare il potere decisionale, affidato dagli elettori ai loro rappresentanti.
Il disegno attuale, pur con le modifiche proposte, non permette di poter affrontare la complessa problematica degli italiani all’estero e non crea le premesse per attirare gli elementi migliori della comunita` italiana a svolgere delle azioni di volontariato, serie e proficue, con vantaggi per tutti, anche per l’Italia.