di Elisabetta Ligori
Il Senato ha approvato con voto bipartisan il disegno di legge che istituisce la possibilità di creare squadre investigative comuni sovranazionali. Con il provvedimento si potranno svolgere in maniera più efficace le indagini per contrastare crimini internazionali gravi come il traffico di stupefacenti, la pedopornografia, la tratta degli esseri umani e il terrorismo. Ne parliamo con il senatore Franco Mugnai, capogruppo del Pdl in Commissione Giustizia.
Senatore Mugnai, qual è il senso di questo provvedimento?
“L'intento del disegno di legge è quello di facilitare la lotta al crimine organizzato transfrontaliero. Oggi i confini della criminalità si sono estremamente dilatati. Appare pertanto necessario maggiore coordinamento tra le varie autorità preposte a contrastare reati sempre più articolati e che, altrimenti, non potrebbero essere efficacemente combattuti”.
Cosa prevede in concreto il provvedimento?
“Il ddl prevede la possibilità, sempre nel rispetto delle normative dei singoli Stati, di costituire delle squadre investigative sovranazionali. Queste avranno un modus operandi tale da poter agire in modo assolutamente coordinato. Si supereranno così i limiti entro i quali finora ha operato sempre la polizia giudiziaria, costretta a muoversi entro ogni singolo Stato”.
Un provvedimento che, a differenza di altri ddl, ha messo d'accordo maggioranza e opposizione. Segno che su determinati argomenti non ci sono differenze di opinioni…
“In realtà non è il solo disegno di legge che ha avuto un ampio consenso. Molti provvedimenti sulla giustizia hanno visto una sostanziale convergenza. In realtà spesso il problema sta a monte, quando si pensa che la politica giudiziaria possa essere uno strumento per aggirare quello che è stato il responso degli elettori”.