Il Papa ha mai parlato del femminicidio in Italia?

La solita notizia senza importanza: “Lucca, uccisa in strada: il fidanzato confessa. Il movente, una relazione sentimentale finita male”. Immagino i nobili sentimenti dell'assassino, il quale si è recato all'appuntamento con la pistola. Notizia senza importanza per due motivi. Si sa chi è il femminicida. Se fosse sconosciuto, infatti, sarebbe pasto succulento se non altro per i produttori e i consumatori di trasmissioni televisive di prezioso approfondimento. E poi perché non si tratta di una donna che uccide un uomo (avvenimento straordinario), ma di un uomo che uccide una donna (avvenimento normale nel nostro paese). Leggi più severe? Ben vengano, ma non sono la soluzione, se non altro per quei mentecatti che dopo avere ucciso, uccidono se stessi. E' necessaria l'educazione. Un'educazione incessante che entri nelle case tramite i mezzi di comunicazione, e nelle scuole. Un'educazione che cambi radicalmente la mentalità degli uomini, ma anche delle donne. Dovrebbe essere una delle principali preoccupazioni della politica. E una delle principali preoccupazioni della Chiesa. Non so se mi sia sfuggito, ma non mi pare d'aver mai sentito una parola del Papa sul femminicidio in Italia. Ma forse ha ben altro cui pensare.

Renato Pierri

(scrittore)

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